Maggioranza e Opposizione

Hamas-Israele: da FdI a Pd, M5S e Rifondazione, le reazioni in Italia

Il massiccio attacco del gruppo terroristico a Israele ha scatenato una crisi internazionale e suscitato diverse reazioni nel panorama politico italiano.

Hamas-Israele: da FdI a Pd, M5S e Rifondazione, le reazioni in Italia

Il 7 ottobre 2023, il gruppo islamista palestinese Hamas ha lanciato un attacco a sorpresa e su larga scala contro Israele, sparando oltre 5mila razzi e infiltrando miliziani armati in diverse località al confine con la Striscia di Gaza. L’operazione, denominata “Tempesta-Al Aqsa”, ha causato almeno 300 morti e quasi 1700 feriti tra i civili e i militari israeliani, oltre a numerosi ostaggi portati nella Striscia. Israele ha reagito con una dura ritorsione militare, bombardando la Striscia e colpendo obiettivi in Libano, da dove sarebbero partiti alcuni razzi. Secondo il ministero della Salute di Gaza, i raid israeliani hanno ucciso 198 persone, tra cui molti bambini.

 

La condanna unanime della comunità internazionale

L’attacco di Hamas ha scosso la comunità internazionale, che ha espresso una condanna unanime e un sostegno alla sicurezza di Israele. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha denunciato il “terrorismo ingiustificato” delle milizie di Gaza e garantito un “sostegno solido e incrollabile” all’alleato israeliano. L’Unione Europea ha definito l’attacco un “atto vile e inaccettabile” e ha chiesto una de-escalation della situazione. Il presidente francese Emmanuel Macron ha condannato gli attacchi sferrati da Gaza e si è detto solidale con Israele e il suo diritto a difendersi. Anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha espresso la sua solidarietà a Israele e la sua condanna alla “destra radicale” di Hamas. La Cina, invece, ha invitato le parti a fermare le ostilità e a riprendere il dialogo per una soluzione pacifica del conflitto.

 

Le reazioni bipartisan in Italia

In Italia, il massiccio attacco di Hamas a Israele ha suscitato diverse reazioni nel panorama politico, a seconda delle posizioni ideologiche e delle alleanze internazionali. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al suo omologo israeliano Isaac Herzog, stigmatizzando l’attacco che “allontana la prospettiva di una pace duratura tra israeliani e palestinesi”.

Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, ha espresso la sua vicinanza a Israele e la sua condanna senza appello a Hamas, definendolo un “gruppo terroristico” sostenuto dall’Iran.

 

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani, esponente di Forza Italia, ha ribadito il sostegno dell’Italia a Israele e il suo impegno per una soluzione negoziata del conflitto. Tajani ha anche sottolineato l’importanza di mantenere buone relazioni con i Paesi arabi moderati, come l’Egitto e la Giordania.

 

La Lega ha manifestato una posizione più equilibrata, esprimendo solidarietà a Israele ma anche preoccupazione per le vittime civili palestinesi. Il leader del partito Matteo Salvini ha dichiarato che “la violenza non porta mai alla pace” e ha auspicato un cessate il fuoco immediato. Salvini ha anche ricordato il ruolo storico dell’Italia come mediatore nel Medio Oriente e ha proposto di ospitare un vertice internazionale per la pace a Roma.

 

Anche l’opposizione di sinistra ha espresso la ferma condonna all'attacco di Hamas in Israele. 

La segretaria del Partito democratico, Elly Schlein ha scritto sui social «grande angoscia per quel che accade in queste ore in Israele». «La comunità internazionale si mobiliti immediatamente – ha proseguuto la Schlein – E intervenga per fermare questa aggressione ed escalation violenta che mina le prospettive di dialogo e porta solo morte e distruzione».

 

Anche Giuseppe Conte ha condannato l'attacco indiscriminato contro Israele, mentre i parlamentari nelle commissioni esteri di Camera e Senato del M5S hanno affermato: «Serve ogni sforzo possibile da parte di tutti gli attori in campo e della comunità internazionale affinché si fermino subito le armi e si scongiuri l’inizio di una nuova guerra».

 

Nicola Fratoianni di Sinistra italiana ha invece dichiarato: «Le immagini che arrivano da Israele e dalla striscia di Gaza sono terribili e angoscianti. Quello che sta accadendo in queste ore in Israele e nella striscia di Gaza è, purtroppo, ancora una volta frutto della nostra ignavia». E ancora: «la violazione sistematica della legalità internazionale, delle numerose risoluzioni dell’Onu e l’assenza di una qualsiasi prospettiva di pace credibile alimenta estremismo e violenza».

 

«Gaza è una prigione a cielo aperto», ha detto il segretario di Rifondazione Maurizio Acerbo. «Condanniamo tutti gli attacchi contro i civili che siano da parte di Hamas o del governo israeliano. Ma esiste un aggressore, Israele, e un aggredito, il popolo palestinese. Esiste uno stato che pratica l’apartheid, occupa territori altrui, viola il diritto internazionali. Ed esiste un popolo che resiste e lotta per veder riconosciuti i suoi diritti. Esiste una comunità internazionale, in primis gli Usa e l’Ue, muta e complice nei confronti dei crimini israeliani».

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