nelle zone alluvionate

Allerta gialla in Emilia Romagna. Domani la visita di Mattarella

Dal giorno dell’alluvione scende finalmente l’allerta. Il Capo dello Stato sarà martedì tra Faenza, Forlì e Cesena. Schillaci: “situazione sotto controllo”

Allerta gialla in Emilia Romagna. Domani la visita di Mattarella

Allerta gialla in Emilia e Romagna. Per la prima volta dopo due settimane di allerta rossa, nelle zone colpite dall’alluvione del 15-16 maggio scorsi, il livello di allarme è drasticamente sceso. 

E mentre il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in un’intervista a Il Messaggero rassicura sul tema delle acque stagnanti: "Via l'acqua al più presto o avremo rischi sanitari. Ma in Riviera le vacanze sono sicure”, per domani è prevista la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che arriverà nelle aree più colpite dal maltempo. 

 

L’allerta gialla

Oggi la Protezione civile ha emanato solo un’allerta gialla in Emilia Romagna, legata come sempre ai rischi e alle criticità che permangono nella pianura bolognese, ravennate e forlivese a causa dell'elevata saturazione dei suoli e della difficoltà di smaltimento delle acque che hanno dato vita a vere e proprie zone lacunari in alcune aree. Nelle zone montane e collinari ci sono ancora condizioni di elevata saturazione dei suoli che potrebbero favorire frane e fenomeni erosivi nei corsi d'acqua.

 

Mattarella tra Faenza, Forlì e Modigliana

La Regione intanto si prepara alla visita del Capo dello Stato. Quasi tutto pronto, o quasi, per domani martedì 30 maggio, quando  Mattarella sarà nelle zone alluvionate dell’Emilia Romagna con l’obiettivo principale di non ostacolare le quotidiane operazioni di aiuto e soccorso. Il presidente dovrebbe spostarsi fra Cesena, Forlì (dove potrebbe incontrare un gruppo di volontari) e Faenza (dove dovrebbe vedere i sindaci), e potrebbe esserci anche uno spostamento in elicottero a Modigliana, uno dei paesi rimasti quasi isolati.

 

Schillaci: "Non rinunciate alle vacanze in Romagna"

"La situazione è sotto controllo. Non rinunciate alle vacanze in Romagna", così il ministro della Salute Schillaci ha rassicurato gli italiani dalle pagine de Il Messaggero, evidenziando che è comunque "urgente rimuovere il prima possibile l'acqua stagnante in alcune città" perché "può essere un veicolo di infezione".

 

 "In queste ore - prosegue Schillaci - ho sentito l'assessore alla Sanità dell'Emilia-Romagna Raffaele Donini. Mi ha confermato che a causa dell'acqua stagnante è stata evacuata Conselice, una cittadina della provincia di Ravenna. Si sta procedendo, giustamente, con le vaccinazioni antitetaniche in quell'area. Però non c'è ragione per ritenere che vi sia una emergenza sanitaria e si può tranquillamente andare in vacanza in Romagna". I vaccini "sono sufficienti, non vi è carenza di vaccini. Ma se servissero nuove forniture, siamo pronti ad inviarle", aggiunge.

 

 "I prossimi giorni saranno cruciali per mettere in sicurezza la Romagna - continua Schillaci - E anche chi lavora deve fare il massimo per utilizzare tutte le protezioni possibili, evitando contatto diretto con l'acqua o il fango". Sul pericolo salmonella, tetano, colera, il ministro infine spiega che "sulla carta sono insidie possibili quando si parla di acqua stagnante, ma sono convinto che al momento la situazione sia totalmente sotto controllo. Ripeto: giuste le vaccinazioni anti tetaniche perché tra le varie possibilità quella del tetano è quella che spaventa maggiormente".

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA