L’Assegno di Inclusione rappresenta una misura di supporto fondamentale per molti, offrendo un aiuto finanziario regolare a chi si trova in condizioni di vulnerabilità. Da metà maggio 2024 in poi, l’istituto previdenziale è pronto a procedere con una nuova serie di pagamenti, garantendo così continuità e sicurezza ai beneficiari che rispondono ai criteri richiesti.
Assegno di inclusione pagamento al 28 maggio 2024, per chi è?
L’INPS ha annunciato le date ufficiali per l’erogazione dell’Assegno di Inclusione del mese di maggio 2024. I beneficiari dovranno segnare due date importanti: il 15 e il 28 maggio. La prima data è dedicata a coloro che ricevono per la prima volta questo sostegno, avendo presentato domanda e sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale (PAD) nel mese di aprile. Questi nuovi beneficiari riceveranno l’importo direttamente sulla Carta di Inclusione, consegnata da Poste Italiane.
Per chi invece ha già beneficiato dell’assegno in passato e continua a soddisfare i requisiti, la ricarica sarà disponibile il 28 maggio.
Dettagli sull’importo e i benefici aggiuntivi
L’importo dell’Assegno di Inclusione rimane invariato, con un massimo di 6.000 euro annui per famiglia, equivalenti a 500 euro mensili, calcolati secondo la scala di equivalenza. A questa cifra si può aggiungere un contributo per l’affitto fino a 280 euro al mese. Per i nuclei familiari composti esclusivamente da persone di età pari o superiore a 67 anni, o da anziani e familiari disabili o non autosufficienti, il limite massimo annuo è rispettivamente di 7.560 euro e 1.800 euro, fornendo così un ulteriore strato di supporto finanziario.
Assegno di inclusione: i requisiti per richiederlo
L’Assegno di Inclusione rappresenta una forma di sostegno economico vitale per i nuclei familiari in situazioni di vulnerabilità. Per accedere a questo beneficio, è necessario che almeno un membro della famiglia sia:
Affetto da disabilità;
Minorenne;
Di età superiore ai 60 anni;
In condizioni di svantaggio sociale, e inserito in un programma di assistenza certificato dalle autorità sanitarie locali.
Le condizioni economiche giocano un ruolo cruciale: l’ISEE del nucleo non deve superare i 9.360 euro, e il reddito familiare annuo non deve eccedere i 6.000 euro. Quest’ultimo limite può essere adeguato in base alla scala di equivalenza, che varia a seconda del numero dei componenti del nucleo familiare.
Per quanto riguarda la cittadinanza e la residenza, il beneficiario deve essere:
Cittadino dell’Unione Europea o familiare di un cittadino UE;
Titolare di un permesso di soggiorno UE o beneficiario di asilo politico;
Residente in Italia per almeno cinque anni, di cui gli ultimi due in modo continuativo.
Inoltre, il richiedente non deve trovarsi in alcune condizioni specifiche, come:
Essere sottoposto a misure cautelari personali o preventive;
Aver subito condanne definitive negli ultimi dieci anni.
Infine, per quanto riguarda il patrimonio, il richiedente non deve possedere:
Patrimonio immobiliare superiore a 30.000 euro (ai fini ISEE);
Patrimonio mobiliare che ecceda i 6.000 euro, con un incremento di 2.000 euro per ogni componente del nucleo oltre il primo, fino a un massimo di 10.000 euro. Per ogni minorenne oltre il secondo, si aggiunge un ulteriore 1.000 euro;
Veicoli con cilindrata superiore a 1600 cc o motoveicoli oltre i 250 cc, immatricolati nei tre anni precedenti;
Imbarcazioni o aeromobili.