Una potente scossa di terremoto con una magnitudo di 6,8 ha colpito la regione di Marrakech, in Marocco, causando la morte di almeno 632 persone e ferendone oltre 329. Questi, i primi tragici numeri forniti dal ministro dell'Interno marocchino in termini di primo bilancio ufficiale. La scossa è stata registrata dai sismografi alle 23:11 di venerdì 8 settembre. L'epicentro è stato localizzato al centro del paese, a soli 16 chilometri dal villaggio Tata N’Yaaqoub, nel municipio di Ighil, a 72 chilometri a sud-ovest di Marrakech.
Il sisma ha avuto un impatto significativo su vaste aree, tra cui Marrakesh, Agadir, Rabat e Casablanca, lungo la dorsale dell'Atlante e oltre.
Paura e panico a Marrakech
La medina di Marrakech ha vissuto momenti di grande paura, con parti fragili delle mura storiche crollate e abitazioni che sono cedute. Il minareto di una piccola moschea vicino al famoso 'Café de France' è crollato nella piazza Jamaa el Fna. Danneggiamenti sono stati segnalati nella kasbah di Marrakech e il crollo di abitazioni nella zona a nord-est. A Marrakech nuova ci sono crepe nel campanile della chiesa cattolica di Gueliz. Danni significativi si sono verificati anche a Essaouira, sulle coste dell'Oceano Atlantico, e a Ouarzazate, nel centro-sud del paese. La popolazione è stata presa dal panico, con migliaia di persone che si sono riversate per le strade di Marrakech, mentre l'energia elettrica e le connessioni internet sono rimaste interrotte per lungo tempo.
I danni sono ingenti, e le autorità hanno mobilitato le forze dell'ordine, la protezione civile e il personale medico per affrontare l'emergenza. Il bilancio della tragedia continua ad aggiornarsi mentre giungono dati da città e località di montagna vicine all'epicentro. Questi paesi montani spesso sono privi di connessione internet e le abitazioni sono costruite con il caratteristico muro a pisé, realizzato in paglia, fango e sassi.
Il Centro regionale trasfusionale di Marrakech ha lanciato un appello urgente per le donazioni di sangue.
La magnitudo in discussione
La magnitudo esatta del terremoto è stata oggetto di dibattito, con il Centro nazionale per la ricerca scientifica e tecnica (Cnrst) di Rabat che ha riportato una magnitudo di 7 sulla scala Richter, mentre il U.S. Geological Survey ha registrato una magnitudo di 6,8. Nonostante la discrepanza nelle cifre, il terremoto rappresenta comunque una delle catastrofi naturali più gravi che abbia mai colpito il Marocco.
Una nazione che oggi sta affrontando anche una profonda crisi economica. Gli sforzi di soccorso e il supporto internazionale saranno pertanto cruciali affinché il Paese possa affrontare questa emergenza e alla ripresa.
Attivata l'assistenza internazionale
Le ambasciate straniere, inclusa quella italiana a Rabat, hanno ricevuto numerose chiamate dai turisti che cercano di rientrare a casa. Gli aeroporti sono rimasti chiusi, con la previsione di riaprire sabato mattina. Diverse nazioni, tra cui l'India e l'Italia, hanno offerto il loro supporto al Marocco in questa difficile situazione. Il primo ministro indiano, Narendra Modi, ha espresso il suo cordoglio e la disponibilità dell'India ad aiutare il paese marocchino. La premier italiana, Giorgia Meloni, ha manifestato solidarietà al Marocco e offerto l'assistenza dell'Italia per affrontare questa emergenza.
La Farnesina: "In contatto con le autorità locali"
La Farnesina, con l'ambasciata d'Italia in Marocco e il Consolato generale d'Italia a Casablanca, monitorano la situazione e sono in contatto con le autorità locali. Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare l'Unita' di Crisi al numero +39 06 36225. Lo scrive la Farnesina su X in merito al devastante terremoto che ha colpito il Marocco.
Tajani: "Italia pronta ad aiutare, anche per le fasi di soccorso"
"Sono vicino al Marocco per il tragico terremoto che ha seminato morte e distruzione. L'Italia è pronta ad aiutare, anche per le fasi di soccorso, le autorità marocchine in questi momenti difficili. Una preghiera per le vittime e i loro familiari". Ha scritto su X il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani.
Meloni: "L'Italia disponibile a dare sostegno"
Il presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, a Nuova Delhi per il vertice G20, ha appreso con "dolore" il tragico bilancio del devastante terremoto che ha colpito il Marocco. Il premier, si legge in una nota, ha espresso "vicinanza e solidarietà" al primo ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la "piena disponibilità" dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza.
La solidarietà Ue con Michel e von der Leyen
"L'Ue è pronta a sostenere il Marocco in questi momenti difficili", ha fatto sapere il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, dal G20 di Nuova Delhi. "I miei pensieri vanno a tutte le persone colpite da questa tragedia e ai soccorritori coinvolti nelle operazioni di ricerca", ha aggiunto. Anche la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, ha espresso solidarietà a "tutto il cuore al popolo marocchino. Il mio pensiero va alle famiglie delle vittime, ai feriti ai quali auguro una pronta guarigione, e ai primi soccorritori che stanno svolgendo un lavoro ammirevole".