con 154 voti favorevoli, 97 contrari e 7 astenuti

La riforma del voto in condotta: la Camera approva il ddl Valditara

La riforma Valditara introduce il voto in condotta numerico alle medie e superiori, sanzioni per aggressioni al personale e nuove modalità di sospensione.

La riforma del voto in condotta: la Camera approva il ddl Valditara

Con l'approvazione definitiva del ddl Valditara, il voto in condotta torna a essere un elemento cruciale nella valutazione scolastica. La Camera dei Deputati ha espresso il suo parere con 154 voti favorevoli, 97 contrari e 7 astenuti. La riforma mira a responsabilizzare gli studenti e a rafforzare l'autorevolezza del corpo docente, introducendo regole più stringenti sulla valutazione del comportamento e nuove sanzioni in caso di violazioni gravi. Un cambiamento questo che riflette la volontà e l'impegno a migliorare la qualità della vita scolastica e a promuovere una cultura del rispetto nelle scuole italiane.

 

Voto in condotta: un nuovo criterio di giudizio

Il ddl Valditara, approvato con 154 sì, 97 no e 7 astenuti, introduce diverse novità nel sistema scolastico italiano, tra cui il ritorno del voto in condotta come strumento fondamentale per valutare il comportamento degli studenti. In particolare, nelle scuole medie e superiori, un voto inferiore a 6 in condotta comporterà automaticamente la bocciatura. Solo nelle scuole elementari, a partire dall'anno scolastico 2024/2025, la valutazione del comportamento continuerà a essere espressa attraverso giudizi sintetici, mantenendo così una maggiore flessibilità per i più piccoli.

La novità non si limita però al semplice voto: alle scuole superiori, in caso di condotta insufficiente (6 in condotta), gli studenti dovranno affrontare un debito formativo in educazione civica, dimostrando una maggiore attenzione verso le regole della convivenza civile. La condotta diventa così un elemento decisivo anche per il calcolo del credito scolastico, determinante per l'ammissione all'esame di maturità: solo chi avrà ottenuto un voto pari o superiore a 9 in condotta potrà ambire al punteggio massimo nella valutazione complessiva del percorso di studi.

 

Le parole del Ministro Valditara: "Più responsabilità e rispetto"

Il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha sottolineato l'importanza della riforma approvata, definendola "un passaggio fondamentale per la costruzione di un sistema scolastico che responsabilizzi i ragazzi e restituisca autorevolezza ai docenti". In un intervento seguito all'approvazione del ddl, Valditara ha ringraziato i gruppi parlamentari di maggioranza per il sostegno e ha spiegato come la legge inciderà in modo significativo sulla vita scolastica degli studenti.

"Con questa riforma, il comportamento degli studenti avrà un peso decisivo non solo per la valutazione complessiva del percorso scolastico, ma anche per l'ammissione agli esami di Stato," ha dichiarato il ministro. "La sospensione non sarà più uno strumento punitivo fine a se stesso, ma piuttosto un'occasione di crescita: vi sarà più scuola e non meno scuola per chi viola le regole, e nei casi più gravi gli studenti saranno coinvolti in attività di cittadinanza solidale".

Valditara ha inoltre ribadito che la riforma non riguarda solo la condotta: anche la comunicazione con le famiglie sarà semplificata, grazie all'introduzione dei giudizi sintetici nella scuola primaria, da "ottimo" a "insufficiente", al posto dei precedenti livelli di valutazione. Questo cambiamento, secondo il ministro, permetterà una maggiore chiarezza e trasparenza nei confronti dei genitori e renderà più efficace la valutazione.

"In definitiva," ha concluso Valditara, "il nostro obiettivo è rendere la scuola un luogo dove i ragazzi non solo imparano, ma crescono come cittadini consapevoli dei propri doveri verso la comunità e verso gli altri. Con la riforma del voto in condotta, si rafforza il concetto di responsabilità individuale e si restituisce ai docenti l'autorità che meritano".

 

Le reazioni: "Un passo avanti per la scuola"

L'Associazione Nazionale Presidi (ANP), attraverso il suo presidente Antonello Giannelli, ha accolto con favore la riforma del voto in condotta. "Si tratta di un passo avanti verso il ripristino dell'autorevolezza dei docenti, un elemento essenziale per garantire il corretto funzionamento della scuola," ha dichiarato Giannelli. Il presidente dell'ANP ha sottolineato come, negli ultimi tempi, si sia assistito a un incremento di comportamenti indisciplinati da parte degli studenti e come sia quindi fondamentale che questi vengano chiamati a rispondere delle proprie azioni.

Giannelli ha inoltre ricordato che la possibilità di bocciare con il 5 in condotta esisteva già, ma che ora il provvedimento la rende più chiara e sistematica. "Accogliamo con favore anche l'introduzione di sanzioni economiche per le aggressioni al personale scolastico. Si tratta di atti gravissimi che devono essere perseguiti sia a livello penale che amministrativo. Con questo provvedimento si semplifica l'iter, rendendolo più veloce".

Infine, Giannelli ha espresso apprezzamento per la semplificazione dei giudizi scolastici, soprattutto per quanto riguarda la comunicazione con le famiglie. "È importante che i genitori comprendano facilmente i risultati scolastici dei propri figli e questa riforma va in quella direzione. I giudizi sintetici sono un passo nella giusta direzione per migliorare il dialogo scuola-famiglia".

 

La riforma Valditara segna dunque un cambiamento significativo nel sistema educativo italiano, puntando a responsabilizzare gli studenti e a sostenere il lavoro del personale scolastico. L'introduzione del voto in condotta numerico e delle nuove sanzioni per chi si macchia di comportamenti inaccettabili rappresenta un tentativo di rafforzare il rispetto delle regole e la convivenza civile all'interno delle scuole.

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