verso una “Grosse Koalition”

Elezioni in Austria, avanzata dell’estrema destra di Herbert Kickl

FPÖ ha ottenuto una storica vittoria, ma nessun partito sembra disposto a governare con loro. Le consultazioni per un nuovo governo si prevedono complicate

Elezioni in Austria, avanzata dell’estrema destra di Herbert Kickl

L'Austria sta vivendo un momento di grande incertezza politica dopo le elezioni che hanno visto un netto trionfo dell'estrema destra del Partito della Libertà d'Austria (FPÖ), guidato da Herbert Kickl. Questo risultato ha scosso profondamente l'equilibrio politico del paese, lasciando il cancelliere uscente Karl Nehammer, leader del Partito Popolare Austriaco (ÖVP), tra i grandi sconfitti. Le consultazioni per formare un nuovo governo, che escluderebbe la destra radicale, sono già iniziate, ma il panorama resta frammentato. Si ipotizza anche la possibilità di una "Grosse Koalition", una grande coalizione tra popolari e socialisti, sebbene le distanze politiche siano marcate.

 

Il trionfo di FPÖ e la sconfitta dei popolari

L'FPÖ ha registrato un risultato senza precedenti, raggiungendo il 28,8% dei consensi e diventando il primo partito in Austria. Questo risultato segna un incremento del 12,6% rispetto alle elezioni precedenti e supera il record storico del 1999, quando sotto la guida di Jörg Haider il partito ottenne il 26,9%. "Gli austriaci hanno fatto la storia: si sono espressi chiaramente a favore del cambiamento", hanno commentato i vertici del partito con entusiasmo.

Dall'altra parte, il cancelliere Karl Nehammer e il suo ÖVP hanno subito una sonora sconfitta, ottenendo solo il 26,3%, un calo di oltre 11 punti rispetto al voto di cinque anni fa. Il segretario generale del partito, Christian Stocker, ha espresso tutto il suo rammarico per una campagna elettorale che non è riuscita a recuperare i voti persi a destra. "Siamo delusi da questi risultati. Ci aspettavamo di più e ora dovremo riflettere su come riconquistare la fiducia degli elettori", ha dichiarato Stocker, chiudendo però ogni porta a una possibile alleanza con l'estrema destra di Kickl: "Siamo contrari a formare una coalizione con Herbert Kickl".

 

La sinistra e i verdi non decollano

Se da una parte l'FPÖ ha trionfato, dall'altra, la sinistra non è riuscita a sfruttare il clima di polarizzazione elettorale. Il Partito Socialista Austriaco (SPÖ), pur mantenendo il suo terzo posto con il 21,1% dei voti, ha registrato una leggera flessione (-0,08%) rispetto alle elezioni precedenti. Klaus Seltenheim, segretario generale dell'SPÖ, ha espresso preoccupazione per la crescente popolarità dell'estrema destra: "È un giorno nero per la democrazia". Seltenheim ha sottolineato la necessità di riconnettersi con gli elettori per ripristinare la fiducia nelle istituzioni democratiche.

Male anche i Verdi, che fino ad ora erano al governo insieme all'ÖVP. Il partito ha ottenuto solo l'8,3%, in forte calo rispetto al precedente risultato (-5,6%). L'unica nota positiva arriva dai liberali di Neos, che con il 9,2% dei consensi (+1,2%) si confermano un'alternativa in crescita. Tuttavia, il Parlamento risulta fortemente frammentato, con nessuna forza politica in grado di raggiungere da sola la maggioranza necessaria per governare.

 

Una strada difficile verso la formazione del nuovo governo

La situazione politica che si è delineata dopo il voto è estremamente complessa. L'FPÖ ha conquistato 57 seggi, l'ÖVP 51, i socialisti 41, i Verdi 16 e i liberali di Neos 18. Per formare un governo sarà necessario trovare una coalizione che raggiunga almeno 92 seggi, su un totale di 182 in Parlamento. La maggioranza uscente formata da Verdi e Popolari aveva 97 seggi, ma ora si ferma a soli 67, rendendo impossibile una loro riedizione senza il coinvolgimento di altre forze politiche.

Il presidente austriaco Alexander Van der Bellen, noto per le sue posizioni contrarie all'estrema destra, ha espresso chiaramente la sua volontà di non affidare il governo a Herbert Kickl. Questo pone ulteriori difficoltà alla già complicata formazione di una nuova maggioranza. Nei prossimi giorni, le trattative politiche si intensificheranno, e tra le ipotesi sul tavolo ci sarebbe l'allargamento della coalizione uscente ai liberali di Neos o la creazione di una "Grosse Koalition" tra popolari e socialisti, come accaduto in Germania. Tuttavia, le divergenze programmatiche tra queste due forze potrebbero rendere difficile raggiungere un accordo.

 

In questo scenario il futuro politico di Karl Nehammer rimane incerto. Il cancelliere uscente, sconfitto alle urne, potrebbe decidere di lasciare la guida dell'ÖVP, oppure tentare di guidare le consultazioni per formare un nuovo governo. L'Austria si trova dunque di fronte a giorni cruciali per definire il suo futuro politico e le sue relazioni con l'Unione Europea.

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