proposte, elogi e critiche

Caos su X: il dibattito Trump-Musk tra ritardi, accuse e polemiche

A causa di possibili attacchi informatici, l’intervista tra i due uomini più discussi d’America è stata trasmessa come audio. Ecco le dichiarazioni

Caos su X: il dibattito Trump-Musk tra ritardi, accuse e polemiche

L’atteso dibattito tra Elon Musk e Donald Trump, programmato per svolgersi in diretta su X (precedentemente noto come Twitter), si è rivelato più problematico del previsto. Pubblicizzato come un'occasione per promuovere la libertà di parola e dare visibilità alle idee del candidato repubblicano alla Casa Bianca, l'evento ha registrato numerosi problemi tecnici che ne hanno limitato l’accesso e la fruizione per la maggior parte del pubblico. Le difficoltà tecniche sono state accompagnate dalle dichiarazioni di Musk, che ha ipotizzato un massiccio attacco informatico come causa dei disagi, sollevando immediatamente sospetti e polemiche. Nonostante l'attesa e le aspettative, solo una ristretta cerchia di utenti ha potuto seguire il dialogo, in una versione audio che ha iniziato a trasmettere con un ritardo di circa 40 minuti.

 

Trump-Musk: le dichiarazioni e i contenuti della conversazione

Il dibattito tra Musk e Trump è durato circa due ore, toccando vari temi di politica interna ed estera, con toni scherzosi e scambi di complimenti tra i due. Trump ha ribadito la sua stima per alcuni leader autoritari, tra cui il presidente russo Vladimir Putin e il presidente cinese Xi Jinping, con i quali sostiene sia importante mantenere buoni rapporti. Un commento inaspettatamente positivo è stato riservato anche a Nicolás Maduro, presidente del Venezuela, elogiato per aver ridotto il tasso di criminalità del 72%.

 

Tra le proposte politiche, Trump ha riaffermato la sua intenzione di avviare “la più grande espulsione nella storia degli Stati Uniti” per contrastare l'immigrazione irregolare, descrivendo l'afflusso di migranti come un'“invasione” proveniente da carceri e manicomi di tutto il mondo. Il candidato repubblicano non ha risparmiato critiche alla sua avversaria democratica, Kamala Harris, definendola “incompetente” e accusandola di aver copiato alcune sue proposte, come quella sulle mance dei camerieri. Ha inoltre attaccato il sistema giudiziario, accusando la procura di New York di perseguitarlo.

 

Il dibattito ha toccato anche la questione dei veicoli elettrici, con Trump che ha riconosciuto il supporto di Musk, nonostante le sue posizioni pubbliche spesso contrarie alla transizione ecologica. Il tycoon ha poi condiviso un aneddoto personale su un attentato subito durante un comizio, rivelando che se non avesse girato la testa al momento giusto, non sarebbe sopravvissuto per raccontarlo.

 

Tensioni transatlantiche: lo scontro con l’UE

Il confronto tra Musk e Trump non si è limitato alla politica statunitense, ma ha avuto ripercussioni anche a livello internazionale, scatenando una dura reazione da parte dell'Unione Europea. Thierry Breton, commissario europeo per il Mercato interno, ha inviato una lettera a Musk, ricordandogli l'obbligo di rispettare il Digital Services Act, che impone ai social media di rimuovere tempestivamente contenuti illeciti e fake news. Breton ha avvertito che Bruxelles sarà vigile su possibili violazioni durante l'intervista con Trump, che sarà visibile anche in Europa. La lettera ha provocato un'ironica risposta di Musk su X, dove ha commentato con un semplice “Bonjour!”.

Anche da Trump è arrivata una reazione dura. Il portavoce dell’ex presidente, Steven Cheung, ha accusato l’UE di voler interferire nelle elezioni americane e ha criticato il tentativo di estendere le normative europee agli Stati Uniti, definendo l’Unione “nemica della libertà di parola”.

 

Strategie e interessi incrociati  

Con questo evento, Donald Trump ha ripreso in mano il suo account su X, che conta 88 milioni di follower e che era stato sospeso in seguito all’assalto al Congresso del 6 gennaio 2021. Per Trump, l’intervista è stata un’opportunità per tornare sotto i riflettori, contrastando l’ascesa della sua avversaria democratica Kamala Harris, che sta guadagnando terreno nei sondaggi.

Dal canto suo, Elon Musk sembra aver utilizzato l'evento per rilanciare X e, forse, per ammorbidire la posizione di Trump sui sussidi green, cruciali per il successo della sua azienda Tesla. La piattaforma sociale, da quando è sotto la guida di Musk, ha subito un calo di popolarità dovuto a controversie e alla fuga di inserzionisti, e l’imprenditore potrebbe sperare che il sostegno a Trump porti benefici alla sua immagine.

 

L’interazione tra i due uomini più discussi d’America ha così offerto uno spaccato non solo delle attuali tensioni politiche, ma anche delle complesse dinamiche economiche e diplomatiche che attraversano l’Atlantico. Con l’ombra di scontri futuri con l’Unione Europea e le sfide interne al panorama politico statunitense, il dialogo tra Musk e Trump ha acceso i riflettori su questioni cruciali, lasciando un segno indelebile nel già teso clima elettorale americano.

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