Promossi e bocciati

Pagelle Napoli: Osimhen segna e regala la vittoria a Spalletti

I partenopei non si fermano più e vincono anche con la Roma di Mourinho. La gara decisa nuovamente dal nove nigeriano, tornato al meglio dall’infortunio

Pagelle Napoli: Osimhen segna e regala la vittoria a Spalletti

All’Olimpico di Roma termina uno a zero per il Napoli di Spalletti, che condanna anche la sua ex squadra, rimanendo imbattuto in questa stagione. Gli azzurri affrontano una gara complicata, in cui la Roma si è difesa con cura, cercando di limitare il più possibile le pedine pericolose dell’attacco partenopeo. Non a caso Kvara ha vissuto una serata più complicata del solito, così come Zielinski, sostituto prima del previsto. Bocciati Jesus e Ndombele, mentre Di Lorenzo e Kim rimangono lo scudo principale della difesa. Entrano con il giusto piglio Elmas e Politano, decisivo nella rete di Osimhen. Il primo posto è consolidato e ad oggi nessuno riesce a smuovere la corazzata campana dalla vetta.

 

Le pagelle del Napoli

Alex Meret voto 6: Una partita stranamente tranquilla, dopo che lo scorso weekend è stato uno dei protagonisti in negativo, nella gara con il Bologna. Gestisce il possesso palla con la difesa, richiamando spesso Oliveira a stare più basso. Non arriva praticamente mai nessuna occasione pericolosa verso lo specchio, se non qualche pallone alto, su cui però esce con personalità, dando certezze al reparto. Ennesimo clean sheet della sua stagione superlativa, in cui è riuscito a portare delle inaspettate certezza al reparto difensivo degli azzurri.

 

Giovanni Di Lorenzo voto 6,5: È diventato un leader a tutti gli effetti e in campo, per i compagni è uno dei riferimenti più importanti. A livello psicologico alza la voce, incitando i compagni a non farsi schiacciare dalle falcate dei capitolini. A livello tecnico invece, va oltre le proprie caratteristiche, facendosi addirittura trovare nel cuore dell’area avversaria. Una spinta sia mentale, che concreta: non a caso Spalletti ha affidato la fascia lui. Limita completamente gli inserimenti di Spinazzola. 

 

Min-jae Kim voto 6,5: Gestisce la retroguardia da solo. Un guerriero concentrato, difficilmente penetrabile a livello psicologico. Riesce a tenere i nervi saldi, nonostante i diversi errori dei compagni di reparto. Tiene alta la testa sul duello con Abraham, con cui va a contrasto almeno una decina di volte. E in ogni occasione, ne è uscito vincitore. Un difensore diverso rispetto a Koulibaly, probabilmente meno tecnico, ma con una grinta da vero cuore partenopeo.

 

Juan Jesus voto 5,5: Non proprio eccellente, il suo ritorno in Capitale. Una gara insicura, in cui ha subito diverse pressioni da parte degli attaccanti avversari, facendosi superare fisicamente e tecnicamente in tante occasioni pericolose. Spinge poco, risultando quasi confuso nella scelta dell’impostazione. In avanti poi, ha un’occasione colossale a metà del secondo tempo, per sbloccare la gara. Avrebbe potuto fare decisamente meglio. Ad oggi però, rimane ancora lui la prima scelta da affiancare a Kim. 

 

Mathias Olivera voto 6-: Lanciato da titolare al posto dell’ottimo Mario Rui, non risponde al meglio, mettendo in luce una prestazione confusa. Fatica a trattenere gli inserimenti avversari, non gestendo al meglio le distanze sui lanci lunghi da parte dei giallorossi. In avanti invece, si fa vedere poco, spingendosi perlopiù fino alla trequarti. Insomma, pecca nelle sovrapposizioni e difende con leggerezza. Non proprio la fotocopia delle scorse partite, in cui è sempre risultato sufficiente. 

 

Piotr Zielinski voto 5,5: Qualche errore di troppo, per il fantasioso trequartista, da cui ci aspetta sempre qualcosa in più. Sbaglia sin da subito alcune verticalizzazioni, anche semplici per uno come lui, sembrando in difficoltà sulla marcatura di Cristante. Si abbassa e non poco, per recuperare palla dai difensori e ripartire al più presto, ma ogni volta si ritrova schiacciato nella propria metà campo. Compie un intervento importante su Camara, ma sbaglia un’occasione ghiotta in avanti. 

 

Tanguy Ndombelé voto 5: Che non fosse Anguissa, lo sapevamo già tutti quanti, ma in una delle prime occasioni concesse da Spalletti come titolare, avrebbe potuto fare decisamente meglio. Gioca meno di un’ora, sbagliando tantissimi palloni in uscita e non riuscendo mai a far prevalere l’imponente fisico di cui dispone. È impreciso, quasi lezioso, nel servire gli esterni, limitandosi a palleggiare solamente con la retroguardia. Il giallo ad inizio secondo tempo è la ciliegina finale.

 

Stanislav Lobotka voto 6: Leggermente in difficoltà nell'impostazione, ma sempre decisivo a livello di peso in mezza al campo. Un ninja volante, che recupera palloni su palloni, nonostante la stazza fisica non sia imponente. Fa marciare l’azione con velocità, cercando di accelerare il gioco sulla profondità della punta. Quando la Roma attacca, si unisce alla retroguardia per stringere gli spazi, anche se a volte tende ad abbassarsi troppo, lasciando un vuoto in avanti. Un giocatore intoccabile, che ha in testa il disegno perfetto dell’idea di calcio “Spallettiana”.

 

Hirving Lozano voto 6: Il messicano sin da sempre ha la caratteristica di vivere tra luci ed ombre. Se viene servito con intelligenza, in verticale, sa essere letale, specie sui palloni a tagliare l’area di rigore. Quando però si trova in fase di non possesso, rimane troppo sterile nelle marcature, lasciando i suoi con un uomo in meno. Dovrebbe mostrare di più le doti incantevoli nell’uno contro uno. (Politano voto 6,5: Entra e serve l’assist decisivo per il vantaggio del Napoli. Continua a vivere una stagione in cui è tra i protagonisti). 

 

Victor Osimhen voto 8: Alla fine, l’ha decisa lui. Il giocatore più atteso, seppur non stesse vivendo un periodo felicissimo. È consapevole di avere intorno a sé una vasta concorrenza, ma la sua fame non si ferma mai e lo ha dimostrato nel goal messo a segno: una combinazione di controllo, potenza e precisione impeccabile. Una rete che dà continuità a quella dello scorso weekend: sa di essere importante, seppur la piazza si aspetti che sia sempre decisivo. Se riprenderà la forma fisica in maniera esemplare, tornerà ad essere il pericolo numero dei partenopei. 

 

Khvicha Kvaratskhelia voto 6: Viene sin da subito tenuto stretto dalle marcature avversarie, con una specie di gabbia che lo ha limitato nei suoi scatti lampanti. Quando trova però, mezzo mezzo di spazio, illumina la scena, con giocate da talenti puro (basti vedere la semplicità dei due tunnel). Una pedina intoccabile, capace di creare un pericolo in una frazione lampo di tempo. Deve crescere a livello fisico, per poter sfruttare ancora di più gli agganci sui lanci lunghi. Certamente però, si vede che è un giocatore diverso dalla norma, capace di illuminazioni personali sontuose. 

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