L’intervista

Guerra in Ucraina, Zelensky: pronti alla controffensiva, ce la faremo

Nell’intervista rilasciata al Wall Street Journal il presidente ucraino fa alcune importanti rivelazioni su: controffensiva, armamenti e ingresso NATO

Guerra in Ucraina, Zelensky: pronti alla controffensiva, ce la faremo

Le parole del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al Wall Street Journal, fanno il giro del mondo. Nell'intervista rilasciata al famoso quotidiano, il leader dell'Ucraina ha rivelato che il Paese è pronto per la controffensiva e ha ribadito la richiesta di sistemi antimissile e di jet da combattimento per il suo Paese. 

 

Zelensky: "Pronti alla controffensiva"

"Siamo pronti per la controffensiva. Vorremmo avere certe condizioni, ma non possiamo aspettare per mesi". Ha detto Zelensky on un'intervista al giornale statunitense Wall Street Journal. "Crediamo fermamente che ci riusciremo. Non so quanto tempo ci vorrà. Ad essere onesti, può andare in diversi modi, completamente diversi. Ma lo faremo e siamo pronti".

 

Sistemi antimissile e jet da combattimento

Il presidente ucraino al WSJ ha ribadito anche la necessità dell'Ucraina di ottenere armamenti più avanzati, perché "tutti sanno che lanciare una controffensiva senza avere la superiorità aerea è molto pericoloso". La richiesta di Zelensky verte soprattutto sui sistemi antimissile Patriot: "L'unica arma al mondo che può fermare certi tipi di attacchi, che oggi colpiscono scuole, ospedali, infrastrutture e centrali energetiche in Ucraina, è il Patriot", ha detto.

"Questa è la verità: con circa 50 Patriot, per la maggior parte si eviterebbero i morti. Immaginate la sensazione di un soldato che sa di non avere un tetto di protezione sulla testa, e non capisce perché i Paesi confinanti ce l'hanno". Analogo discorso per i jet da combattimento: "Se tutti sanno che è importante la difesa aerea, perché c'è un problema a darci aerei moderni? Qual è il problema?".

 

Putin, elezioni Usa e l'ingresso nella Nato...

Gli altri temi toccati durante l'intervista sono stati poi:

Putin: sul quale Zelensky ha chiesto che i suoi alleati lo vedano"come un animale messo all'angolo, che ha paura di perdere la vita. Deve avere paura della forza del mondo". Le sue "costanti minacce sulle armi nucleari, in stile Unione sovietica", secondo Zelensky sono "i segni di un uomo debole. Lui capisce il potere: se vogliamo isolare la Federazione russa, bisogna farlo con forza, usando il potere".

 

Elezioni presidenziali USA di novembre 2024: "Voglio che la guerra finisca il prima possibile, e questo a prescindere dalle amministrazioni degli Stati Uniti", ha detto, aggiungendo però che "Biden ci ha aiutato più di Trump". Anche se "devo riconoscere che durante il mandato di Trump non c'era una vera e propria guerra e non so come lui avrebbe reagito". Zelensky ha comunque commentato alcune dichiarazioni di Donald Trump: "Non l'ho capito quando ha detto ‘in 24 ore porterei Putin e Zelensky a un tavolo di trattative'. Avrebbe potuto farlo, già durante la sua presidenza i nostri territori erano occupati. Ma non è successo".

 

L'ingresso nella Nato: "Per entrarci è troppo tardi ora, avremmo dovuto farlo 15 anni fa. Non ci entreremo durante la guerra, lo sappiamo. Ma durante il summit di Vilnius (11 e 12 luglio, ndr) vorremmo essere riconosciuti. Quante vite salverebbe, dire la frase ‘l'Ucraina sarà nella Nato alla fine di questa guerra'? Ma non so se questa frase arriverà".

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA