Clausole di salvaguardia 2020 IVA: cosa sono e cosa prevedono?

Clausole di salvaguardia 2020 cosa sono e cosa prevedono per l'aumento IVA aliquota ordinaria e ridotta, quanto soldi servono per disinnescare gli aumenti

Redazione
di Redazione
7 novembre 2019 14:54
Clausole di salvaguardia 2020 IVA: cosa sono e cosa prevedono?

Clausole di salvaguardia IVA 2020: cosa sono, cosa prevedono e significato

Con l'avvio della crisi di governo e i dubbi su chi farà o non farà la Legge di Bilancio 2020, tornano al centro dei dibattiti politici le clausole di salvaguardia IVA che, qualora non disinnescate, porteranno all'inevitabile aumento IVA 2020.

 

Le clausole di salvaguardia IVA, in estrema sintesi, sono una misura vincolante che l'Italia ha dovuto inserire nel Bilancio al fine di garantire all’Unione Europea, la tenuta dei conti pubblici. Infatti, le clausole prevedono che qualora non fossero sufficienti le risorse necessarie per la loro sterilizzazione, scatti in automatico l’aumento delle aliquote Iva ordinaria e ridotta a partire dal 2020 e fino al 2021.

 

Per garantire la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia 2020 occorrono:

  • 23 miliardi di euro per il 2020 e,

  • 29 miliardi di euro per il 2021.

Ora però con la formazione del nuovo governo Conte bis e la nuova Legge di BIlancio 2020 la nuova maggioranza giallorossaè riuscita ad evitare che scatti l’aumento IVA dal 2020, e per farlo ha dovuto trovare le risorse necessarie.

 

Clausole di salvaguardia 2020: cosa sono, definizione e significato

Cosa sono le clausole di salvaguardia? Le clausole di salvaguardia IVA sono ormai un tema molto conosciuto dagli italiani visto che dal 2011 ad oggi, ogni Legge di Bilancio è stata fatta tenendo conto di tale vincolo.

 

Le clausole di salvaguardia in Italia fanno il loro ingresso per la prima volta nel 2011 sotto il 4° governo Berlusconi che al fine di vedersi approvare la manovra finanziaria dall'Unione Europea, decise di dare una garanzia in più all'UE sulla copertura dei conti italiani, introducendo quelle che poi diventeranno una vera e propria spada di damocle sul nostro Paese: le clausole di salvaguardia, appunto.

 

Successivamente il decreto-legge n. 201 del 2011 del Governo Monti, e la famosa legge di Stabilità lacrime e sangue, le clausole di salvaguardia sono state attivate e trasformate in aumenti di aliquote IVA e da quel momento, ogni Governo che è succeduto, deve mettere in conto che la Manovra deve prevedere un certo tot di risorse per disinnescare le clausole ed evitare l'aumento IVA.

 

Ma esattamente cosa prevedono le clausole di salvaguardia 2020? Prevedono che in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi previsti dalla Legge di Stabilità, sarebbe stato attuato un piano di revisione delle agevolazioni fiscali e sarebbe scattato in automatico l’aumento dell’Iva.

 

In pratica, con tali clausole, l'Italia si impegna a garantire la copertura dei suoi conti e quindi il rispetto dei vincoli di bilancio comunitari e degli obiettivi di riduzione del debito, con l'aumento automatico dell'IVA. In questo modo, le maggiori derivate dagli aumenti dei prezzi andrebbero a coprire lo scoperto creato.

 

 

Clausole di salvaguardia: aumento Iva 2020 e 2021

La Legge di Bilancio 2019, la prima del governo gialloverde, ha previsto che l'aumento dell'Iva avvenga a partire dal 1° gennaio 2020 e prosegua nel 2021.

 

Nello specifico:

  • aumento IVA 2020 dal 22% al 25,2% e dal 2021 al 26,5% per le aliquote ordinarie;

  • aumento IVA 2020 dal 10 al 13% per le aliquote ridotte.

Per sterilizzare le clausola di salvaguardia IVA 2020 ed evitare così l'aumento IVA 2020, il governo trovato i primi 23,1 miliardi dei 52 miliardi di euro totali dovuti nel biennio 2020/2021 per non incidere sui consumi e sulle tasche degli italiani, Aumento IVA 2020 ecco cosa aumenta.

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