l’intervista al Tg1

Meloni: “Italia più credibile, ma serve una fase 2 sull’immigrazione”

La premier ha difeso la legge di bilancio, annunciato le riforme fiscali, costituzionali e della giustizia e ammesso le difficoltà sul fronte migratorio

Meloni: “Italia più credibile, ma serve una fase 2 sull’immigrazione”

La premier Giorgia Meloni ha rilasciato ieri sera un’intervista al Tg1, in cui ha tracciato il bilancio dei primi mesi del suo governo e ha illustrato le prossime sfide da affrontare. Meloni ha sottolineato che la priorità del suo esecutivo è la crescita economica, per la quale ha difeso la scelta di concentrare le risorse disponibili sul taglio del costo del lavoro, sulle decontribuzioni per i neo assunti e sui soldi alle famiglie per la crescita dei figli. “Per rispondere alle attese bisogna generare una ricchezza da distribuire, altrimenti si distribuisce la povertà”, ha affermato.

 

Le riforme in cantiere

La premier ha annunciato che il suo orizzonte temporale è di cinque anni, nei quali intende realizzare le grandi riforme di cui il Paese ha bisogno. Tra queste, ha citato la riforma fiscale, per la quale ha detto di voler vedere i primi mattoni già quest’anno, la riforma costituzionale, per la quale ha auspicato un confronto con le forze di opposizione, la riforma della giustizia, per la quale ha promesso di intervenire sulla responsabilità civile dei magistrati, la riforma del merito, soprattutto nella scuola, e l’emergenza abitativa, per la quale ha criticato il superbonus introdotto dal precedente governo. “140 miliardi di buco tolti a sanità, istruzione, pensioni per ristrutturare seconde case e castelli”, ha detto.

 

Il nodo dell’immigrazione

L’unico punto in cui la premier ha ammesso delle difficoltà è stato quello dell’immigrazione, tema sul quale ha detto di sperare meglio. “Abbiamo lavorato tantissimo, i risultati non sono quelli che speravamo di vedere. È un problema molto complesso, ma sono certa che ne verremo a capo. Ma questo tema merita una seconda fase”, ha dichiarato.

Meloni ha ribadito poi la sua linea di contrasto agli sbarchi illegali e di rafforzamento dei rimpatri, ma ha anche sottolineato la necessità di una maggiore collaborazione europea e internazionale. “L’Italia è più credibile, più stabile e più ascoltata”, ha affermato, ricordando il suo ruolo di presidente di turno del G20 e il suo impegno per la pace e la sicurezza nel Mediterraneo.

 

La coesione della maggioranza e il dialogo con l’opposizione

Infine, la premier ha respinto le voci di tensioni all’interno della maggioranza, formata da Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia, e ha rivendicato la velocità e la determinazione del suo governo. “Al di là dei racconti fantasiosi che sento fare, c’è grande coesione”, ha affermato. Meloni ha anche espresso la sua disponibilità al dialogo con le forze di opposizione, in particolare sul salario minimo, per il quale ha detto di attendere la proposta del Cnel, e sul reddito di cittadinanza, per il quale ha sostenuto di aver fatto la cosa giusta, distinguendo chi può lavorare da chi non può. “La cosa che mi spaventa di più, paradossalmente, è non riuscire a raccontare agli italiani che questo governo sta procedendo con determinazione, a testa alta, consapevole che questa nazione si può risollevare, che ce la possiamo fare ma ce la dobbiamo fare insieme”, ha concluso.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA