crisi in medio oriente

Attacco di Hezbollah su Israele: reazioni, conseguenze e retroscena

Decine di razzi lanciati dal Libano sul Nord di Israele provocano un’ondata di tensione. Ai residenti dell’Alta Galilea, l’appello di rimanere nei rifugi

Attacco di Hezbollah su Israele: reazioni, conseguenze e retroscena

La situazione nella regione del Medio Oriente è diventata incandescente con il recente lancio di decine di razzi da parte di Hezbollah contro il nord di Israele. Questo attacco rappresenta l'ultimo episodio di una lunga serie di tensioni tra Israele e le fazioni armate libanesi e palestinesi. Le forze armate israeliane hanno risposto con raid aerei mirati, aggravando ulteriormente la situazione. Le tensioni geopolitiche stanno raggiungendo un punto critico, con potenziali ripercussioni internazionali, mentre gli Stati Uniti e l'Europa cercano di mediare per evitare una escalation che potrebbe avere conseguenze devastanti per l'intera regione.

 

Un'ondata di razzi dal Libano

Hezbollah ha rivendicato il lancio di numerosi razzi contro Israele, dichiarando che l'attacco è stato una risposta agli assalti israeliani su Kfar Kela e Deir Siriane in Libano, che avevano provocato il ferimento di civili. L'esercito israeliano ha confermato l'attacco, specificando che la maggior parte dei razzi è stata intercettata dal sistema di difesa Iron Dome.

Il portavoce dell'IDF ha dichiarato che gli aerei da caccia israeliani hanno colpito obiettivi terroristici di Hezbollah nel sud del Libano, compresi edifici militari e infrastrutture terroristiche. Durante la notte, un aereo israeliano ha eliminato un terrorista di Hezbollah nella zona di Deir Siriane e attaccato infrastrutture terroristiche ad Al Adeisa. Questi attacchi sono stati giustificati come una necessità di difesa contro le crescenti minacce alla sicurezza nazionale di Israele.

 

L'allerta in Alta Galilea e le esecuzioni mirate

In seguito all'attacco, le autorità israeliane hanno esortato i residenti dell'Alta Galilea a restare vicino ai rifugi, mentre le sirene anti-razzi risuonavano nel nord di Israele. Fonti di sicurezza israeliane hanno riportato che l'Iron Dome ha intercettato diversi missili lanciati dal Libano. L'ambasciata americana a Beirut ha chiesto ai cittadini statunitensi di lasciare il Libano "in qualsiasi modo possibile" a causa della crescente tensione. Gli Stati Uniti e Israele prevedono un possibile attacco dall'Iran nei prossimi giorni, secondo fonti citate da Axios.

Il canale israeliano Channel 13 ha riferito che l'IDF ha aggiornato le sue valutazioni sulla situazione, suggerendo un'imminente escalation. Gli allarmi anti-razzi continuano a suonare in numerosi insediamenti, segnalando l'alta probabilità di nuovi attacchi. 

In Cisgiordania, l'IDF ha annunciato di aver ucciso il comandante militare di Hamas a Tulkarem, Sheikh Haitham Balidi, in un attacco aereo che ha causato la morte di altre quattro persone. Questo omicidio mirato è stato confermato dai media israeliani e palestinesi, sebbene l'agenzia palestinese Wafa non abbia rivelato l'identità delle vittime. L'attacco ha sollevato ulteriori preoccupazioni riguardo alle operazioni di precisione condotte dalle forze israeliane, che spesso portano a perdite collaterali tra i civili.

 

Reazioni, retroscena e conseguenze

Mentre l'Italia, presidente di turno del G7, ha invitato l'Iran a contribuire alla de-escalation della tensione nel Mediterraneo e in Medio Oriente con il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, che ha incaricato il segretario generale della Farnesina, Riccardo Guariglia, di trasmettere questo messaggio all'ambasciatore iraniano a Roma, Mohammad Reza Sabouri, sottolineando l'importanza di evitare ulteriori provocazioni che potrebbero portare a un conflitto più ampio e devastante, in Iran, sono stati effettuati numerosi arresti in relazione all'assassinio del leader politico di Hamas, Ismail Haniyeh, avvenuto in una residenza protetta a Teheran.

Secondo il New York Times, tra i fermati ci sarebbero alti funzionari dell'intelligence iraniana e membri dei Guardiani della Rivoluzione. D'altronde Teheran ha promesso una vendetta "severa" per l'assassinio di Haniyeh, dichiarando che essa avverrà "nei tempi, nei luoghi e nei modi appropriati". Il Telegraph ha riportato che il Mossad ha orchestrato l'attacco, piazzando esplosivi nell'edificio dove si trovava Haniyeh, eseguendo l'operazione con l'aiuto di agenti iraniani

Inoltre, stando a quanto dichiarato dalla missione permanente dell'Iran presso le Nazioni Unite, Hezbollah colpirà obiettivi in profondità nei territori occupati da Israele in risposta agli attacchi a Beirut, rompendo i limiti precedentemente rispettati nelle operazioni militari reciproche. L'attacco a Dahieh, un sobborgo di Beirut, ha segnato un punto di svolta, con la morte di alcuni membri di Hezbollah e del suo alto comandante Fuad Shukr.

 

L'escalation di violenza tra Israele, Hezbollah e l'Iran continua a intensificarsi, con potenziali ripercussioni su scala regionale. Gli attacchi incrociati e le dichiarazioni minacciose da entrambe le parti lasciano presagire ulteriori conflitti, mentre le potenze internazionali tentano di intervenire per ridurre la tensione e prevenire un conflitto più ampio. La comunità internazionale osserva con preoccupazione, consapevole che ogni nuova scintilla potrebbe innescare un incendio di proporzioni incontrollabili. Le diplomazie di tutto il mondo sono al lavoro per cercare una soluzione pacifica, ma la strada verso la stabilità sembra ancora lunga e incerta.

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