La crisi di Gaza, giunta al 307° giorno, continua a dominare le cronache internazionali con eventi che segnano un'escalation significativa del conflitto. L'Iran ha imposto una chiusura temporanea del suo spazio aereo per esercitazioni militari, alimentando ulteriori tensioni nella regione. Nel frattempo, gli attacchi israeliani su Gaza hanno provocato un aumento delle vittime, mentre la nomina di Yahya Sinwar come leader di Hamas complica ulteriormente la situazione. Con l'ottimismo della Casa Bianca per una possibile tregua e le recenti azioni degli Stati Uniti contro gli Houthi in Yemen, il panorama geopolitico appare sempre più incerto e frammentato.
Intanto, la situazione a Gaza si aggrava. Nelle ultime 24 ore, i bombardamenti israeliani hanno causato la morte di 24 persone e il ferimento di 110. Il totale delle vittime dall'inizio del conflitto, il 7 ottobre, ha raggiunto quasi 40.000 persone, con oltre 91.000 feriti.
Tensioni in Medio Oriente: l'Iran chiude lo spazio aereo
L'Iran ha deciso di chiudere il proprio spazio aereo, ufficialmente per esercitazioni militari. Questa mossa che arriva in un momento di crescente tensione, ha costretto molte compagnie aeree, tra cui l'australiana Qantas e la tedesca Lufthansa, a rivedere le proprie rotte per evitare di sorvolare l'Iran. L'ordine iraniano è chiaro: tra le 01:00 e le 04:00 GMT, nessun volo sarà accettato per il sorvolo del territorio iraniano.
Nel frattempo, il ministro degli Esteri iraniano ad interim, Ali Bagheri Kani, ha accusato gli Stati Uniti e alcuni paesi europei di sostenere Israele nel suo attacco contro il capo politico di Hamas, Ismail Haniyeh, ucciso recentemente in Iran. "Gli Stati Uniti cercano di mantenere l'instabilità in Medio Oriente appoggiando Israele," ha affermato Kani in un incontro con il segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione islamica, Hissein Brahim Taha.
Hezbollah e le minacce d'attacco
Hezbollah sembra intenzionato a lanciare un attacco contro Israele indipendentemente dalle decisioni iraniane, riferisce la CNN citando fonti di intelligence. Le stesse fonti indicano che Hezbollah sta accelerando i preparativi per un possibile attacco nei prossimi giorni, nonostante l'Iran non abbia completato tutti i preparativi per una risposta su larga scala contro Israele.
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha chiesto alla Guida suprema, Ayatollah Ali Khamenei, di evitare un attacco diretto a Israele, avvertendo che un'escalation potrebbe devastare le infrastrutture e paralizzare l'economia iraniana. Khamenei non ha ancora preso una posizione chiara sulla questione.
Risposta israelo-americana
Mentre le forze israeliane hanno confermato l'uccisione di un membro di spicco di Hamas, Nael Sakhl, coinvolto in attività terroristiche e finanziarie contro Israele, contribuendo a diversi attacchi nella regione, le forze americane hanno distrutto droni, missili e un centro di comando Houthi nello Yemen, affermando che tali armi rappresentavano una minaccia imminente per le forze statunitensi e della coalizione. "Questo comportamento sconsiderato da parte degli Houthi continua a minacciare la stabilità e la sicurezza della regione," ha dichiarato il Comando Centrale degli Stati Uniti.
La diplomazia internazionale al lavoro
Josep Borrell, Alto rappresentante per la politica estera dell'UE, ha condannato le dichiarazioni del ministro delle Finanze israeliano, Bezalel Smotrich, che ha suggerito che potrebbe essere giustificato far morire di fame due milioni di palestinesi a Gaza. "L'affamamento deliberato di civili è un crimine di guerra," ha dichiarato Borrell, invitando il governo israeliano a prendere le distanze dalle affermazioni di Smotrich e a consentire l'accesso umanitario a Gaza.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken ha ribadito l'importanza di finalizzare un accordo di pace il prima possibile, sottolineando che il presidente Joe Biden ha parlato con l'emiro del Qatar e il presidente egiziano, i principali mediatori per un accordo. "Questo è il momento per tutte le parti coinvolte di chiudere questo accordo," ha affermato Blinken, esortando Israele e Hamas a concentrarsi sul raggiungimento di un sì.