La seconda giornata del Forum Ambrosetti di Cernobbio si è rivelata ricca di contenuti e spunti di riflessione, toccando temi fondamentali per il futuro dell'Eurozona e della competitività delle imprese europee. Al centro del dibattito, l’intervento del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha catturato l’attenzione dei presenti, ottenendo un riscontro positivo da parte del pubblico. Anche il Commissario europeo per l'economia, Paolo Gentiloni, ha offerto un'analisi dettagliata delle prospettive economiche per l'Eurozona, evidenziando le sfide da affrontare. A chiudere il quadro, l’economista premio Nobel Joseph Stiglitz ha offerto una critica severa alle politiche della Banca Centrale Europea (BCE), aprendo ulteriori interrogativi sull’approccio monetario attuale. La giornata, insomma, si è caratterizzata per la centralità della discussione economica, con un occhio di riguardo al ruolo dell’Europa nel contesto globale.
Meloni, tra consenso e proposte
Giorgia Meloni è stata una delle protagoniste indiscusse della giornata a Cernobbio. Durante il suo intervento, la premier ha ribadito la necessità di rafforzare il ruolo dell'Italia all'interno dell'Unione Europea, sottolineando l'importanza di politiche che garantiscano maggiore sovranità agli Stati membri, ma senza indebolire la coesione comunitaria. Il messaggio di Meloni ha riscosso ampi consensi tra i partecipanti, come dimostrato dal voto della platea, che ha espresso un giudizio positivo sulle sue proposte.
La premier ha anche affrontato temi cruciali per il futuro economico dell’Italia e dell’Europa, toccando questioni come la transizione energetica, la sicurezza alimentare e il rafforzamento delle infrastrutture strategiche. Ha inoltre ribadito l’importanza di un’Europa più forte per garantire la competitività delle imprese italiane ed europee a livello globale, sottolineando come la sfida competitiva con potenze come Cina e Stati Uniti richieda un impegno comune e coordinato.
Gentiloni: “L'Eurozona affronta sfide cruciali”
Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l'economia, ha dipinto un quadro complesso ma non privo di opportunità per l'Eurozona. Secondo Gentiloni, l’economia europea si trova di fronte a una fase di transizione, con una crescita che rischia di rallentare, ma che può essere rilanciata attraverso investimenti strategici in settori chiave. “Dobbiamo guardare al futuro con pragmatismo e lungimiranza”, ha dichiarato Gentiloni, invitando i governi europei a non abbandonare le politiche fiscali espansive troppo presto, in un contesto economico ancora fragile.
In particolare, il commissario ha evidenziato come le sfide legate all'inflazione e all’instabilità geopolitica abbiano un impatto diretto sulla crescita economica e sulla capacità delle imprese di essere competitive. Tuttavia, Gentiloni si è detto fiducioso che, con il giusto mix di politiche fiscali e monetarie, l'Europa possa affrontare le sfide del futuro con resilienza.
Le imprese chiedono più Europa
Uno dei temi ricorrenti della giornata è stato il ruolo dell’Unione Europea nel supportare le imprese affinché possano competere a livello globale. I leader aziendali presenti al Forum hanno ribadito la necessità di una maggiore integrazione europea, non solo per affrontare le sfide economiche globali, ma anche per promuovere una concorrenza più equa all’interno del mercato unico. “Abbiamo bisogno di un'Europa più forte e più unita”, è stato il messaggio condiviso da molti.
Secondo gli imprenditori, il rafforzamento delle politiche comunitarie in settori come il digitale, l’energia e le infrastrutture è fondamentale per sostenere la competitività delle imprese europee, messe a dura prova dalle tensioni commerciali internazionali e dalla necessità di una transizione ecologica sempre più urgente.
La critica di Stiglitz alla BCE
Il premio Nobel per l’economia Joseph Stiglitz ha concluso la giornata con una critica puntuale alle politiche della Banca Centrale Europea. Secondo l'economista, la BCE è stata troppo rigida nell'adottare politiche monetarie restrittive in risposta all'inflazione. “L'ossessione per l'inflazione rischia di soffocare la crescita”, ha dichiarato Stiglitz, evidenziando come la priorità dovrebbe essere data al sostegno della domanda interna e alla promozione di politiche che favoriscano gli investimenti e l’occupazione.
L'economista ha suggerito che un approccio più flessibile da parte della BCE potrebbe favorire una ripresa economica più rapida, riducendo al contempo le disuguaglianze sociali. La critica di Stiglitz ha aperto un dibattito tra gli esperti presenti al Forum, che si sono interrogati su quale sia il giusto equilibrio tra controllo dell'inflazione e sostegno alla crescita.
La seconda giornata del Forum Ambrosetti ha offerto una panoramica completa delle sfide economiche che l’Europa e l’Italia si trovano ad affrontare in questo periodo di incertezza globale. Le proposte di Giorgia Meloni per un’Europa più forte e sovrana hanno incontrato il favore del pubblico, mentre l'analisi di Paolo Gentiloni ha messo in luce i rischi e le opportunità che attendono l'Eurozona nei prossimi mesi. La critica di Joseph Stiglitz alla BCE ha aperto il dibattito sull’efficacia delle attuali politiche monetarie e sul loro impatto sulla crescita. In sintesi, il Forum Ambrosetti continua a rappresentare un’occasione unica per riflettere sulle grandi questioni economiche e politiche che influenzeranno il futuro dell’Europa.
Il programma di oggi domenica 8 settembre vedrà ulteriori approfondimenti su queste tematiche, con interventi di esperti e leader economici che continueranno ad animare il dibattito su competitività, crescita e futuro dell'Eurozona.
Tutte le sessioni sono aperte al pubblico
8.30 - 11.15:
Carlo Calenda – Segretario di Partito, Azione;
Giuseppe Conte – Presidente, Movimento 5 Stelle;
Elly Schlein – Segretario di Partito, PD;
Renato Brunetta – Presidente, CNEL;
Paolo Zangrillo – Ministro per la PA;
Matteo Piantedosi – Ministro degli Interni;
Donatella Sciuto – Rettore, Politecnico di Milano;
Anna Maria Bernini – Ministro dell'Università e della Ricerca;
Giuseppe Valditara – Ministro dell'Educazione e del Merito;
Marina Calderone – Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
11.45 - 13.45:
Guido Bortoni – Ex Dirigente del Dipartimento dell'Energia, Governo italiano;
Matteo Salvini – VP del Consiglio dei Ministri e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti;
Valerio De Molli – Managing Partner e CEO, The European House - Ambrosetti & TEHA Group;
Enrico Giovannini – Prof. di Statistica Economica, Università di Roma “Tor Vergata”;
Adolfo Urso – Ministro delle Imprese e del Made in Italy.