il nuovo decreto

Caro carburanti, cosa ha deciso il Governo: taglio accise e bollette

Di fronte ai rincari e come già annunciato, l’esecutivo decide una sforbiciata di 25 centesimi, almeno fino a fine aprile. Interventi sul fronte energia

Caro carburanti, cosa ha deciso il Governo: taglio accise e bollette

Un provvedimento era stato annunciato e alla fine è arrivato, non senza le dovute mediazioni all’interno dell’esecutivo. Il risultato è un taglio delle accise, cioè la quota fissa di tasse sui carburanti, pari a 25 centesimi. Non c’è, invece, alcuna Iva mobile, che avrebbe permesso una riduzione anche dell’imposta, almeno sulla parte del prezzo di benzina e diesel aumentata di recente (si ipotizzava di scendere dall’attuale 22% al 5%).

Ma l’intervento sull’accise non è definitivo: varrà solo fino a fine aprile. I dettagli del decreto, che prevede anche misure a sostegno dei profughi ucraini, per un totale di 4,4 miliardi di euro.

 

Il taglio delle accise (temporaneo)

A illustrare le misure del Governo è stato il presidente del Consiglio, Draghi, al termine del consiglio dei Ministri, in una conferenza stampa con i ministri dell’Economia, Franco, e della Transizione energetica,  Cingolani, insieme al sottosegretario Garofoli. "Tassiamo una parte degli straordinari profitti che i produttori stanno facendo grazie all'aumento dei costi delle materie prime e distribuiamo questo denaro alle imprese e famiglie che si trovano in grande difficoltà", ha detto il premier. Il primo intervento, dunque, è un taglio delle accise di 25 centesimi, fino al 30 aprile, resto possibile da una norma in vigore dal 2007, che introduce la riduzione "fino al trentesimo giorno" dalla data di pubblicazione del decreto, dell’accisa su "benzina, oli da gas e gasolio, gas di petrolio liquefatti (GPL)", usati come carburante.

 

Buoni benzina

Un altro intervento riguarda i buoni benzina, fino a 200 euro ed esentasse per il 2022. Come si legge nel testo, si prevede la possibilità di un “importo del valore di buoni benzina o analoghi titoli ceduti a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti per l'acquisto di carburanti, nel limite di euro 200 per lavoratore non concorre alla formazione del reddito".

 

Gli aiuti in bolletta

Sempre sul fronte dei rincari, ma legati all’aumento del costo di gas e luce, il Governo ha deciso di stanziare fondi per oltre 5 milioni di famiglie grazie all'estensione del bonus sociale. Con il provvedimento si alzerà il tetto Isee (da 8mila e 12mila euro) che consentirà di sostenere più nuclei familiari (oggi sono 4 milioni che, come spiegato dal premier Draghi, "Pagheranno l'energia come l'estate scorsa".

Quanto alle imprese, è stata data la possibilità di rateizzare le bollette per i consumi di maggio e giugno, per un numero massimo di 24 rate mensili. Infine, aiuti sono previsti anche per il settore dei trasporti, con il Marebonus e il Ferrobonus, con l’autorizzazione rispettivamente di una spesa da 19,5 e 19 milioni di euro per l’anno 2022. Il pacchetto prevede anche fondi per la riduzione dei pedaggi per ulteriori 20 milioni nel 2022, l'esonero dal versamento dei contributi per il funzionamento dell'Autorità di regolazione dei trasporti (per 1,4 milioni di euro quest'anno) e l'istituzione di un fondo per il sostegno del settore. Introdotta la clausola di adeguamento dei contratti al costo del carburante e i costi indicativi di riferimento.

 

Aiuti ai profughi

Infine, nel decreto rientrano anche misure per l'accoglienza dei profughi, spiegate dal ministro dell’Economia, Franco: "Pensiamo di stanziare 400 milioni, un quarto destinato ai servizi sanitari per chi entrerà in Italia, e poi a lato stanziamenti per il sistema dell'istruzione per proseguire l'anno scolastico ma anche per accogliere nuovi eventuali alunni". Si prevede l'accoglienza complessiva di 83mila profughi ucraini e percorsi agevolati per medici e operatori sanitari in arrivo dal Paese in guerra, che potranno esercitare anche in Italia la loro professione, fino al 4 marzo del prossimo anno.

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