da Via nazionale

Bankitalia, le Considerazioni Finali di Visco prima della sua uscita

Il governatore della Banca d’Italia che lascerà ad ottobre parla di emergenza inflazionistica in chiave positiva ma anche di Pnrr, Mes e salario minimo

Bankitalia, le Considerazioni Finali di Visco prima della sua uscita

Il Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, nelle Considerazioni Finali, le ultime prima della sua uscita, prevista a fine ottobre, parla dell’emergenza inflazionistica ma in chiave positiva, affermando che l’inflazione tornerà sotto controllo, al 2%, ma non prima del 2025. Nel frattempo è necessario che venga attuata un’alta vigilanza monetaria e che tutti collaborino al processo di rientro dei prezzi. 

 

Visco sul recupero del potere di acquisto

«Nelle contrattazioni nel mercato del lavoro va evitato un approccio puramente retrospettivo, poiché una dinamica retributiva che replicasse quella dell'inflazione passata non potrebbe che tradursi in una vana rincorsa tra prezzi e salari. Quello che occorre per un recupero del potere d'acquisto è una crescita più sostenuta della produttività» dice Visco. 

Ma è importante anche uscire dalla logica dei bonus: «Eventuali misure di bilancio dovranno rimanere temporanee e mirate; è bene che gli interventi si chiudano tempestivamente quando non più indispensabili, sia perché il ritorno all'obiettivo della stabilità dei prezzi sarebbe più difficile in caso di trasferimenti pubblici eccessivi, sia per non contrastare il necessario passaggio a fonti di energia rinnovabile».

 

La politica monetaria

«L'orientamento della politica monetaria deve continuare a essere definito in modo da garantire un rientro progressivo, ma non lento, dell'inflazione verso l'obiettivo», ma "il ritorno dell'inflazione su livelli in linea con l'obiettivo sarà più rapido e meno costoso se tutti – imprese, lavoratori e governi – contribuiranno a questo fine, rafforzando l'efficacia dell'indispensabile ancorché equilibrata normalizzazione monetaria. Le strategie di prezzo delle imprese giocheranno un ruolo fondamentale: simmetricamente a quanto avvenuto nella fase di rialzo dei corsi dell'energia del 2022, le recenti riduzioni di costo dovrebbero ora essere trasmesse ai prezzi dei beni e dei servizi”.

 

Il salario minimo

Sul tema del lavoro Visco parla di salario minimo come risposta alle esigenze di giustizia sociale. «In molti casi, però, il lavoro a termine si associa a condizioni di precarietà molto prolungate; la quota di giovani che dopo cinque anni ancora si trova in condizioni di impiego a tempo determinato resta prossima al 20 per cento. Troppi, non solo tra i giovani, non hanno un'occupazione regolare o, pur avendola, non si vedono riconosciute condizioni contrattuali adeguate; come negli altri principali paesi,l'introduzione di un salario minimo, definito con il necessario equilibrio,può rispondere a non trascurabili esigenze di giustizia sociale. L'aumento dei redditi e un deciso miglioramento delle opportunità di impiego richiedono un innalzamento della qualità e della capacità produttiva dell'intero sistema economico, oggi ancora più necessario alla luce dei cambiamenti demografici in corso».

 

Cresce l'economia italiana

«Già alla fine del 2021 il prodotto aveva recuperato il crollo registrato nei trimestri successivi allo scoppio della pandemia; ha continuato poi a espandersi lo scorso anno, nonostante le difficoltà poste dalla guerra in Ucraina, con un incremento del 3,7 per cento, ben superiore alle attese. Anche il mercato del lavoro ha pienamente riassorbito il forte calo dell'occupazione, che aveva soprattutto riguardato i giovani e le donne. Nel primo trimestre di quest'anno la crescita dell'economia ha di nuovo superato le attese. Per il 2023 le previsioni oggi disponibili convergono su un aumento del prodotto intorno all'uno per cento.La ripresa è stata più marcata nelle costruzioni, sostenute dagli incentivi fiscali per la riqualificazione del patrimonio edilizio, e nei servizi, tornati a espandersi significativamente con il superamento delle misure di contrasto alla diffusione dei contagi. Nonostante le difficoltà in corso d'anno, anche la produzione manifatturiera si è mantenuta in media sui livelli del 2019».

 

Il Pnrr

«Miglioramenti del Pnrr sono possibili. Nel perseguimento di eventuali modifiche bisogna però tenere conto del serrato programma concordato con le autorità europee; al riguardo, un confronto continuo con la Commissione è assolutamente necessario, nonché utile e costruttivo. Non c'è tempo da perdere. Si discute di presunte insufficienze nel dibattito collettivo riguardo al suo disegno, dell'orizzonte temporale limitato per il raggiungimento degli obiettivi, delle possibili carenze nella capacità di attuarne le misure, ma va sottolineato con forza che il Piano rappresenta un raro, e nel complesso valido, tentativo di definire una visione strategica per il Paese. Anche per questa ragione, oltre agli investimenti e agli altri interventi di spesa, è cruciale dare attuazione all'ambizioso programma di riforme, da troppo tempo attese, in esso contenuto».

 

Il Mes

«Non si può non sottolineare infine la necessità di portare a compimento l'unione bancaria, attraverso una revisione dell'attuale disciplina di gestione delle crisi, che renda quest'ultima più rapida ed efficace, nonché l'istituzionedi uno schema unico di garanzia dei depositi. I recenti fenomeni di instabilità osservati al di fuori dell'Unione europea mostrano chiaramente l'importanzadi raggiungere questi obiettivi. Non appena sarà pienamente operativa la sua riforma, il Meccanismo europeo di stabilità – grazie alle risorse delle quali dispone – potrà svolgere un ruolo importante, fornendo una rete di sicurezza finanziaria (backstop) al Fondo di risoluzione unico»

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