Lutto nel mondo del cinema

Addio a Francesco Nuti, indimenticabile attore e regista. Aveva 68anni

A dare la notizia della sua morte è stata la figlia Ginevra e i suoi familiari. La data e il luogo dei funerali saranno comunicati nelle prossime ore

Addio a Francesco Nuti, indimenticabile attore e regista. Aveva 68anni

Ieri è stato un triste giorno per l’Italia. Morti due personaggi, che anche se molto diversi tra loro, hanno cambiato il nostro Paese. Da una parte Silvio Berlusconi scomparso all’età di 86 anni e dall’altra, il celebre attore e regista Francesco Nuti che di anni ne aveva 68, ma era malato da tempo. 

A dare la notizia della morte di Nuti in una nota, la figlia Ginevra che assieme ai familiari ha ringraziano di cuore il personale sanitario e tutti coloro che lo hanno avuto in cura nel lungo periodo della malattia, in particolare il personale di Villa Verde di Roma. La data e il luogo delle esequie saranno comunicate nelle prossime ore.

La famiglia chiede che sia rispettato il momento di grande dolore "e per questo motivo non intende rilasciare dichiarazioni".

 

Addio a Francesco Nuti, attore e regista

La carriera di Francesco Nuti si è divisa tra quella di attore prima e di regista dopo. Campione di box office negli anni '80, è poi rimasto vittima della crisi del suo stesso cinema comico, poi le cadute, gli incidenti e le malattie, che dal 2006 lo avevano reso semi infermo.

 

Nuti, nato a Prato il 17 maggio 1955, durante gli anno ha interpretato commedie brillanti che hanno avuto un successo strabiliante: "Io, Chiara e lo Scuro", "Casablanca, Casablanca", "Tutta colpa del paradiso", "Stregati", "Caruso Pascoski di padre polacco", "Willy Signori e vengo da lontano", fino a "Donne con le gonne", con il quale batté tutti i record d'incassi, segnando il momento di maggior successo della sua carriera: ne fu sceneggiatore, regista e attore protagonista al fianco della bellissima Carole Bouquet.

 

Nel 1988 partecipa al Festival di Sanremo con la canzone "Sarà per te", in seguito incisa anche da Mina, e, duettando con Mietta, con il brano "Lasciamoci respirare", composto dal cantautore Biagio Antonacci.

 

Seguono film meno baciati dal successo: "OcchioPinocchio" (1994), ambiziosa rivisitazione del burattino di Carlo Collodi; "Il signor Quindicipalle" (1998), con una prorompente Sabrina Ferilli, basato sulla passione dell'attore per il biliardo - già al centro di "Io, Chiara e lo Scuro" e "Casablanca Casablanca" -, "Io amo Andrea" (2000), da lui stesso prodotto, e "Caruso, zero in condotta" (2001).

Dopo un periodo difficile, torna sul set con Benvenuti in "Concorso di colpa" (2005) di Claudio Fragasso, sua ultima interpretazione cinematografica.

 

La crisi e la depressione dopo il grande successo

Dopo lo strabiliante successo degli anni '80, i bassi consensi ai botteghini di fine anni '90, provocano in Nuti una grande depressione e problemi di alcolismo. Nel 2003, prova però a ritararsi su ma alla vigilia del suo ritorno sul set, il 3 settembre 2006, cade dalle scale della sua abitazione e sbatte la testa. Viene ricoverato d'urgenza al Policlinico Umberto I di Roma, a causa di un grave ematoma cranico, entra in coma, dal quale esce il 24 novembre 2006. 

 

Trasferito nell'ospedale Versilia di Lido di Camaiore (Lucca), nel febbraio 2009 riesce a tornare nella sua casa di Prato, assistito dal fratello Giovanni malgrado diverse difficoltà serie agli arti e di linguaggio, che lo costringono alla sedia a rotelle.

 

Nel gennaio 2016, la vicenda giudiziaria legata al suo badante georgiano di 35 anno. Un anno dopo il licenziamento.

 

Nel settembre 2016 Nuti viene ricoverato nel reparto di rianimazione del Cto dell'ospedale fiorentino Careggi per una emorragia cerebrale. 

 

Nell'estate del 2017 la figlia di Nuti, Ginevra, nata dalla relazione con l'attrice Annamaria Malipiero, dichiarò: "Adesso che sono maggiorenne ho chiesto di essere l'unica tutrice di mio padre perché penso che nessuno meglio di me possa prendersi cura di lui".

 

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