La faglia Anatolica

Terremoto devastante tra Turchia e Siria. Aiuti da Erdogan a Zelensky

Una scossa sismica di 7.9 con epicentro nella provincia di Gaziantep ha provocato centinaia di vittime e feriti. L’allerta tsunami in Italia è rientrata

Terremoto devastante tra Turchia e Siria. Aiuti da Erdogan a Zelensky

Non bastavano la pandemia e la guerra a sconvolgere il mondo in questa fredda mattinata di inverno, ora anche la notizia di un devastante terremoto che ha colpito i territori tra la Siria e la Turchia. Una scossa di magnitudo di 7.9 è stata registrata nella notte (le 4:17 ora locale, le 2:17 in Italia) nel sud della Turchia, vicino al confine con la Siria. Secondo i dati dell'Ingv e dell'Usgs, il sisma ha avuto ipocentro a circa 25 km di profondità ed epicentro nella provincia di Gaziantep, scatenato da una delle due grandi faglie presenti in Turchia, quella Est Anatolica. Le vittime sono oltre 700 e i feriti sono migliaia ma il bilancio potrebbe aggravarsi di ora in ora. Verificata anche una seconda scossa di magnitudo 6.7.   

La Farnesina per il momento esclude il coinvolgimento di italiani: "non risultano feriti o morti tra i connazionali". 

 

In Turchia

Sul versante turco le vittime al momento sarebbero oltre 400 e i feriti oltre 2.300 feriti ma le autorità segnalano interi crolli di decine di edifici, sia a Gaziantep sia nei vicini centri di Diyarbakir e Malatya. Considerando anche l'ora in cui sono avvenute le scosse, si teme che diverse persone siano rimaste sepolte sotto le macerie. Proclamato lo stato di massima emergenza e mobilitato tutti i servizi di soccorso. 

 

In Siria

Anche sul versante siriano il numero delle vittime viene aggiornato di minuto in minuto: si parla per il momento di oltre 400 vittime nelle zone controllate dal governo e oltre 120 nelle aree del Paese controllate dai ribelli. "Centinaia di persone sono disperse, rimaste sotto le macerie", riferisce la tv siriana. Sempre sul fronte siriano, i media locali parlano di decine di palazzi crollati ad Aleppo.

 

L'allerta tsunami in Italia 

Dopo le scosse, sulla base dei dati elaborati dal Centro allerta tsunami (Cat) dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il Dipartimento della Protezione civile ha diramato subito un'allerta per possibili onde di maremoto in arrivo sulle coste italiane poi rientrato. In un comunicato, la Protezione civile raccomandava infatti "di allontanarsi dalle zone costiere, di raggiungere l'area vicina più elevata e di seguire le indicazioni delle autorità locali". Bloccato in via precauzionale per circa un'ora il traffico ferroviario in Sicilia, Calabria e Puglia.

 

 

Aiuti e soccorsi da Ue, Erdogan, Zelensky e Putin

Erdogan

"Speriamo di superare questo disastro insieme, il più presto possibile e con il minor numero di danni", ha scritto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan su Twitter ed ha spiegato che le squadre di ricerca e soccorso sono state immediatamente inviate nelle aree colpite dal sisma e che altre unità sono in stato di allerta.

 

Il sostegno dall'Europa

Il presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni in una nota di Palazzo Chigi ha fatto sapere di "seguire costantemente, aggiornata dal Dipartimento della protezione civile, gli sviluppi del devastante terremoto" ed "esprime vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite".

"I nostri pensieri sono rivolti alle popolazioni della Turchia e della Siria. L'Ue è pronta ad aiutare", così in un tweet l'Alto Rappresentante per la Politica Estera Josep Borrell.

L'Europa ha, infatti, attivato il suo meccanismo di protezione civile con l'invio di squadre di soccorso, ha spiegato il commissario Ue alle Crisi Janez Lenarcic. 

 

Aiuti anche da Putin e Zelensky

"Siamo al fianco del popolo turco in questo momento difficile. Siamo pronti a fornire l'assistenza necessaria per superare le conseguenze del disastro", ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Stesso messaggio di cordoglio anche dal presidente russo Vladimir Putin, pronto a fornire tutta l'assistenza necessaria ad Ankara. 

 

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