Maltempo in Valle d’Aosta e Piemonte: isolamenti e danni ingenti

L'ondata di maltempo che ha investito il nord Italia ha provocato ingenti danni, colpendo duramente Valle d'Aosta e Piemonte. Frane, smottamenti e allagamenti hanno messo in ginocchio diverse località, isolando paesi e creando disagi significativi alla popolazione. In Valle d'Aosta, il comune di Cogne è rimasto completamente isolato, mentre in Piemonte i danni ai ponti e alle infrastrutture sono stati devastanti. La situazione di emergenza ha costretto le autorità locali a intervenire prontamente per fronteggiare le criticità, evacuando numerosi residenti e turisti.

Valle d'Aosta: Cogne isolata e senza acqua

Il comune di Cogne è stato duramente colpito, rimanendo isolato a causa della chiusura dell'unica strada di collegamento, danneggiata dal maltempo. Il sindaco di Cogne, Franco Allera, ha dichiarato all'ANSA: "L'urgenza principale è l'evacuazione delle persone che devono scendere a valle. Lo stiamo facendo con dei voli in elicottero; ne abbiamo già portati giù almeno 300, ma i numeri non sono precisi per ora". Inoltre, gran parte del paese è rimasta senza acqua potabile dopo che l'acquedotto è stato danneggiato dal torrente. Christine Cavagnet, gestore dell'hotel Herbetet in Valnontey, ha accolto circa 30 sfollati dopo che il campeggio Gran Paradiso è stato evacuato. 

Le condizioni nella Valle di Cogne rimangono critiche con danni rilevanti anche alla rete elettrica e all'acquedotto della strada comunale di Valnontey. La Dora Baltea ha causato esondazioni in diverse località, portando all'evacuazione di famiglie e al trasferimento ai piani superiori delle abitazioni. A Montjovet e Issogne, le esondazioni hanno colpito gravemente la popolazione locale.

Cervinia: danni per milioni di euro

A Cervinia, il maltempo ha provocato danni stimati in milioni di euro. Il vicesindaco di Valtournenche, Massimo Chatrian, ha dichiarato che i negozi con magazzini sotto il livello della strada sono stati allagati dal torrente Marmore, che ha straripato inondando garage e locali. "Ora la situazione è abbastanza sotto controllo," ha spiegato Chatrian, "si stanno sistemando gli argini dei torrenti e le vie del centro". Le autorità locali stanno valutando i danni subiti dagli acquedotti per avviare rapidamente le riparazioni necessarie.

Piemonte: rifugiati bloccati e danni alle infrastrutture

In Piemonte, una trentina di escursionisti è rimasta bloccata nei rifugi ai piedi del Monte Rosa, nel territorio del Verbano-Cusio-Ossola, a causa dell'esondazione del fiume Anza. Il sindaco di Macugnaga, Alessandro Bonacci, ha rassicurato che non vi è alcuna situazione di emergenza, ma ha invitato le persone a rimanere nei rifugi per sicurezza. Anche in altre località piemontesi, come Alagna Valsesia e Campertogno, si registrano gravi danni alle infrastrutture, con smottamenti che hanno isolato campeggiatori e danneggiato gli acquedotti. 

Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha dichiarato: "Da ieri sera sono personalmente in contatto con i sindaci delle zone colpite. Abbiamo monitorato per tutta la serata e nella notte l'andamento della perturbazione che ha colpito alcune zone del Piemonte. I danni più seri si sono registrati sul fronte del Gran Paradiso, nel Canavese, nelle valli Orco e di Lanzo e nella zona di Macugnaga". Cirio ha confermato di aver richiesto lo stato di emergenza alla Protezione Civile Nazionale.

Morti in Francia e Svizzera

Il maltempo non ha risparmiato neanche Francia e Svizzera, dove si sono registrate vittime a causa delle condizioni estreme. In Svizzera, nel Canton Ticino, due persone sono state ritrovate morte dopo una frana nella zona di Fontana, mentre un'altra persona risulta dispersa. In Francia, nella regione dell'Aube, temporali e forti venti hanno causato la caduta di un albero su un'auto, uccidendo tre persone anziane. La prefettura locale ha confermato che l'incidente è avvenuto nella serata di ieri.

La situazione resta critica e in continua evoluzione, con le autorità impegnate a gestire l'emergenza e a coordinare i soccorsi per riportare la normalità nelle aree colpite.