Calcolo acconto IRPEF 2020 e IRES: cos'è come si calcola e proroga

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Calcolo acconto IRPEF 2020 e IRES: cos'è come si calcola e proroga

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Coronavirus, calcolo acconti IRPEF 2020 novità Decreto Liquidità: visto il periodo emergenziale causato dalla pandemia Covid-19, il decreto Liquidità ha introdotto delle novità circa la modalità di calcolo degli acconti delle imposte 2020.

 

Con la Circolare 9 del 13.04.2020 l’Agenzia delle Entrate ha illustrato le novità da Coronavirus, in merito alle scadenze di Irpef e Ires.

 

IRPEF e IRES acconti 2020 con metodo storico o previsionale senza sanzioni:

Il calcolo di Ires e Irpef per l’anno 2020 quest'anno si potrà effettuare secondo il metodo storico, e cioè calcolare l'imposta dovuta sulla base di quanto dovuto per l’anno precedente, considerando detrazioni, crediti di imposta e ritenute.

 

In alternativa, si potrà utilizzare il metodo previsionale senza temere di incorrere in more o sanzioni per omesso e insufficiente versamento.

 

Acconti imposte 2020 calcolo metodo previsionale: niente sanzioni se scostamento è uguale o inferiore al 20%

In particolare nella Circolare AdE in ottemperanza al decreto Liquidità, si legge che "al fine di ridurre il fabbisogno finanziario delle imprese, viene favorito l’utilizzo del metodo previsionale ai fini della determinazione degli acconti dovuti per il 2020, introducendo, un regime di favore che prevede la mancata applicazione di sanzioni (per omesso o insufficiente versamento) ed interessi nell’ipotesi in cui l’acconto versato col metodo previsionale non sia inferiore all’ottanta per cento della somma che risulterebbe dovuta a titolo di acconto sulla base della dichiarazione relativa al periodo di imposta in corso".

 

In pratica significa che l'acconto IRPEF 2020 e IRES può essere effettuato sulla base di quanto il contribuente prevede di realizzare come reddito, ipotizzando anche le eventuali detrazioni e deduzioni.

 

Qualora poi lo scostamento tra quanto versato e quanto realmente dovuto sia uguale o inferiore al 20%, non verranno applicate sanzioni.

 

Lo stesso principio si applica anche alle seguenti imposte:

  • imposta sostitutiva sui redditi;

  • cedolare secca sul canone di locazione;

  • IVIE;

  • IVAFE.

 

Vi ricordiamo che sempre il decreto Rilancio imprese, partite IVA, professionisti ha previsto la cancellazione del saldo e acconto IRAP 2020.

 

Proroga scadenza pagamento imposte 2020 ISA e forfettari:

E' ufficiale, una nota del ministero dell'Economia annuncia la proroga scadenza versamenti Unico 2020 per gli ISA e forfettari al 20 luglio. In attesa del DPCM, ecco il comunicato stampa diramato ieri 22 giugno:

 

Comunicato Stampa N° 147 del 22/06/2020:

Per tener conto dell’impatto dell’emergenza COVID-19 sull’operatività dei contribuenti di minori dimensioni e, conseguentemente, sull’operatività dei loro intermediari, è in corso di emanazione il DPCM che proroga il termine di versamento del saldo 2019 e del primo acconto 2020 ai fini delle imposte sui redditi e dell’IVA, per i contribuenti interessati dall’applicazione degli Indici Sintetici di Affidabilità (ISA), compresi quelli aderenti al regime forfetario.Il termine di versamento in scadenza il 30 giugno sarà prorogato al 20 luglio, senza corresponsione di interessi.
Roma 22/06/2020

 

Acconto Irpef e Ires 2020:

I contribuenti che hanno presentato il modello Redditi 2020 ai fini di dichiarazione dei redditi 2020, sono tenuti al versamento delle tasse tramite modello F24.

 

La misura del pagamento è quello risultante dalla dichiarazione entro specifici termini che cambiano a seconda della tipologia di contribuente: persona fisica, società di persone, società di capitali ed enti equiparati.

 

Generalmente i versamenti delle imposte sui redditi IRPEF e IRES seguono 2 fasi ben distinte:

  • Saldo Irpef relativo all’anno oggetto della dichiarazione;

  • Acconto IRPEF per l’anno successivo, che va pagato in una o in due rate, a seconda dell’importo.

 

a) Acconto IRPEF persone fisiche 2020: il saldo Unico Pf e il primo acconto vanno eseguiti entro la nuova scadenza fiscale 2020, ossia, entro il 30 giugno o entro il 16 luglio pagando la maggiorazione dello 0,40%.

 

Ricordiamo che l'acconto IRPEF è obbligatorio se l'imposta al netto delle detrazioni, crediti ed eccedenze supera l'importo di 51,65 euro.

 

L’acconto IRPEF è pari al 100% dell’imposta dichiarata nell’anno e deve essere versato in una o due rate, a seconda dell’importo:

  • Unico versamento, entro il 30 novembre, se l’acconto non supera 257,52 euro;

  • Due rate, se l’acconto è pari o superiore a 257,52 euro; la prima pari al 40% entro il 30 giugno (insieme al saldo), la seconda – il restante 60% - entro il 30 novembre.

 

La scadenza seconda rata IRPEF 2020 o unica rata di acconto è, invece, entro il 30 novembre 2020. 

 

 

B) Acconto IRES 2020 per le società di persone ed enti equiparati:

  • Il versamento del saldo e dell'eventuale primo acconto IRES, va effettuato entro il 30 del 6° mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta, oppure, entro il 30° giorno successivo, con la maggiorazione dello 0,40%

  • L’acconto Ires 2020 è fissato nella misura del 100% e va pagato in due rate, a meno che l'importo dell'imposta non superi i 103 euro. In questo caso, il 40% dell’acconto dovuto deve essere pagato entro la scadenza della prima rata ed il restante, entro la seconda, ovvero, entro l’ultimo giorno dell’11° mese successivo a quello di chiusura del periodo d’imposta cui si riferisce la dichiarazione.

 

C) Secondo acconto IRAP 2020:

  • Ovviamente, il versamento dell'acconto IRAP 2020 va versato entro il 30 novembre solo per i contribuenti tenuti al pagamento Irpef e Ires, nel caso in cui la somma supera i 52 euro per le persone fisiche e società di persone, e 21 euro per le società di capitali ed enti non commerciali.

 

Secondo acconto IRPEF IRES e IRAP scadenza 30 novembre:

Il termine ultimo per il versamento del secondo acconto IRPEF, IRES e IRAP scade il 30 novembre 2020.

Si ricorda che le modalità di calcolo del secondo acconto IRES, IRAP e IRPEF sono valide solo per i contribuenti che utilizzano il metodo storico per il calcolo d'imposta.


In alcuni casi, però, come fa notare l'Agenzia delle Entrate, potrebbe essere invece più vantaggioso ricorrere al calcolo previsionale, sopratutto se si stima un reddito imponibile 2020 inferiore a quello del 2019, perché ad esempio è avvenuta la chiusura dell’attività, o a causa di nuove detrazioni o maggiori spese.


Nel caso in cui il contribuente opti per il metodo previsionale, è necessaria un'ulteriore attenzione nell'indicazione della stima dell’imponibile, in quanto una stima troppo bassa e discordante con il conseguente versamento di un acconto in misura inferiore rispetto a quanto realmente dovuto, può portare l'applicazione di sanzioni e interessi.

 

Quando, come e chi deve versare l'acconto IRPEF, IRES, IRAP 2020?

Il pagamento dell'acconto Irpef 2020, IRES, IRAP 2020 è dovuto solo se il debito d’imposta è pari o superiore a 52 euro e va versato in un’unica soluzione entro il 2 dicembre mentre se il suo ammontare è inferiore a 257,52 euro, sono possibili 2 rate.

 

Si ricorda inoltre che, con il versamento della seconda o unica rata dell’acconto, i contribuenti hanno la possibilità di recuperare i crediti indicati nel modello Unico , e non ancora chiesti a rimborso o compensati.

 

Nello specifico, gli importi che possono essere portati a detrazione dall’acconto sono quelli indicati nella colonna 4 dei righi da RX1 e RX19 e nella colonna 5 dei righi da RX20 a RX26.

 

Chi è escluso dal pagamento acconto IRPEF, IRES e IRAP?

Sono esclusi dal versamento degli acconti IRPEF, IRES e IRAP 2020 i contribuenti che:

  • hanno percepito redditi per la prima volta nell'anno 2020;

  • non hanno presentato la dichiarazione dei redditi 2020 anno d’imposta 2019;

  • sono stati coinvolti da procedure di fallimento;

  • gli eredi di contribuenti deceduti nei primi undici mesi del 2020.

 

IRPEF, IRES e IRAP 2020: modello f24 e Codici tributo

I contribuenti devono utilizzare il modello f24 ai fini di pagamento acconto IRPEF, IRES e IRAP 2020 che deve essere debitamente compilato indicando i seguenti codici tributo:

  • 4034 – Irpef

  • 4045 – Imposta sul valore degli immobili situati all’estero (Ivie)

  • 4048 – Imposta sul valore delle attività finanziarie detenute all’estero dalle persone fisiche (Ivafe)

  • 2002 – Ires

  • 3813 – Irap.

I contribuenti invece che intendono regolarizzare omissioni, errori o versamenti insufficienti o in ritardo rispetto alla scadenza degli acconti IRPEF, IRES e IRAP 2019 al 30 novembre, devono ricorrere al ravvedimento operoso ed effettuare il pagamento del tributo dovuto + sanzione ridotta + interessi di mora pari allo 0,05% nel 2020, utilizzando il modello F24 Agenzia dell'Entrate. 

 

Tipi di ravvedimento Irpef ires irap:

  • Sprint: pagamento entro 14 giorni dalla scadenza riduzione 0,1%;

  • Breve: pagamento entro 30 giorni riduzione sanzioni a 1,5%;

  • Intermedio: entro 90 giorni, sanzione ridotta a 1,67%;

  • Lungo: entro la dichiarazione dell’anno in cui è commessa la violazione 3,75%

  • Ultrannuale: entro la dichiarazione dell’anno successivo a quello in cui è commessa la violazione 1/7 4,29%

  • Lunghissimo entro il termine di accertamento 1/6 5%.

 

Codici tributo F24 sanzioni:

  • Sanzione pecuniaria Irpef 8901;

  • Sanzione pecuniaria addizionale regionale all'Irpef 8902;

  • Sanzione pecuniaria addizionale comunale all'Irpef 8903;

  • Sanzione pecuniaria Irap 8907;

  • Sanzione pecuniaria imposte sostitutive delle imposte sui redditi 8913;

  • Sanzione pecuniaria Irpef, rettifica Modello 730 - Ravvedimento 8915;

  • Sanzione pecuniaria Addizionale Regionale all'Irpef, rettifica Mod. 730 8916;

  • Sanzione pecuniaria Addizionale Comunale all'Irpef, rettifica Mod. 730 8917;

  • Sanzione pecuniaria Ires 8918.

 

Codici tributo interessi:

  • 1989 Irpef;

  • 1990  ravvedimento - Ires;

  • 1993 ravvedimento - Irap;

  • 1994 Interessi sul ravvedimento – Addizionale Regionale;

  • 1995 Addizionale Comunale;

  • Si ricorda che i contribuenti titolari di Partita IVA sono obbligati all'invio telematico online all'Agenzia delle Entrate, del modello f24.

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