le raccomandazioni

Emilia Romagna, dopo l’alluvione e la paura ora il rischio è sanitario

Al via la vaccinazione antitetanica per la popolazione, specie nelle zone ancora sott’acqua. Fogne e acquedotti sorvegliati speciali per pericolo malattie

Emilia Romagna, dopo l’alluvione e la paura ora il rischio è sanitario

Non  c’è pace per l’Emilia Romagna. Dopo l’alluvione, i danni da miliardi di euro causati dalle esondazione dei fiumi e dalle centinaia di frane, le 15 vittime e i migliaia di sfollati, l’allerta rossa per rischio frane che ancora oggi, sabato 27 maggio, viene emanata dalla Protezione civile nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena e Ravenna, ora a preoccupare e af paura è anche l’altissimo rischio per la popolazione di contrarre malattie provocate dal ristagno dell’acqua, ormai diventata covo di batteri.

 

La sindaca di Conselice ha firmato, infatti, un'ordinanza che impone ai cittadini delle zone ancora allagate di lasciare le proprie case per motivi igienico sanitari, ma non solo. Nelle zone colpite dall’alluvione sono partite la vaccinazione di massa di antitetanica e le fogne e gli acquedotti sono diventati sorvegliati speciali.

Gli acquitrini moltiplicano i rischi dalle zanzare tigre. C'è il pericolo di trasmissione dei virus Chikungunya, Dengue e Zika. 

 

A tale proposito la Regione dopo l’incontro con l’assessorato con il Comitato Tecnico Scientifico per la Salute della Comunità, ha stilato  una serie di indicazioni e di comportamenti da seguire soprattutto nel caso di operazioni di sgombero e pulizia, ed è stato quindi “validato” il vademecum predisposto dal Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl Romagna. 

Tra le principali indicazioni, la necessità di proteggersi durante le operazioni di sgombero e pulizia, di non esporsi a situazioni a rischio e di non compiere azioni o manovre che possano compromettere la propria sicurezza o quella di altri volontari. Attività che, inoltre, vanno svolte compatibilmente alle proprie condizioni di salute e capacità psicofisiche e con l’abbigliamento adeguato.

 

 

Dopo le raccomandazioni diffuse dalla Regione Emilia-Romagna per prevenire il rischio sanitario nelle zone alluvionate, il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, ha detto di essere "in stretto contatto con le autorità sanitarie di distretto per tenere monitorata la gestione dell'emergenza anche dal punto di vista igienico sanitario. È importante però sottolineare che, anche nelle zone più colpite dall'alluvione, non ci sono particolari rischi infettivi ed epidemici"

 

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