Dopo 50 anni

Ecco la “svolta” fiscale Meloni, dove l’evasione diventa preventiva

Il CdM ha provveduto ad approvare il disegno di legge delega al governo per la riforma fiscale, oltre che l’autonomia differenziata e il ponte sullo Stretto

Ecco la “svolta” fiscale Meloni, dove l’evasione diventa preventiva

Il Consiglio dei ministri ha provveduto ad approvare il disegno di legge delega al governo per la riforma fiscale. “Una vera e propria svolta per l’Italia” fa sapere il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una nota di Palazzo Chigi.

“È una riforma epocale, strutturale e organica: una rivoluzione attesa da 50 anni con importanti novità a favore di cittadini, famiglie e imprese. Con il nuovo Fisco delineiamo una nuova idea di Italia, vicina alle esigenze dei contribuenti e attrattiva per le aziende. La Riforma contiene una visione complessiva e programmatica che premia la lealtà e la responsabilità del contribuente, gettando le basi per un nuovo rapporto di fiducia con il Fisco. Grazie alla Riforma del sistema fiscale abbassiamo le tasse, aumentiamo la crescita e l’equità, favoriamo occupazione e investimenti”, ha spiegato Meloni.

Insieme alla Delega il CdM ha approvato ulteriori disegni di legge tra gli altri anche il ddl sulle "disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell'articolo l16, terzo comma, della Costituzione (Affari regionali e autonomie) e le “Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria (Presidenza - Infrastrutture e trasporti)”, il cd ponte sullo stretto caldeggiato dal ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini.

 

La riforma fiscale Meloni

"La delega fiscale approvata dal Cdm riscrive completamente l'attuale sistema tributario varato negli anni 70. Le nuove regole, operative entro 24 mesi dall'entrata in vigore della legge delega, vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese". Così il ministero dell'Economia e delle finanze in una nota dopo l’approvazione del provvedimento in CdM.

Una riforma fiscale Meloni che trova la netta contrarietà del Partito democratico: "La cosa più preoccupante" della delega fiscale è "il sorprendente compromesso che sono riusciti a trovare, per ora parlano di flat tax sugli aumenti, ma in prospettiva indicano quella come strada e intanto tolgono uno scaglione" ma "è una baggianata dire che si abbassano le tasse a tutti": così si "favorisce chi sta meglio, chi ha redditi più alti vedrà maggior guadagno", ha affermato la segretaria Elly Schlein. "Altro problema è che è costosissima, non si capisce se intendano farla tagliando ulteriormente scuola e sanità".

 

Cosa prevede la riforma fiscale 

Evasione

All’indomani dell’approvazione della riforma fiscale targata Meloni diverse forze politiche dell’opposizione e vari giornali hanno evidenziato come la riforma fiscale così come è stata progettata dal governo vada a favorire gli evasori perché vi saranno meno controlli. A tale proposito una nota del Mef, uscita subito dopo l’approvazione del disegno di legge in CdM, ha spiegato il punto sull’evasione fiscale: “Con l'istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell'adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all'evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva". 

 

Aliquote Irpef scendono a 3

"Le nuove regole, operative entro 24 mesi dall'entrata in vigore della legge delega, vanno nella direzione di semplificare e ridurre la pressione fiscale, favorire investimenti e assunzioni e instaurare un rapporto tra contribuenti e amministrazione finanziaria nella logica di un dialogo mirato tra le parti secondo le esigenze di cittadini e imprese - spiega nella nota ancora il Mef-. Con la riforma dell'Irpef si garantisce l'equità orizzontale, attraverso la riduzione della pressione fiscale, passando da 4 a 3 aliquote e con l'obiettivo della flat tax per tutti. Inoltre viene garantita la razionalizzazione e semplificazione dell'intero sistema Irpef (Redditi agrari, fabbricati, finanziari, da lavoro dipendente, autonomo, d'impresa e diversi). 

La delega  prevede anche la revisione delle tax expenditures, (oggi più di 600 voci) e l'equiparazione della no tax area per lavoratori dipendenti (8174 euro e pensionati 8500 euro)".

 

Ires

"Per quanto riguarda le imprese è prevista una riduzione dell'attuale aliquota Ires per chi investe o assume. Ci sarà anche una graduale eliminazione dell'Irap. Con l'istituzione del concordato preventivo biennale e il rafforzamento dell'adempimento collaborativo si riscrivono le regole della lotta all'evasione fiscale che diventa preventiva e non più repressiva", sottolinea il Mef.

In pratica l'aliquota Ires scende dal 24 al 15% per le aziende che non distribuiscono gli utili e assumono a tempo indeterminato o investono in innovazione.

 

Irap:

L'abolizione dell'imposta regionale sulle attività produttive sarà graduale, e i primi a beneficiarne saranno artigiani, commercianti, società di persone e professionisti.

 

Imprese:

Per ridurre l'elusione il governo introduce per le grandi aziende una "cooperative compliance". Mentre per il mondo delle piccole imprese si può andare verso un sistema di "concordato preventivo biennale". In pratica, il fisco fissa un'imposizione all'imprenditore in base ai suoi redditi precedenti e per due anni non chiede altro.

 

IVA:

Riordino delle aliquote agevolate e Iva azzerata per alcuni beni di prima necessità come pane e latte.

 

Sanzioni:

Depenalizzata l'evasione "di necessità" e sanzioni attenuate per il reato di dichiarazione infedele. Ridotte anche le sanzioni amministrative.

 

Cartelle esattoriali:

Il ddl delega stabilisce "il discarico automatico" delle quote non riscosse dopo cinque anni. E per i vecchi debiti, dilazioni lunghe dieci anni, fino a 120 rate.

 

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