Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha presentato il nuovo Piano Strutturale di Bilancio (Psb) al Parlamento, delineando le linee guida per le finanze pubbliche dei prossimi anni. Tra le misure chiave vi è la conferma del taglio strutturale del cuneo fiscale e l'accorpamento delle aliquote Irpef su tre scaglioni. Il Piano, approvato dal Consiglio dei ministri e inviato all'esame del Parlamento, fissa un obiettivo ambizioso: ridurre il rapporto deficit-Pil al 2,8% entro il 2026, segnando così l'uscita dalla procedura di deficit eccessivo aperta dalla Commissione europea.
Giorgetti ha sottolineato come il contesto internazionale, segnato dai conflitti in Ucraina e Medio Oriente, continui a rappresentare una vulnerabilità per l'economia, ma ha confermato l'impegno del governo italiano nel preservare la sostenibilità del sistema pensionistico e migliorare la qualità della sanità pubblica. "Il Piano non lascia indietro nessuno" ha affermato il ministro, ribadendo che la priorità è garantire un futuro solido per il Paese, promuovendo la crescita e mantenendo una gestione prudente delle finanze pubbliche.
Sfide demografiche e politiche per la famiglia
Uno degli aspetti cruciali su cui il governo punta è la questione demografica. Il ministro ha parlato chiaramente della necessità di contrastare l'inverno demografico che minaccia la sostenibilità del sistema di welfare. "Nel lungo termine la sostenibilità del welfare dipende dalla demografia", ha dichiarato Giorgetti. Il Piano include misure specifiche per sostenere le famiglie, incentivando la natalità e la genitorialità. In particolare, il governo intende potenziare l'assegno unico e rivedere i congedi parentali, con l’obiettivo di equilibrare i carichi familiari tra uomini e donne e facilitare la permanenza delle madri nel mercato del lavoro.
Queste misure si affiancano a una politica di supporto per migliorare i servizi offerti alle famiglie, favorendo un clima più favorevole alla crescita demografica. Nel contesto di una popolazione sempre più anziana e con un tasso di natalità in diminuzione, tali politiche diventano essenziali per garantire la sostenibilità del sistema previdenziale nel lungo termine.
Riduzione del debito e politiche fiscali
Il cuore del Psb, ha sottolineato Giorgetti, è la riduzione del deficit e del debito pubblico. L'obiettivo del governo è di riportare il rapporto deficit-Pil al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026, in linea con le raccomandazioni europee. Questo, ha spiegato il ministro, sarà possibile grazie a una combinazione di politiche di crescita sostenibile e una riduzione graduale della spesa pubblica. "La sfida più grande per il Paese è rappresentata dall'elevato stock di debito pubblico e dal relativo onere per interessi", ha dichiarato Giorgetti, sottolineando che il debito pubblico ha raggiunto i 3 mila miliardi di euro.
Nel Piano è previsto un tasso di crescita medio dell'1,5% per la spesa primaria netta nei prossimi sette anni, con variazioni annuali comprese tra l'1,1% e l'1,9%. Tuttavia, il ministro ha ammesso che l'impatto dei bonus edilizi, come il Superbonus, continua a gravare sulle finanze pubbliche, con un costo complessivo di 219 miliardi di euro. Nonostante questo, il governo resta fermo nell'intento di mantenere una traiettoria di riduzione del deficit, puntando a scendere sotto il 3% entro il 2026.
Riforme fiscali e crescita economica
Il Piano Strutturale di Bilancio contiene anche importanti novità sul fronte fiscale. Oltre alla conferma del taglio strutturale del cuneo fiscale per i redditi da lavoro dipendente fino a 35 mila euro, il governo prevede di rendere permanente l'accorpamento delle aliquote Irpef in tre scaglioni. Queste misure sono state introdotte per incentivare l'occupazione e ridurre il carico fiscale sui lavoratori, con l’obiettivo di stimolare la crescita economica. Inoltre, il Piano prevede risorse destinate al rinnovo dei contratti pubblici e al finanziamento di misure per la natalità e le missioni di pace.
Giorgetti ha inoltre dichiarato che, nonostante le difficoltà legate all'industria e alle crisi internazionali, la situazione economica e occupazionale del Paese sta migliorando. Il Psb prevede una strategia di contrasto all'evasione fiscale attraverso misure di controllo più efficaci e una maggiore collaborazione tra amministrazione fiscale e contribuenti, con l'obiettivo di aumentare la compliance volontaria.
Un piano ambizioso per il futuro
Il Piano Strutturale di Bilancio presentato da Giorgetti si pone l'obiettivo di creare un equilibrio tra la necessità di ridurre il debito pubblico e quella di promuovere una crescita economica sostenibile. Le sfide demografiche, fiscali e internazionali richiedono un impegno costante da parte del governo, ma le misure proposte puntano a garantire una maggiore stabilità nel lungo periodo. Con un focus particolare su pensioni, sanità e politiche familiari, il Piano rappresenta un tentativo di rispondere alle esigenze di oggi senza compromettere le generazioni future.