doppia emergenza

Sciopero trasporti e maltempo: l’Italia ferma tra proteste e allerte

Sciopero nazionale dei trasporti e allerta meteo con 8 regioni in arancione e 15 in gialla. Evacuazioni in Lombardia, preoccupazione sul Monte Bianco

Sciopero trasporti e maltempo: l’Italia ferma tra proteste e allerte

Lunedì 9 settembre, l’Italia si trova ad affrontare una doppia emergenza. Da una parte, lo sciopero nazionale del trasporto pubblico che sta creando disagi nelle principali città; dall’altra, un’ondata di maltempo che ha messo in ginocchio molte regioni, con allerta meteo arancione in otto regioni e gialla in altre quindici. La situazione è particolarmente critica in Lombardia, dove forti piogge hanno causato l’evacuazione di interi quartieri con gommoni, e in Valle d'Aosta, dove quattro escursionisti, tra cui due italiani, sono dispersi sul Monte Bianco. Mentre il Paese si prepara ad affrontare una giornata complessa, i lavoratori dei trasporti incrociano le braccia per rivendicare il rinnovo del contratto degli Autoferrotranvieri ed Internavigatori.

 

Sciopero dei trasporti: disagi in tutta Italia

Lo sciopero del trasporto pubblico, proclamato dai sindacati Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna, sta bloccando bus, metro e tram in tutta Italia. La protesta, di otto ore, coinvolge principalmente le fasce orarie critiche, pur garantendo alcuni servizi minimi, secondo le norme vigenti. I disagi sono notevoli a Milano, dove l’Atm ha avvisato che dalle 18 fino al termine del servizio si prevedono interruzioni sulle principali linee, e a Roma, dove l’Atac ha confermato che le corse non saranno garantite dalle 8:30 alle 16:30.

 

La giornata di sciopero arriva dopo una serie di agitazioni che, dallo scorso febbraio, hanno portato a cinque mobilitazioni della categoria, senza che si registrasse alcun progresso significativo nelle trattative per il rinnovo del contratto. La protesta odierna mira a richiamare l'attenzione sulla condizione dei lavoratori del trasporto pubblico, che lamentano non solo il mancato adeguamento salariale, ma anche una generale mancanza di investimenti nel settore, che sta penalizzando tanto gli operatori quanto gli utenti.

 

Le rivendicazioni dei lavoratori. Al centro delle proteste vi è la richiesta di un rinnovo contrattuale che tenga conto delle nuove sfide del settore. “Nonostante il risultato della prima azione di sciopero di 4 ore dello scorso 18 luglio – sottolinea la Filt Cgilnon abbiamo registrato alcun segnale di avanzamento da parte delle associazioni datoriali, né da parte delle istituzioni". I sindacati chiedono aumenti salariali che riflettano il costo della vita e migliori condizioni lavorative, con particolare attenzione alla sicurezza.

L'attuale contratto collettivo, scaduto da tempo, non rispecchia più le esigenze di un settore che deve affrontare sfide sempre più complesse, legate sia alla sostenibilità ambientale che all’incremento della domanda di mobilità. “Il rinnovo contrattuale deve garantire adeguamenti retributivi e normativi che riconoscano le professionalità dei lavoratori del trasporto pubblico, i quali ogni giorno operano in condizioni difficili, spesso esasperate dalle inefficienze del sistema", continua la Filt. L’auspicio dei sindacati è che questa giornata di protesta possa portare le parti datoriali e il governo a un tavolo di negoziazione serio.

 

Maltempo e allerta meteo: situazione critica in Lombardia

A complicare ulteriormente la situazione, il maltempo che sta colpendo duramente l’Italia settentrionale. In particolare, la Protezione Civile ha emesso un’allerta arancione per la Lombardia, dove le forti precipitazioni stanno creando gravi disagi. Nel Lecchese, le squadre di soccorso sono dovute intervenire con gommoni per evacuare persone bloccate nelle proprie abitazioni a causa degli allagamenti. Le autorità invitano i cittadini a limitare gli spostamenti e a seguire le indicazioni delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza.

Anche in Valle d'Aosta la situazione è preoccupante: sul Monte Bianco quattro escursionisti risultano dispersi, di cui due sono italiani. In una drammatica telefonata, uno dei dispersi ha lanciato un appello: "Veniteci a prendere, rischiamo di morire congelati". Le condizioni meteo, con neve e temperature in picchiata, stanno complicando le operazioni di soccorso, ma le squadre alpine continuano a cercare una soluzione per salvare i dispersi prima che sia troppo tardi.

 

Mentre il maltempo continuerà a imperversare su buona parte del Paese, la speranza è che la situazione legata al trasporto pubblico possa trovare una rapida soluzione. Per i lavoratori, la giornata di sciopero rappresenta un’occasione cruciale per far sentire la propria voce in un settore che richiede da tempo riforme strutturali e investimenti adeguati. Le città, intanto, si preparano ad affrontare ore di caos, tra la protesta dei trasporti e le emergenze meteorologiche. 

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