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Strategie di gestione mutuo

È meglio ottimizzare il mutuo con la surroga o con la rinegoziazione?

L’andamento dei tassi permette oggi di avere condizioni molto più favorevoli. Infatti entrambe le opzioni non prevedono costi a carico del mutuatario

È meglio ottimizzare il mutuo con la surroga o con la rinegoziazione?

Le attuali condizioni di mercato permettono a chi ha contratto un mutuo di poter ottenere delle condizioni più favorevoli rispetto a quelle precedentemente accordate. È possibile infatti cambiare o sostituire il mutuo presso lo stesso istituto bancario o presso uno nuovo.

 

Vediamo insieme la differenza tra surroga e rinegoziazione. Con surroga si intende il trasferimento del mutuo esistente dalla vecchia banca ad una nuova. I motivi potrebbero essere di varia natura, i più comuni sono un abbassamento del tasso di interesse, allungamento o riduzione della durata etc. La surroga di per sé non prevede costi per il mutuatario perché gli stessi sono a carico della nuova banca come per esempio notaio e spese istruttoria. La banca cedente è obbligata ad autorizzare il trasferimento e di solito ha tempo trenta giorni dalla richiesta per non incorrere in penali o sanzioni. Non viene emessa una nuova ipoteca, resta la stessa ma cambia solamente l’intestazione della banca subentrante.

 

Per capire se questa operazione è fattibile e vantaggiosa consiglio di utilizzare i comparatori presenti su internet. In questo modo si ha a disposizione un ventaglio di offerte commerciali spesso più favorevoli di quelle proposte direttamente in filiale. Per chi avesse tempo e buoni rapporti con alcuni istituti bancari potrebbe andare ad informarsi di persona.

 

Con rinegoziazione invece si intende una modifica delle condizioni economiche di base o accessorie del mutuo direttamente presso lo stesso istituto bancario che ha in essere il mutuo. Si potrebbero rinegoziare per esempio la durata, il tasso di interesse, lo spread o anche semplicemente le spese accessorie quali spese di incasso rata. Questa operazione non prevede la presenza di un notaio nè tanto meno costi di gestione o istruttoria in quanto è una richiesta gestita internamente nella stessa banca dove si ha già il mutuo. 

 

Non esiste un limite al numero di volte che il cliente può richiedere la surroga o la rinegoziazione. Le banche però potrebbero non vedere di buon occhio una persona che cambia spesso banca per cui potrebbero non accettare la nuova richiesta di surroga del cliente. Ricordiamo infatti che i costi sono tutti a carico della banca nuova e se il cliente dopo poco tempo chiede una nuova surroga l’istituto non ha fatto in tempo a recuperare i costi sostenuti e l’operazione risulterebbe svantaggiosa. 

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