
La manovra di bilancio è stata varata ieri dal Consiglio dei ministri e prevede una serie di interventi per un totale di quasi 28 miliardi di euro, tra cui il taglio del canone Rai, la riduzione delle tasse in busta paga, le decontribuzioni per le mamme lavoratrici e le agevolazioni per le imprese che non delocalizzano. In questa Legge di Bilancio che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha definito la manovra “seria e realistica” e ha sottolineato che destina alla sanità un ottavo delle risorse, viene introdotta anche un'altra novità che riguarda i cittadini stranieri non Ue residenti in Italia: si tratta di un contributo annuo di 2mila euro per poter accedere alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). La misura è stata annunciata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) in una nota pubblicata il 16 ottobre.
SSN, contributo di 2000 euro: per chi è
Il contributo si applica ai residenti stranieri cittadini di Paesi non aderenti all’Unione europea, che fino ad ora potevano iscriversi al SSN versando una quota variabile a seconda del tipo di permesso di soggiorno. Si stima che in media il contributo pagato dai cittadini stranieri fino al 2022 fosse di circa 1.200 euro. La nuova norma prevede che il contributo salga a 2.000 euro (+66%). Va considerato che la spesa sanitaria pubblica pro-capite in Italia nel 2022 è stata pari a 2.102 euro. Il Governo stima maggiori entrate per 240 milioni di euro.
La misura ha suscitato diverse polemiche e critiche da parte delle associazioni dei diritti umani, dei sindacati e dei partiti di opposizione, che l’hanno definita discriminatoria, ingiusta e lesiva della salute pubblica. Alcuni hanno anche sollevato dubbi sulla sua compatibilità con le norme internazionali e comunitarie in materia di assistenza sanitaria. Inoltre è un provvedimento che colpisce anche gli anziani dei ricongiungimenti familiari, che prima erano esenti dal pagamento del contributo e ora dovranno versare 2mila euro all’anno. Si tratta di una categoria particolarmente vulnerabile, che spesso necessita di cure mediche costose e frequenti.
Stranieri non Ue, a chi spetta la riduzione
Il contributo è ridotto per alcune categorie di stranieri, come quelli titolari di permesso di soggiorno per motivi di studio o per quelli collocati alla pari. Tuttavia, anche per queste categorie si registrano aumenti significativi rispetto alle quote precedenti. Ad esempio, gli studenti stranieri non comunitari, come statunitensi o britannici, passano da 150 euro a 700 euro (+470%). I lavoratori stranieri non comunitari alla pari passano da 219 euro a 1.200 euro (+547%). Anche il personale diplomatico accreditato in Italia dovrà pagare il contributo, salvo accordi bilaterali diversi.