La premier Giorgia Meloni ha convocato ieri la coalizione di centrodestra a Palazzo Chigi per preparare il terreno per affrontare le sfide economiche in arrivo. Nonostante la crescita economica, infatti, i conti pubblici peggiorano e il deficit si sta avvicinando al 5%, mezzo punto percentuale in più delle previsioni. E la questione Superbonus potrebbe contribuire ulteriormente a questo aumento.
Il vertice a Palazzo Chigi
La coalizione di centrodestra si sta concentrando sulle riforme attese dall’Italia, tra cui la delega fiscale, l'autonomia differenziata, la riforma della Giustizia e la riforma Costituzionale. Questo in sostanza il messaggio lanciato da fonti di governo ieri al termine del vertice di maggioranza con la premier Giorgia Meloni e i capigruppo del centrodestra in vista del CdM di oggi.
Nel corso della riunione, i cui temi trattati saranno definiti meglio nelle prossime settimane, è stato enfatizzato che sebbene il 2024 sarà un anno cruciale e assai complesso, la maggioranza è determinata ad affrontarlo con serietà e prudenza a partire dalla legge di Bilancio che rimane una priorità, con il consenso di tutti di concentrare le risorse su salari, sanità, famiglie e pensioni, con particolare attenzione alle giovani generazioni.
Nel vertice non sono stati discussi dettagli specifici, ma è stato sottolineato l'importante percorso da condividere, nonostante i margini stretti, mantenendo la compattezza della coalizione. Unità che sarà garantita anche in vista delle negoziazioni sul Patto di Stabilità con Bruxelles e della decisione di Eurostat sui fondi del Superbonus.
I preparativi per un autunno pieno di sfide legislative
La coalizione di centrodestra si prepara dunque ad affrontare un autunno carico di sfide legislative. Oltre alla legge di Bilancio, l'autonomia, e la riforma costituzionale, si dovrà affrontare il Mes, i flussi migratori e la riforma della giustizia. L'incontro ha rafforzato l'importanza di evitare incidenti parlamentari, come quello avvenuto in commissione Lavoro alla Camera.
La coalizione riconosce che la corsa è lunga e che non sarà possibile realizzare tutte le promesse elettorali. Il quadro economico non è favorevole, e ciò richiede freddezza e coesione nella gestione delle sfide future. La Nadef a fine settembre fornirà un quadro definito, mentre saranno organizzati tavoli ristretti per discutere i dettagli della manovra. Intanto però le nuove stime indicano che il deficit del 2023 potrebbe essere rivisto al rialzo, avvicinandosi al 5%.
Questo aumento è dovuto all'inclusione dei dati relativi al Superbonus e all'andamento dell'economia. Si prevede che il deficit supererà il 4,5% del PIL, come anticipato da alcune analisi, e si avvicinerà al 5%.
Superbonus e condomini, possibile proroga ma con condizioni
"Ci sono stati interventi necessari durante la pandemia, altri interventi necessari per l'aumento dei prezzi dell'energia, ma non possono essere strumenti permamenti da mantenere nel tempo". Ha affermato il governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, in riferimento al Superbonus. "Il Superbonus sarebbe dovuto finire presto, che sia cresciuto con meccanismi un po' strani l'abbiamo detto noi, lo hanno detto altri", ha aggiunge Visco a un incontro dell'Ispi a Milano.
Tuttavia, fonti parlamentari e governative stanno considerando una proroga di almeno tre mesi del Superbonus al 110% per i condomini, a condizione che i lavori siano in uno stato avanzato, probabilmente intorno al 60-70%.
Nel 2023, il Superbonus è sceso al 90%, ma è rimasto al 110% per i condomini che avevano iniziato i lavori entro novembre 2022.