Berlusconi show

Il Cavaliere: “Casellati alla Giustizia. Meloni ha detto sì”.

Il leader di FI a ruota libera. Giallo per le dichiarazioni su Putin. Nel centrodestra la pace è durata poco. Intanto in Parlamento eletti i capigruppo

Il Cavaliere: “Casellati alla Giustizia. Meloni ha detto sì”.

Si torna in alto mare nel centrodestra. Almeno non può che essere questa la lettura da dare ad un pomeriggio pieno di colpi di scena. Silvio Berlusconi ha rilasciato una serie di dichiarazioni che, di fatto, smentiscono la ritrovata pace con Giorgia Meloni. Cominciamo dal ministero della Giustizia. All’uscita di Montecitorio il leader di Forza Italia risponde ai cronisti che gli chiedono della casella di via Arenula: “Il ministro è Maria Elisabetta Casellati”, dice. “La Meloni ha detto di sì, è tra quelli che abbiamo già indicato”. Poi sugli altri dicasteri conferma: “Antonio Tajani agli Esteri e vice premier insieme a Matteo Salvini”. Mentre “Anna Maria Bernini va alla Pubblica amministrazione, Pichetto Fratin alla Transizione ecologica”. Parole, quelle sulla Giustizia, che fanno il giro dei Palazzi della politica e scuotono la maggioranza di centrodestra.

 

Praticamente così facendo si ricomincia da capo. Difficile, infatti, pensare che quanto detto da Berlusconi possa essere accettato dalla presidente di Fratelli d’Italia, che non ha mai voluto attribuire la Giustizia agli azzurri. Men che mai a Maria Elisabetta Casellati. Non dimentichiamo che la ex presidente del Senato, peraltro, è colei che partecipò a una manifestazione contro i giudici milanesi in difesa di Berlusconi sotto il Palazzo di Giustizia del capoluogo lombardo. Dunque, è davvero arduo vederla compatibile con la poltrona più importante di quel ministero.

 

Ma c’è di più. A Montecitorio, durante l’incontro con uno dei gruppi parlamentari, il cavaliere ha ricordato i suoi rapporti con Vladimir Putin, ammettendo di aver ricevuto in regalo dal presidente russo diverse bottiglie di vodka per il suo compleanno. Frasi che poi sono state smentite dal suo entourage. Ma che aprono un giallo su quelli che sono attualmente i reali rapporti di Berlusconi con il capo del Cremlino.

 

In un momento drammatico come quello che viviamo sul piano internazionale - in cui l’aggressione della Russia all’Ucraina sta segnando drammaticamente il quadro geopolitico europeo e mondiale - la presenza di ‘amici’ di Putin nella coalizione che si appresta a governare aprirebbe problemi enormi in politica estera. Giorgia Meloni sulla guerra ha sempre ribadito che l’Italia è, e resta atlantista, e continuerà a dare il suo sostegno a Kiev.

 

Insomma, le dichiarazioni di oggi del fondatore di Forza Italia rappresentano un nuovo terremoto nelle file del centrodestra. Ignazio La Russa, neo presidente del Senato, prova a gettare acqua sul fuoco, almeno sulla Giustizia: “La signora Casellati può avere diversi ruoli. Qualunque ruolo riterranno, sono certo che lo svolgerà in maniera adeguata. Non c’è solo il ruolo di ministro della Giustizia, naturalmente”.

 

Intanto, oggi sono stati eletti in Parlamento i capigruppo delle varie formazioni politiche Per Forza Italia via libera al Senato a Licia Ronzulli, alla Camera ad Alessandro Cattaneo. Per Fratelli d’Italia riconfermati Francesco Lollobrigida alla Camera e Luca Ciriani a Palazzo Madama. Riconferme anche nelle file leghiste con Massimiliano Romeo al Senato e Riccardo Molinari a Montecitorio.

 

Per il Pd stessa cosa: Simona Malpezzi e Deborah Serracchiani sono i presidenti dei gruppi parlamentari anche in questa legislatura. Il Movimento Cinque Stelle elegge al Senato Barbara Floridia e alla Camera Francesco Silvestri. Mentre il Terzo Polo, anche in questo caso come già annunciato, vota Matteo Richetti di Azione a capo dei suoi deputati e Raffaella Paita di Italia Viva alla guida del gruppo dei senatori.

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