
Si avvicinano le elezioni europee del 2024 e il dibattito politico si rianima tornando a parlare di soglie di sbarramento, di discese in campo da parte di illustri personaggi e di strategie del centrodestra per le elezioni regionali e comunali.
Ma in particolare è la riduzione della soglia di sbarramento dal 4 al 3% che sta guadagnando terreno tra maggioranza e alcune opposizioni, con la possibilità sempre pià concreta di un accordo imminente. La proposta, precedentemente avanzata da Avs, è emersa durante i dibattiti in Senato, coinvolgendo anche il Ministro per l'Agricoltura, Francesco Lollobrigida.
Da parte di FdI, spiega un autorevole esponente del partito di Giorgia Meloni, "non c'è alcuna preclusione".
'Il Centro' di Matteo Renzi
Matteo Renzi in conferenza stampa ha fatto sapere della sua decisione di candidarsi alle elezioni europee nel collegio di Milano con il marchio 'Il Centro'. L'annuncio arriva proprio nel momento in cui si sta discutendo sulla riduzione della soglia di sbarramento sulla quale non ci registra una chiusura di Fratelli d'Italia, anzi. Sarebbe infatti vista come una mossa dal duplice effetto: potrebbe favorire i partiti più piccoli come Italia viva e al contempo favorire un atteggiamento più morbido in Parlamento su alcuni dossier cari al governo, è il commento in ambienti di maggioranza e opposizione.
Anche se Italia Viva sembra respingere al mittente questa eventualità con Raffaella Paita che su X scrive: "Se il retroscena di La Repubblica secondo cui la maggioranza vorrebbe abbassare la soglia di sbarramento per le Europee al 3% fosse confermato, Italia Viva si opporrà. Lo sbarramento deve restare al 4%. Quando un progetto è credibile, non si deve avere paura del voto dei cittadini".
Contrario anche Gasparri (FI): "Un quotidiano parla di un abbassamento della soglia per le elezioni europee al 3%. Una cosa che non accadrà mai. Semmai bisogna alzarla al 5%. Non si vede perché fare regali a Renzi che peraltro non arriverebbe neanche al 3% con la sua 'Italia Viveva'. Nessun abbassamento della soglia. Conferma di quella che c'è nella maniera più assoluta. Per cui queste notizie sono totalmente prive di fondamento".
Mentre l'ex "socio" di Renzi, Carlo Calenda leader di Azione non sembra interessato, al momento, al tema della candidatura alle europee. L'attenzione sembra più focalizzata sulle prossime amministrative e a ribadirlo è Daniela Ruffino come tema e "problema" da risolvere dentro l'opposizione: "Se la linea di Schlein sarà di sudditanza a Giuseppe Conte, Azione dice 'buona vita'. Se nel Pd riemergerà una forte vocazione riformista, allora si potrebbe lavorare per offrire agli elettori un'opzione valida e competitiva".
Focus sul Centrodestra
Il centrodestra intanto sembra più intenzionato a convergere l'interessamento alle sfide dell'autunno tra manovre e riforme, e a presentare candidature unitarie per le elezioni amministrative e regionali del 2024, con l'obiettivo principale di consolidare e potenziare il successo ottenuto da Giorgia Meloni e mettere in campo candidati uniti, ricofermando le competenze uscenti laddove possibile e ascoltare i territori per decisioni condivise. Si prevede anche una discussione sulla questione del terzo mandato.