Cistite: sintomi e come si cura, dieta e cosa mangiare, cause e rimedi

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Cistite: sintomi e come si cura, dieta e cosa mangiare, cause e rimedi

La cistite è una infiammazione della vescica urinaria causata da infezioni batteriche non particolarmente pericolosa per l’organismo fatta eccezione per i casi in cui l’infezione riesce a risalire lungo l’apparato urinario con il conseguente interessamento a carico dei reni.

 

Tali infezioni, sono molto comuni e possono coinvolgere sia bambini che adulti, uomini e donne, si stima infatti che dai 5 anni in poi, circa l’8% delle femmine e circa l’1-2% dei maschi, abbia avuto almeno una volta un episodio di cistite con sintomi moderati o quasi assenti ad esclusione di stati febbrili mentre nella pubertà e negli adulti, i sintomi, sono sicuramente più evidenti come il caratteristico bruciore o dolore durante la minzione.

 

Cistite cos'è?

Che cos'è la cistite? La cistite è un’infiammazione batterica dell’apparato urinario che ricordiamo è composto da:

  • Reni: che hanno il compito di filtrare il sangue e produrre urina.

  • Uretere: che trasportano l’urina dai reni alla vescica.

  • Vescica: deposito di urine prodotte dai reni.

  • Uretra: che ha il compito di eliminare dal corpo le urine prodotte dall’organismo.

La cistite è quindi un’infezione che può svilupparsi in qualsiasi tratto dell’apparato urinario che ricopre l’importante meccanismo di eliminazione delle scorie liquide dal nostro organismo, anche se le più comuni si verificano con maggiore frequenza nelle basse vie urinarie, cioè a carico dell’uretra e della vescica, con la cosiddetta Cistite.

La Cistite emorragica è invece un’infiammazione acuta della vescica causata da un’infezione batterica che coinvolge i capillari della sottomucosa e pertanto si differenzia dalla cistite semplice perché le lesioni sono più profonde e avanzata.

La fascia di età maggiormente colpita dalla cistite emorragica è dai 15 agli 80 anni costituendo da sola circa il 10% delle infezioni urinarie totali. Le cause di questa particolare forma di cistite possono essere rintracciate anche nell’esposizione alle radiazioni ionizzanti e anche l’impiego di alcuni farmaci citotossici.

 

Quali sono i sintomi di una cistite? Donne, uomini e bambini:

I sintomi più comuni generati da un’infiammazione alla basse vie urinarie, caratteristici di un’infezione batteriologica causata da una cistite sono negli adulti e negli adolescenti:

I sintomi di cistite (infezione della vescica) adulti e adolescenti:

Dolore:

Bruciore;

Sensazione pungente durante la minzione;

Frequente stimolo a urinare malgrado la vescica sia completamente svuotata;

Febbre non sempre presente;

Risveglio notturno per lo stimolo di andare in bagno con una minima quantità di urine espulse;

Lombaggine, ovvero mal di schiena basso e in dolori nella parte frontale sotto l’ombelico;

Urine maleodoranti dal colore bruno, a causa della presenza di cellule ematiche, e aspetto torbido.

I sintomi di cistite (infezione della vescica) nei bambini: i sintomi di una cistite sono molto meno evidenti e fastidiosi, a volte, possono comparire sotto forma di:

  • stati febbrili;

  • mancanza di appetito;

  • vomito;

  • problemi di enuresi;

  • incontinenza, anche se il bambino ha già imparato ad andare in bagno da solo.

In generale si potrebbe aggiungere che, i sintomi sopra elencati, potrebbero anche essere causati e/o associati ad un’infezione a carico dei reni, in questo caso però nel soggetto malato dovrebbero comparire altri sintomi quali: febbre con tremori da freddo, dolore al fianco, dolore alla schiena, grave debilitazione, senso di malessere, vomito e nausea.

In presenza di sintomatologia ma esami di laboratorio negativi alla cistite, la causa potrebbe essere riferita ad una comune vaginite, infiammazione del rivestimento (mucosa) della vagina, provocata da irritazione, traumi o infezioni dovuta a candida, clamidia trachomatis o a neisseria gonorrhoeae. 

 

Le cause della cistite e i fattori di rischio:

Le cistiti si verificano con maggiore frequenza nelle donne e nelle bambine per la diversa conformazione anatomica dell’ultimo tratto dell’apparato urinario, rispetto a quella del sesso maschile. Essendo l’uretra di 3 - 4 cm, è più corta e più vicina all’ano rispetto a quella degli uomini e questo è il fattore di rischio più importante che incide sulle manifestazioni infettive da parte di batteri provenienti dall’intestino che possono raggiungere il condotto uretrale e da qui risalire fino alla vescica.

La colonizzazione dei batteri e la loro adesività nella vescica è però ostacolata dai microrganismi, i lattobacilli, presenti nella flora vaginale, una sorta di ecosistema in grado di proteggere dagli attacchi di batteri nocivi che però in determinate situazioni di alterazione può risultare più debole e quindi facilmente attaccabile, inoltre, la cistite può essere talvolta favorita anche dalle stesse secrezioni normalmente presenti nella vagina.

Altri fattori di rischio nello sviluppo di infezioni delle vie urinarie, sono legati sia al meccanismo di prevenzione che alle abitudini comportamentali sbagliate che possono essere interpretati come i maggiori responsabili delle cistiti e come fattori determinanti nell’aumento delle probabilità di recidiva e di reinfezioni. 

 

Riassumendo: Sono da considerarsi fattori di rischio Cistite:

  • Cattiva igiene intima;

  • Rapporti intimi non protetti

  • Tamponi utilizzati durante il ciclo mestruale

  • Uso di detergenti intimi non specifici, oppure bagnoschiuma e saponi irritanti

  • Irregolarità alimentari

  • Terapie farmacologiche

  • Uso di bagni non igienizzati

  • Familiarità di infezioni urinarie

  • Anomalie nella struttura dei reni

  • Anomalia nel funzionamento dell’apparato urinario

  • Reflusso vescico-ureterale: condizione che comporta il riflusso dell’urina dalla vescica alle uretere e verso i reni, tale anomalia è riscontrabile già dalla nascita, si stima infatti che circa il 30% - 50% dei bambini con cistite è affetto da riflusso vescico-ureterale

Importante: è bene ricordare che tutte le forme di cistite sono facilmente curabili ma è assolutamente importante individuare i sintomi e la malattia perché se trascurata o non curata può causare danni importanti ai danni dei reni, soprattutto nei bambini con età inferiore ai 6 anni.

 

Come si scopre la cistite?

La diagnosi di una cistite, oltre che alla presenza di una determinata e caratteristica sintomatologia, deve essere accertata mediante:

Esame delle urine: che determina la presenza della quantità di leucociti - globuli bianchi, batteri, globuli rossi - sangue, nitriti e grado di PH.

 

Urinocoltura: esame in grado di determinare il tipo di germe, contare le colonie batteriche sviluppate e di ricercare la sensibilità con l’Antibiogramma.

 

Esame colturale eseguito su tampone vaginale: in caso di cistite recidivante.

Per il prelievo delle urine è indispensabile utilizzare un contenitore sterile per evitare possibili contagi con agenti esterni, raccogliere la prima pipì del mattino direttamente nel contenitore sterile senza travasi da altri contenitori non sterili, inoltre, è raccomandabile prima del prelievo, lavarsi bene le mani e i genitali esterni, portare poi il campione in laboratorio entro un’ora dalla raccolta. Per eseguire l’esame dell’urina in bambini che indossano il pannolino, è bene sapere che esistono appositi sacchetti di raccolta.

 

Come si cura la cistite?

La Cistite, come le infezioni delle vie urinarie in generale, viene trattata con una specifica terapia con principio attivo e durata di assunzione diversa in base al tipo di batterio responsabile dell’infezione e dalla sua gravità. A distanza di qualche giorno dall’inizio della terapia farmacologica, il medico, richiede la ripetizione degli esami di laboratorio per confermare o meno la scomparsa dell’infezione.

 

Importante: in questa fase è assolutamente indispensabile assicurare la completa guarigione dall’infezione perché una cistite non curata completamente o sottovalutata può diventare recidiva, cronica, e diffondersi in modo più virulento, pertanto, è sempre bene attenersi alle regole della terapia prescritta con l’assunzione negli orari prestabiliti, associare in caso di effetti collaterali come la diarrea, l’assunzione di fermenti lattici utili a riequilibrare la flora batterica dell’intestino.

 

La cistite nei bambini: sintomi, cause e rimedi

Nei bambini affetti da cistiti, e più in generale da infezione alle vie urinarie, la diagnosi può risultare più complicata rispetto agli adulti, in quanto in essi la sintomatologia è muta, con meno episodi dolorosi e fastidiosi, a volte, può comparire sotto forma di stato febbrile, mancanza di appetito o vomito, oppure, con problemi di enuresi, incontinenza, anche se il bambino ha già imparato ad andare in bagno da solo. In questi casi, i bambini che lamentano tali fastidi, vengono ricoverati in ospedale per sospetta infezioni alle vie urinarie soprattutto se sono in presenza di:

  • febbre alta;

  • aspetto malato;

  • sospetta infezione ai reni;

  • se hanno meno di 6 mesi;

  • disidratazione;

  • vomito;

  • difficoltà a trattenere i liquidi ingeriti.

Particolare attenzione viene posta dal medico verso i bambini che presentano il cosiddetto reflusso vescico-uretrale, condizione che comporta il riflusso dell’urina dalla vescica alle uretere e verso i reni, tale anomalia è riscontrabile già dalla nascita e si stima infatti che circa il 30% - 50% dei bambini con cistite sia affetto da riflusso vescico-ureterale. La cura dell’anomalia, viene effettuata tramite terapia farmacologica e in casi estremi anche con intervento chirurgico.

La maggior parte dei bambini colpiti da forme leggere di reflusso, risolve con la crescita l’anomalia mentre nei casi più gravi, la malattia, può provocare danni a carico dei reni o sviluppare nel corso degli anni un’insufficienza renale.

 

Quanto dura e in quanto tempo si guarisce?

Le infezioni alle vie urinarie causate da infezioni batteriche guariscono con le terapie in circa 1 settimana, è importante inoltre, assicurarsi della completa scomparsa dell’infezione perché in caso di cistite non curata completamente, può ripresentarsi sotto forma di infezione recidiva e diffondersi in modo più virulento causando maggiori danni a carico di tutto l’apparato urinario.

 

Una cistite cronica e recidivante, può colpire in particolare i bambini con anomalie urinarie causate da determinate malattie come la schiena bifida che comporta problemi di svuotamento della vescica  o in generale nelle persone che hanno cattive abitudini comportamentali di scarsa igiene.

 

Cistite rimedi naturali: come curarla?

I rimedi naturali cistite consentono di alleviare alcuni disturbi causati dalle infezioni alle vie urinarie, a questo proposito ricordiamo due piante molto importanti:

  • Cranberry o Mirtillo Rosso Americano come funziona e come agisce: impedisce ai batteri di aderire alle pareti delle vie urinarie, inoltre, ha capacità antisettica e disinfiammante contiene sostanze analoghe a quelle dell’uva ursina. Molto utile per prevenire le recidive, questo rimedio naturale non risulta altrettanto efficace nel contrastare le aderenze batteriche conclamate. Pertanto, negli episodi di cistite acuta i farmaci di sintesi offrono maggiori garanzie terapeutiche rispetto al succo di mirtillo americano. Effetti collaterali: se assunto per periodi prolungati e in grandi quantità il cranberry può provocare diarrea. E’ sconsigliata l’assunzione nei pazienti sotto trattamento anticoagulante, in quanto, ne aumenterebbe gli effetti. E’ importante che in caso in caso di gravidanza o allattamento richiedere un parere medico prima di procedere all’assunzione.

  • Uva Ursina (Arctostaphylos uva-ursi) come funziona e come agisce: contiene diversi principi attivi come l’arbutina che nell’organismo si trasforma in idrochinone responsabile dell’azione antibatterica della pianta, e sostanze con proprietà antinfiammatorie e diuretiche. Ottimale nella cura delle cistiti e anche nella prevenzione di tutte le infezioni delle vie urinarie, utile anche per il trattamento di prostatiti nell’uomo. Effetti collaterali: conferisce una colorazione brunastra alle urine, può provocare nausea, vomito ed irritazione gastrica. L’impiego di uva ursina è fortemente controindicata in gravidanza in quanto stimola la contrattilità uterina, durante l’allattamento e nei bambini sotto i 12 anni. Non superare le dosi consigliate. 

  • Pilosella (hieracium pilosella) come funziona e come agisce: contiene idrossicumarine responsabili della sua attività antibatterica, ma la pianta possiede anche attività diuretica e attiva i processi riparativi della mucosa vescicale. Effetti collaterali e Precauzioni d’uso: si consiglia di evitare l’assunzione serale di pilosella per evitare interruzioni del sonno dovute allo stimolo a urinare. Pur trattandosi di un’erba sicura, ne è sconsigliato l’impiego in gravidanza e in corso di allattamento.

  • Echinacea e eleuterococco come funzionano e come agiscono? Sono tipi di piante che agiscono stimolando le difese immunitarie dell’organismo. Effetti collaterali Echinacea: in pazienti allergici va usata con cautela in quanto può causare allergie in pazienti affetti da intolleranza alle Asteraceae. Inoltre, se usata per periodi superiori a 8 settimane e a dosi elevate può dare problemi a carico del fegato, per cui è vietata l’assunzione per i pazienti con evidenti problemi di fegato. Effetti collaterali Eleuterococco: si consiglia estrema cautela nell’assunzione di tale pianta in soggetti ipertesi, diabetici e per chi soffre di insonnia. Negli individui sani non sono stati documentati effetti collaterali degni di nota; le poche conseguenze negative associate all’utilizzo di Eleuterococco si sono poi rivelate dipendenti dall’adulterazione del prodotto con altre droghe. 

 

Cistite in gravidanza rimedi naturali: come guarire con le tisane?

Per la cura dei sintomi della cistite si possono assumere delle tisane come rimedio naturale anche in gravidanza:

  • Tisane contro cistiti con effetto diuretico: Asparago (rizoma, radici), Betulla (foglie), Ciliegio (peduncoli dei frutti), Gramigna (rizoma), Mais (stigmi o "barbe del mais"), Ortica (pianta fiorita, radici), Pilosella (parti aeree), Prezzemolo (parti aree, radici) e Tarassaco (radice).

  • Tisane contro la cistite con effetto antisettico: Uva ursina (foglie), Mirtillo americano o mirtillo rosso di palude (frutti e succo), Corbezzolo (foglie), Ginepro (bacche), Erica (foglie), Echinacea (parti aeree), Sandalo (corteccia, legno) e Eleuterococco (tintura madre).

  • Tisane contro la cistite con effetto antispastico: Lavanda (sommità fiorite), Camomilla (fiori) e Farfaraccio (rizoma).

  

Cosa devo fare se ho la cistite?

Se hai la cistite, ecco cosa devi fare:

  • bevi molti liquidi, almeno 1,5-2 litri al giorno: consente di eliminare i batteri ristagnanti nella vescica.

  • rivolgiti immediatamente al medico per iniziare quanto prima un eventuale trattamento.

  • attua comportamenti igienici atti a ridurre i rischi di infezione e propagazione 

  • per alleviare il dolore fai la doccia calda;

  • fai esercizio fisico costante e regolare per potenziare le difese immunitarie;

  • utilizza un abbigliamento naturale come il cotone rispetto alle fibre sintetiche in modo da garantire la traspirazione della pelle;

  • indossa indumenti intimi in cotone;

  • esegui un’accurata igiene intima e dopo ogni eventuale rapporto;

  • cambia il costume bagnato dopo ogni bagno;

  • utilizza asciugamani puliti e personali;

  • solo assorbenti esterni;

  • per rendere le urine meno acide è consigliato un cucchiaino di bicarbonato di sodio in mezzo bicchiere d’acqua, due o tre volte al giorno può aiutare ad eliminare i batteri e a calmare i sintomi. 

 

Se hai la cistite, ecco cosa NON devi fare:

  • bere poco per non sentire dolore durante la minzione;

  • bere grandi quantità di latte e derivati immediatamente dopo la somministrazione della terapia.

  • trascurare i sintomi della cistite;

  • non andare dal medico! Devi andarci subito e fare gli esami di laboratorio per la sua diagnosi;

  • trattenere la pipì, perché ciò potrebbe favorire la proliferazione batterica nelle infezioni da cistite;

  • avere rapporti non protetti con soggetti a rischio;

  • utilizzare asciugamani o biancheria intima di altri o in comune;

  • rimanere per lungo tempo con il costume bagnato o umido;

  • utilizzare assorbenti interni;

  • eccedere nell’igiene intima perché può aumentare il rischio di infezioni come la cistite;

  • usare deodoranti o spray profumati vaginali;

 

Cosa devi mangiare o no in caso di Cistite: La Dieta giusta da seguire

Cosa devi mangiare:

  • Carne, Pesce, Formaggio, Uova, Pane, Pasta, Riso: in quanto sono tutti alimenti che hanno l’effetto diacidificare le urine contrastando il proliferare di batteri, mentre, almeno nelle fasi acute del disturbo, andrebbero limitate le porzioni giornaliere di frutta e di verdura che rendono le urine alcaline inducendo l’effetto contrario.

  • mangia anche lo yougurt con fermenti lattici in caso di terapia prolungata;

  • bevi del succo di mirtillo.

Cosa Non devi mangiare:

  • zucchero, caffè, cibi fritti, speziati o salati, formaggi stagionati;

  • bevande gassate e tè;

  • Frutta: arance, pompelmi, latte, spinaci, barbabietole e cavolfiori.

 

Cistite: rimedi, cura e prevenzione

In caso di cistite andare sempre prima dal medico.

 

Cure e Rimedi naturali contro la Cistite:

  • Mirtillo Rosso america;

  • uva ursina;

  • tisane antispastiche e diuretiche.

Prevenzione contro la Cistite:

  • eseguire una accurata e corretta igiene intima prima e dopo i rapporti intimi e durante il ciclo mestruale;

  • Lavare sempre le mani per ridurre il rischio d’infezione;

  • Non far ristagnare l’urina nella vescica;

  • Utilizzare salviette disinfettanti quando si è fuori casa;

  • Alimentazione sana ed equilibrata;

  • Fare attività fisica.

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