Alle 14 il voto a montecitorio

Fiducia sul decreto Pa, opposizione e magistrati contabili all’attacco

Pd, Alleanza Verdi e Sinistra e M5S promettono barricate contro il “bavaglio alla Corte dei Conti”, in mattinata l’assemblea straordinaria dei magistrati

Fiducia sul decreto Pa, opposizione e magistrati contabili all’attacco

Una giornata politica cruciale è quella che si prospetta oggi a Montecitorio dopo che ieri, il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha posto la questione di fiducia nell'Aula della Camera sul testo del Decreto legge P.A. così come modificato durante l'esame delle commissioni Affari Costituzionali e Lavoro. Fra le novità introdotte l'esclusione del controllo concomitante della Corte dei Conti su Pnrr e sul Pnc, il Piano nazionale per gli investimenti complementari al Pnrr e la proroga fino al 30 giugno 2024 del cosiddetto “scudo erariale”.

 

La fiducia sul decreto P.A.

La chiama per il voto sulla questione di fiducia posta dal Governo sul decreto P.A. contenente appunto la norma sui controlli dei magistrati contabili e quella sullo scudo erariale, inizierà oggi alle 14 nell'Aula della Camera.

Le dichiarazioni di voto sono previste alle 12,30.

Dopo la votazione sulla fiducia la seduta proseguirà a oltranza per l'esame degli ordini del giorno. 

L'iter dovrebbe concludersi entro domani e - dal momento che il decreto scade il 21 giugno - anche il percorso in Senato dovrebbe essere blindato. 

 

Meloni: "noi come il governo Draghi, nessuna deriva autoritaria"

"Ho capito che la sinistra è molto in difficoltà. Non solo, dice che c'è una deriva autoritaria se sulla Corte dei Conti proroghi le norme del Governo Draghi, del quale loro facevano parte. Perché faccio notare sommessamente che quello che stiamo facendo sulla Corte dei Conti in rapporto al Pnrr non è per nulla difforme a quello che ha fatto il precedente Governo". Ha dichiarato la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni in merito alle obiezioni da sinistra.

"Allora il problema è la deriva autoritaria o che qualcuno che viene da destra e non da sinistra non ha gli stessi diritti che avevano loro? La Corte dei Conti continua a fare tutti i controlli che deve fare, fa la sua relazione semestrale al Parlamento, l'ultima era prodiga di critiche e non mi pare sia stato messo un bavaglio. Continua a fare la relazione e noi non è che abbiamo modificato niente". Ha detto la premier dai microfoni di Quarta Repubblica di Porro.

 

I magistrati contabili

Il grande trambusto di questi giorni ha portato l’Associazione magistrati della Corte dei conti a convocare un’assemblea straordinaria nella mattinata, dopo la conferma della questione di fiducia sul provvedimento Pa, con gli emendamenti che limitano i controlli della Corte dei conti sulle spese del Pnrr. A preoccupare la magistratura contabile è soprattutto la proroga del cosiddetto “scudo erariale”, che limiterebbe fortemente l’attività della Corte.

Sulla Corte dei conti, interviene anche il procuratore nazionale Antimafia Giovanni Melillo. «La rivendicazione di un primato dei poteri discrezionali della Pa», dichiara, è «tanto più credibile se alla richiesta di arretramento dei controlli esterni si accompagna un deciso rafforzamento delle linee di controllo interne, ma non mi pare che di ciò ci sia traccia significativa». Per Melillo, bisogna impiegare al più presto le risorse del Pnrr, ma bisogna «farlo bene, evitando che esse si disperdano nei mille rivoli degli abusi e della corruzione», o peggio, «che finiscano nelle mani della criminalità mafiosa».

 

Le opposizioni all'attacco

Sul decreto P.A. c'è stata tensione alla Camera, con la protesta delle opposizioni che si dicono pronte alle barricate. Opposizioni però divise. Da una parte Azione e Italia Viva che si sono dette non in contrasto all'idea di limitare i controlli della Corte dei Conti, con Calenda, in particolare, che ha dichiarato in queste ore - non senza sollevare un vespaio di critiche - di appoggiare l'iniziativa del Governo per snellire le procedure dei controlli al fine di accelerare sul Pnrr.

Dall'altra il Pd e Alleanza Verdi e Sinistra che sono invece sul piede di guerra: "Daremo battaglia, sulla Corte dei Conti il Governo sta facendo una forzatura", assicurano i dem. 

 

Emiliano Fossi, deputato del Partito democratico, in Aula alla Camera: "Il decreto Pa non risolve i problemi della carenza di organico delle amministrazioni pubbliche, ma è stato il cavallo di Troia con cui il governo ha messo il bavaglio alla Corte dei Conti sui ritardi dell'attuazione del Pnrr", ha detto Fossi. "Nessuno dei grandi temi del comparto dal precariato, al rinnovo dei contratti, al piano nazionale di assunzioni, è stato affrontato, nonostante gli emendamenti presentati dal Pd. La pubblica amministrazione è sotto organico, con contratti a termine e stipendi non allineati con l'inflazione. La destra ancora una volta promette e non mantiene gli impegni assunti in campagna elettorale e utilizza i decreti esclusivamente per inserire norme che limitano i controlli sul corretto operato del governo".

 

Filiberto Zaratti, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra in commissione Affari costituzionali della Camera: "È un doppio bavaglio: prima mettono all'angolo la Corte dei conti, azzerando i controlli concomitanti dei giudici contabili sul Pnrr. Poi impediscono alle opposizioni di spiegare le proprie ragioni ricorrendo alla tagliola del voto di fiducia", ha attaccato i

 

Federica Onori, capogruppo del Movimento 5 Stelle nella Commissione Esteri di Montecitorio, ha dichiarato in Aula:"Dal punto di vista complessivo, tuttavia, rimane la forte delusione per un decreto che, oltre a non affrontare in modo strutturale i tanti problemi che affliggono la nostra Pa, abolisce il controllo della Corte dei Conti sul Pnrr e questa per noi è una cosa gravissima. Ancora una volta questo governo mostra una scarsa sensibilità per quanto concerne la prevenzione di dinamiche in prospettiva nocive per la tutela della legalità e, al contempo, invia un messaggio pericoloso nonché falso: sarebbero i controlli a impedire una tempestiva realizzazione di quanto riguarda il Pnrr. Pura deformazione della realtà. Purtroppo continua il viaggio nell'assurdo iniziato con questo governo".

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