il 468esimo giorno

Ucraina, distrutta la diga di Kakhovka tra rimpalli di accuse e rischi

La diga assicura il rifornimento idrico a gran parte del Paese meridionale, compresa la centrale nucleare di Zaporizhzhia. Aiea: “Nessun pericolo nucleare”

Ucraina, distrutta la diga di Kakhovka tra rimpalli di accuse e rischi

La guerra in Ucraina giunge oggi al 468esimo giorno con una notizia che preoccupa il mondo intero. La diga di Kakhovka, nei pressi di Kherson, è stata completamente distrutta dall’interno questa notte, e i danni non sono riparabili. 

La diga di epoca sovietica che si trova nell'Ucraina meridionale nella parte controllata dai russi, è stata fatta saltare in aria, scatenando un'inondazione d'acqua che oltre a mettere a rischio diversi villaggi e la popolazione, potrebbe creare problemi alla centrale nucleare di Zaporizhzhia visto che l'acqua del bacino idrico di Kakhovka “è necessaria per alimentare i condensatori delle turbine e i sistemi di sicurezza a ZNPP”.

 

La diga distrutta, le due versioni

In seguito alla distruzione della centrale idroelettrica che ha portato Zelensky a convocare con urgenza il Consiglio di sicurezza nazionale, c’è stato un susseguirsi di accuse tra Mosca e Kiev.

La versione ucraina: secondo il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak la diga di Novaya Kakhovpka è stata danneggiata da un'esplosione provocata nella sala macchine dalla 205ma Brigata motorizzata dell'esercito russo con lo scopo di creare inondazioni tali da bloccare la controffensiva di Kiev. 

La versione russa, la centrale idroelettrica di Shandors di Nova Kakhovka, nella regione di Kherson, è stata danneggiata dai bombardamenti delle truppe ucraine. Così il capo dell'amministrazione di Nova Kakhovka, Vladimir Leontyev ai giornalisti e come riporta Interfax. "Verso le due del mattino (l'una in Italia), sono stati effettuati numerosi numerosi attacchi alla centrale idroelettrica di Kakhova, distruggendone le valvole. Di conseguenza, l'acqua del bacino di Kakhovka ha iniziato a essere scaricata a valle in modo incontrollato", ha spiegato. L'amministrazione comunale della città, su Telegram, ha poi riferito che una parte di Nova Kakhovka è stato interrotto il servizio elettrico "per motivi di sicurezza”.

 

Energoatom: "Al momento nessuna minaccia"

La società elettrica ucraina, Energoatom, che gestisce la diga, riferisce che “la situazione dopo l'esplosione della centrale idroelettrica di Kakhovskaya sul Dnepr è sotto controllo: le conseguenze di questo incidente per la centrale nucleare di Zaporozhye richiedono una valutazione separata”. Secondo il suo rapporto, l'acqua del bacino idrico di Kakhovka “è necessaria per alimentare i condensatori delle turbine e i sistemi di sicurezza a ZNPP. Tuttavia, al momento il livello dell'acqua nella vasca di raffreddamento della stazione è soddisfacente: alle 8:00 era di 16,6 metri, sufficiente per il fabbisogno della centrale”

Rassicurazioni sulla situazione arrivano anche dal direttore della centrale nucleare di Zaporizhzhia, Yuri Chernichuk, che su Telegram scrive: "Al momento, non vi è alcuna minaccia alla sicurezza per la centrale nucleare di Zaporizhzhia" dopo le inondazioni causate dalla parziale distruzione della diga di Nova Kakhovka. "Il livello dell'acqua nello stagno di raffreddamento non è cambiato", ha detto Chernichuk, aggiungendo che "la situazione è controllata dal personale".  

 

Aiea, “non c'è immediato rischio a Zaporizhzhia”

Dopo la distruzione della vicina diga di  Nova Kakhokva, non c'è "un immediato rischio per la sicurezza  nucleare" alla centrale di Zaporizhzhia. E' quanto rende noto  l'Agenzia atomica internazionale, sottolineando che i suoi esperti  stanno "monitorando con attenzione la situazione".

 

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