901° giorno di guerra

Duri scontri tra Kiev-Mosca, scambio d’accuse su incendio Zaporizhzhia

Escalation nel conflitto ucraino: in fiamme la centrale nucleare e incursioni in territorio russo da parte di Kiev. Accuse reciproche tra Ucraina e Russia

Duri scontri tra Kiev-Mosca, scambio d’accuse su incendio Zaporizhzhia

La crisi ucraina continua a intensificarsi, con nuovi sviluppi drammatici sia sul fronte interno che oltre i confini. Mentre la guerra entra nel suo 901° giorno, un incendio scoppiato nella centrale nucleare di Zaporizhzhia ha acceso una nuova miccia nel conflitto tra Ucraina e Russia.

Kiev e Mosca si scambiano accuse sulla responsabilità dell’incendio, mentre si registrano incursioni di soldati ucraini oltre il confine russo nella regione di Kursk. Il presidente ucraino Zelensky lancia nuove accuse, dichiarando che un missile nordcoreano è stato utilizzato in un attacco su Kiev, segnalando un’escalation sempre più pericolosa e imprevedibile.

 

Zaporizhzhia: scoppia l’incendio, Kiev e Mosca si accusano

L’incendio alla centrale nucleare di Zaporizhzhia ha subito suscitato grande preoccupazione, non solo per la sicurezza dell’impianto, ma anche per le implicazioni politiche. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha diffuso un video che mostra una colonna di fumo nero che si alza dalla centrale. Accanto al video, Zelensky ha accusato la Russia di utilizzare la centrale come strumento di ricatto, dichiarando che "finché i terroristi russi manterranno il controllo della centrale nucleare, la situazione non sarà e non potrà essere normale". Il presidente ha inoltre richiesto una reazione da parte dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) e della comunità internazionale, insistendo che solo il controllo ucraino sulla centrale possa garantire la sicurezza.

Mosca, dal canto suo, ha rigettato le accuse, puntando il dito contro l’Ucraina per l’incendio. Evgenij Balickij, governatore dell’amministrazione russa dell'Oblast' di Zaporizhzhia, ha dichiarato che l'incendio è stato causato da un bombardamento ucraino sulla città di Energodar, che ha colpito l’impianto di sistemi di raffreddamento della centrale. Secondo Balickij, le fiamme sono state prontamente domate, e ha rassicurato che "non c'è nessuna minaccia" per la sicurezza della centrale. Tuttavia, l’agenzia russa per l’energia nucleare, Rosatom, ha confermato che una delle torri di raffreddamento ha subito gravi danni, sollevando preoccupazioni sulla stabilità della struttura.

 

La situazione a Kursk

Parallelamente, la regione di Kursk, in Russia, è diventata teatro di un’offensiva ucraina che ha visto le truppe di Kiev avanzare fino a 30 chilometri oltre il confine. La Russia ha ammesso che l'incursione è stata significativa, ma ha sostenuto di aver fermato l'avanzata delle forze ucraine. Il Ministero della Difesa russo ha dichiarato che i "tentativi di sfondamento" da parte dei "gruppi corazzati mobili" ucraini sono stati bloccati grazie a una combinazione di attacchi aerei, droni e artiglieria, oltre all'invio di riserve dal fronte di Kharkiv. I combattimenti si sono concentrati vicino alle località di Tolpino, Jouravli e Obchtchi Kolodez, situate a una trentina di chilometri dal confine ucraino.

Kiev, però, ha una visione differente degli eventi. Un alto funzionario della sicurezza ucraina, che ha parlato con l'agenzia di stampa AFP sotto anonimato, ha affermato che migliaia di soldati ucraini stanno partecipando all’incursione con l’obiettivo di "indebolire" le forze russe e "destabilizzare" la Russia. Nonostante le dichiarazioni contrastanti, è chiaro che l’offensiva ucraina rappresenta un’escalation significativa nel conflitto, con il rischio di ulteriori ripercussioni su scala regionale e internazionale.

 

La risposta russa e la minaccia dei missili nordcoreani

In risposta all'offensiva ucraina, il Cremlino ha promesso una "dura risposta" agli attacchi nella regione di Kursk. La portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha dichiarato che "una dura risposta da parte dell'esercito russo non tarderà ad arrivare", segnalando un possibile aumento delle ostilità nei prossimi giorni.

A complicare ulteriormente la situazione, il presidente ucraino Zelensky ha denunciato l'uso di un missile nordcoreano in un attacco notturno su Kiev, che ha causato la morte di un uomo e di suo figlio di quattro anni. Zelensky ha definito l'attacco come un "atto terroristico deliberato" e ha dichiarato che gli esperti stanno ancora lavorando per determinare i dettagli esatti del missile utilizzato. al fine di verificare un possibile coinvolgimento di armamenti provenienti dalla Corea del Nord, con conseguenze potenzialmente gravi per la sicurezza globale.

 

Con la guerra in Ucraina che continua a infuriare, i recenti eventi a Zaporizhzhia e Kursk rappresentano un'ulteriore intensificazione delle ostilità. Le accuse reciproche tra Kiev e Mosca, unite alla crescente preoccupazione per la sicurezza delle installazioni nucleari e l’utilizzo di missili stranieri, indicano che il conflitto è ben lontano dal trovare una soluzione. L'escalation in corso potrebbe non solo prolungare il conflitto, ma anche allargarne la portata, coinvolgendo attori internazionali in modi imprevisti e potenzialmente pericolosi.

Il mondo osserva con apprensione, mentre l'Ucraina e la Russia continuano a combattere in una guerra che, giorno dopo giorno, diventa sempre più complessa e devastante.

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