
Con la fine della pausa estiva, Italia e Commissione Europea riprendono il lavoro di confronto sul PNRR italiano. Ad inaugurare questa fase sarà la prima missione a Bruxelles del Ministro per gli Affari Ue, il Sud e il PNRR, Raffaele Fitto, il quale oggi, 4 settembre, sarà alla riunione a Palazzo Berlaymont con Celine Gauer, a capo della Task Force europea sul Recovery.
Le modifiche al PNRR
Questo di oggi sarà dunque il primo faccia a faccia sulla revisione del nuovo PNRR che ha coinvolto ben 144 tra progetti e riforme dei circa 350 inizialmente previsti, così come modificato dal governo di Giorgia Meloni. "L'Italia ha presentato la sua richiesta di revisione del PNRR, come anticipato. Domani, - il 4 settembre ndr-, si terrà una riunione che darà avvio all'analisi da parte della Commissione," hanno dichiarato dalle istituzioni europee.
"Le informazioni che stanno giungendo sono incoraggianti e promettenti; dobbiamo lavorare per assicurare ulteriori miglioramenti, e la revisione del Piano è un aspetto fondamentale," ha sottolineato Fitto durante il suo intervento dal Forum Ambrosetti a Cernobbio.
Terza e quarta rata
Il cronoprogramma italiano riguardante il PNRR ha subito una significativa accelerazione tra la fine di luglio e l'inizio di agosto. Dopo una prolungata attesa e diverse modifiche, la richiesta per la terza tranche di 18,5 miliardi ha ottenuto l'approvazione dalla Commissione. Con il via libera atteso dal Consiglio dell'Unione Europea nei prossimi giorni, il finanziamento europeo dovrebbe concretizzarsi.
Al contempo, Palazzo Berlaymont sta esaminando le modifiche apportate dal governo ai target relativi alla quarta tranche (la cui richiesta avrebbe dovuto essere presentata entro fine giugno). L'approvazione appare ormai una formalità, poiché governo e Bruxelles hanno lavorato congiuntamente alle modifiche concordate. Se tutto andrà come previsto, l'Italia formalizzerà la richiesta per la quarta tranche, con l'obiettivo di ricevere 16,5 miliardi entro la fine dell'anno.
Alla ricerca di miglioramenti
Tuttavia, il punto cruciale della discussione riguarderà la revisione del PNRR, al quale è stato aggiunto il capitolo Repower. Fonti ben informate suggeriscono che al momento non emergono particolari criticità segnalate dall'Unione Europea. Allo stesso tempo, si prevede che l'analisi richiederà tempo e non si possono escludere correzioni in corso d'opera.
La Commissione desidera cooperare con tutti i Paesi membri, e per Ursula von der Leyen, che potrebbe candidarsi nuovamente come presidente della Commissione nel 2024, questo non è certo il momento di creare tensioni tra i 27 Paesi membri.
Fitto ha osservato: "Tutti sembrano concentrarsi su questa presunta polemica con i Comuni, mentre pochi dedicano attenzione, ad esempio, al RepowerEu, la proposta nazionale che prevede investimenti strategici nelle reti e incentivi per famiglie e imprese per circa 20 miliardi."
Sul fronte finanziario, l'Italia non ha avanzato ulteriori richieste di prestiti (l'Unione Europea detiene ancora un fondo di 93 miliardi di euro), ma rimane uno dei cinque Paesi che ha fatto domanda per l'intera quota disponibile.