
Il reddito di cittadinanza è una misura di sostegno al reddito e all’inclusione sociale introdotta nel 2019. A partire dal 2023, però, la prestazione ha subito alcune modifiche che riguardano la durata, gli importi e le condizioni di accesso. A partire dal 2024, invece, l'RdC sarà sostituito da due nuove misure: il Supporto per la formazione e il lavoro e l’Assegno di inclusione.
Vediamo qual è il calendario pagamenti e le novità del reddito di cittadinanza per il mese di ottobre 2023.
Reddito di cittadinanza: chi lo riceve a ottobre 2023
Il reddito di cittadinanza è una prestazione economica che spetta ai nuclei familiari con un ISEE inferiore a 9.360 euro e un patrimonio mobiliare inferiore a 6.000 euro (aumentabile in base al numero dei componenti e alla presenza di disabili). Il reddito di cittadinanza è composto da due elementi: una quota integrativa al reddito familiare e una quota per l’affitto o il mutuo della prima casa.
La quota integrativa al reddito familiare dipende dalla differenza tra il valore del reddito familiare e il valore della soglia di povertà stabilita per la tipologia del nucleo. La quota per l’affitto o il mutuo della prima casa, invece, è pari al 50% dell’importo mensile dell’affitto o del mutuo, fino a un massimo di 280 euro.
Il reddito di cittadinanza viene erogato tramite una carta di pagamento elettronica (carta RdC), che può essere utilizzata per acquistare beni e servizi presso gli esercenti convenzionati o per prelevare contante presso gli sportelli ATM. La carta RdC ha una validità di 18 mesi, rinnovabile previa verifica dei requisiti.
A ottobre 2023, il reddito di cittadinanza viene erogato ai nuclei familiari che hanno presentato o rinnovato la domanda entro il mese di settembre 2023 e che rispettano i requisiti economici e sociali previsti dalla normativa. In particolare, possono ricevere il reddito di cittadinanza a ottobre 2023:
Chi ha rinnovato la domanda entro il 30 settembre 2023, prevedendo un primo pagamento tra il 15 e il 16 ottobre;
Beneficiari di RdC che non hanno ancora terminato le sette mensilità previste dalla legge.
Nuclei familiari con minori, disabili, over 60 o presi in carico dai servizi sociali, che possono fruire del reddito di cittadinanza oltre le 7 mensilità previste per il 2023.
Reddito di cittadinanza: quando arriva la ricarica a ottobre 2023
La ricarica del reddito di cittadinanza avviene in base al calendario stabilito dall’INPS, che tiene conto della data di presentazione della domanda e della tipologia del nucleo familiare. A ottobre 2023, le date previste per la ricarica del reddito di cittadinanza sono le seguenti:
Il 15 ottobre ricevono la ricarica i nuclei familiari che hanno presentato la domanda tra il 1° e il 15 settembre o che hanno diritto agli arretrati;
Il 27 ottobre ricevono la ricarica i nuclei familiari che hanno presentato o rinnovato la domanda entro il 31 agosto o che hanno diritto alla decima mensilità dell’anno.
Per verificare la data della ricarica del reddito di cittadinanza, i beneficiari possono consultare il fascicolo previdenziale online sul sito dell’INPS o contattare il numero verde gratuito 803.164.
Reddito di cittadinanza: le novità dal 2023
Dal 2023, il reddito di cittadinanza ha subito alcune modifiche introdotte dalla legge di bilancio 2023 (L. 197/2022). Le principali novità riguardano:
La durata della prestazione, che per i nuclei familiari composti da soli soggetti occupabili (tra i 18 e i 59 anni) è limitata a 7 mesi nell’arco dell’anno. Fanno eccezione i nuclei familiari con minori, disabili, over 60 o presi in carico dai servizi sociali, che possono fruire del reddito di cittadinanza per 18 mesi, rinnovabili previa verifica dei requisiti. Per beneficiare della proroga oltre le 7 mensilità, i nuclei familiari devono essere presi in carico dai servizi sociali entro il 30 novembre 2023 e comunicarlo all’INPS tramite la piattaforma GePI;
Gli importi della prestazione, che sono stati adeguati alla variazione dell’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) al netto dei tabacchi. Per il 2023, l’adeguamento è pari al +1,1%, con effetto dal mese di gennaio;
Le condizioni di accesso alla prestazione, che prevedono che i soggetti occupabili siano inseriti, per un periodo di sei mesi, in un corso di formazione e/o di riqualificazione professionale. In caso di mancata frequenza al programma assegnato, il nucleo familiare decade dal diritto alla prestazione. Le regioni sono tenute a trasmettere all’Anpal gli elenchi dei soggetti che non rispettano l’obbligo di frequenza.
Dal 2024, il reddito di cittadinanza sarà sostituito da due nuove misure: il Supporto per la formazione e il lavoro (SFL) e l’Assegno di inclusione (AI). Il primo è un rimborso di 350 euro mensili per i nuclei familiari con un ISEE inferiore a 6.000 euro che partecipano a un corso di formazione o riqualificazione professionale. Il secondo è una prestazione economica per i nuclei familiari con un ISEE inferiore a 9.360 euro e con componenti fragili, come minori, disabili o over 60. L’importo dell’assegno di inclusione dipenderà dalla composizione del nucleo familiare e dalla soglia di povertà relativa.