Accompagnamento Inps

Indennità di accompagnamento 2020: cos'è, domanda, aumento invalidità

Assegno di Accompagnamento 2020 INPS importi e domanda indennità pensione invalidi al 100% e per chi non può deambulare e come quando fare richiesta

Indennità di accompagnamento 2020: cos'è, domanda, aumento invalidità

Assegno di accompagnamento 2020 INPS invalidi civili è un beneficio concesso dall'Istituto Nazionale Previdenza Sociale che consiste nell'erogazione di una prestazione economica in favore di invalidi al 100%, soggetti mutilati che non riescono a deambulare senza accompagnatore e di persone che da sole non riescono a svolgere le azioni di vita quotidiana come lavarsi, prepararsi da mangiare, camminare o fare la spesa.

 

Tale prestazione, si chiama indennità di accompagnamento e per essere riconosciuta, il cittadino deve presentare della relativa domanda con allegata la documentazione e solo dopo la verifica della sussistenza dei requisiti e della percentuale di invalidità, l'Inps ricosce la prestazione e quindi il pagamento dell'assegno.

 

Aumento pensione di invalidità civile 2020 al 100%:

Per effetto della sentenza 152 della Corte Costituzionale pubblicata in Gazzetta Ufficiale (Serie Speciale - Corte Costituzionale) n. 30 del 22 luglio 2020, è stata dichiarata l’iillegittimità costituzionale dell’articolo 38, comma 4, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, nella parte in cui, con riferimento agli invalidi civili totali, dispone che gli aumenti previsti (il famoso aumento ad un milione di lire) sono concessi «ai soggetti di età pari o superiore a sessanta anni» anziché «ai soggetti di età superiore a diciotto anni». Pertanto l’aumento spetterà sulle pensioni invalidi civili sarà a partire dai 18 anni e non più dai 60.

 

All’articolo 38 era previsto proprio l’aumento (fino 516,46 euro minimo per tutti) per gli over 70 anni scendendo a 60 anni nel caso il cui il pensionato sia stato invalido civile, cieco civile, sordo ma ponendo il limite reddituale 6.713,98 euro annui.

 

Dal 2001 ad oggi 2020, i due limiti originari di 516,46 euro e di 6.713,98 euro sono stati via via incrementati.

 

Nel 2020, la pensione invalidi civili al 100% è massimo 651,51 euro, per 13 mensilità per chi ha un reddito personale entro gli 8.469,63 euro per il pensionato solo e 14.447,42 euro per il pensionato coniugato. 

 

In pratica solo il pensionato con zero reddito accede a 651,51 euro per intero mentre per chi ha altri redditi come ad esempio una pensione di reversibililità, reddito da lavoro part-time, pensione di invalidità previdenziale, l’incremento viene ricalcolato e scende progressivamente fino al suo azzeramento.

Il meccanismo di ricalcolo è spiegato nel dettaglio nella Tabella M5 dell'allegato 2 della Circolare INPS 147/2019.

Nel decreto Rilancio convertito in legge e nel nuovo decreto Agosto in ottemperanza a quanto stabilito dalla Corte Costituzionale, ovvero di aumentare l'assegno alle pensioni di invalidità civile

 

La maggioranzione sociale - e quindi l'aumento pensioni di invalidità 2020 spetta a:

  • a chi ha compiuto di 18 anni;

  • invalidi civili con percentuale di invalidità al 100%

  • con reddito personale entro gli 8.469,63 euro per il pensionato solo e 14.447,42 euro per il pensionato coniugato. 

 

Indennità di accompagnamento 2020: a chi spetta? Requisiti: 

L'assegno di accompagnamento 2020 INPS è un'indennità, ossia, una prestazione pagata dall'Inps all'avente diritto, a prescindere dal suo reddito e dall'età. Tale beneficio, è compatibile sia con lo svolgimento di un'attività lavorativa da parte di soggetti minorati qualora abbiano presentato la domanda dopo aver compiuto 65 anni di età che con la pensione di inabilità, pensione e indennità di accompagnamento per ciechi totali o parziali.

 

Per ottenere l'accompagno, che ricordiamo è un'integrazione all'assegno di pensione, è necessario che la persona rientri in determinati requisiti e che presenti la domanda di accesso al beneficio all'Istituto.

 

A chi spetta l'assegno di accompagnamento 2020? Requisiti:

  • Invalidità al 100% per malattie fisiche e psichiche.

     

  • Impossibilità ed incapacità alla deambulazione, che significa non poter svolgere azioni quotidiane senza l'aiuto continuo di un accompagnatore.

     

  • Essere cittadini italiani, oppure, stranieri comunitari iscritti all'anagrafe del Comune di residenza, cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno da almeno 1 anno.

     

  • Avere residenza stabile ed abituale in Italia.

Per chi ha raggiunto i 65 anni di età, il riconoscimento del beneficio è subordinato alla valutazione dell'incapacità reale a svolgere azioni di vita quotidiana quindi di lavarsi, mangiare, fare la spesa ecc. in quanto viene meno la loro valutazione dal punto di vista lavorativo.

Ecco invece le novità pensioni 2020 e la novità pensione di cittadinanza invalidità.

 

Indennità di accompagnamento: quando viene riconosciuta?

L'accompagnamento INPS non è riconosciuto agli invalidi che si trovano in una delle seguenti condizioni:

1) Se sono ricoverati gratuitamente presso istituti di ricovero per più di 30 giorni.

 

2) Se percepiscono un'indennità analoga a quella di invalidità, e cioè se sono titolari di pensione di inabilità per causa di guerra, lavoro o di servizio, ma solo se l'importo è superiore all'accompagno. 

 

Indennità di accompagnamento importi 2020: quanto spetta?

Quant'è l'importo assegno di accompagnamento? Vale la pena ricordare che gli importi assegno accompagnamento vengono, aggiornati e rivalutati ogni inizio d'anno.  

 

L'INPS infatti, provvede a pubblicare i nuovi importi pubblicando una specifica circolare con la percentuale di rivalutazione ISTAT pensioni applicata per il successivo anno. 

 

Ecco i nuovi importi assegno di accompaganamento 2020 e i limiti di reddito:

  • 518,14 euro di Indennità di accompagnamento per invalidi civili;

  • 918,84 euro Indennità di accompagnamento per ciechi assoluti.

 

Nuovi importi pensione di invalidità 2020:

  • Pensione ciechi civili assoluti: assegno di 310,17 euro e limite di reddito 16.982,49 euro;

  • Pensione ciechi civili assoluti (se ricoverati): assegno di 286,81 euro e limite di reddito 16.982,49 euro;

  • Pensione ciechi civili parziali: assegno di 286,81 euro e limite di reddito 16.982,49 euro;

  • Pensione di invalidità parziale: 286,81 euro con limite reddito 2020 pari a 4.926,35 euro.

  • Pensione sordi: assegno di 286,81 euro e limite di reddito euro 16.982,49 euro;

  • Indennità mensile frequenza minori assegno di 286,81 euro e limite di reddito 4.926,35 euro;

  • Assegno di accompagnamento invalidi civili totali: assegno di 516,35 euro e nessun limite di reddito;

  • Indennità comunicazione sordi: assegno di 255,79 e nessun limite di reddito;

  • Indennità speciale ciechi ventesimisti: assegno di 212,86 euro e nessun limite di reddito;

  • Lavoratori con drepanocitosi o talassemia major: assegno 507,42 e nessun limite di reddito.

 

Da quando parte il pagamento assegno da parte dell'INPS?

L'erogazione della prestazione all'invalido civile, parte dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Per cui se si presenta il modulo domanda il 23 febbraio 2020, il pagamento parte dal 1° marzo. 

 

Quando è possibile richiedere la maggiorazione sociale 2020?

 

Invalidità di accompagnamento minorenni che diventano maggiorenni: Novità

Per i minorenni che raggiungono la maggiore età, vi è una novità normativa, dal 25 giugno 2014 infatti l'indennità di accompagnamento viene riconosciuta in automatico. Pertanto i soggetti minori già titolari del diritto, al compimento dei 18 anni, non devono presentare una nuova domanda perché in automatico l'INPS riconosce subito la prestazione integrativa senza ulteriori controlli sanitari.

 

L'unico obbligo, rimane la presentazione del modulo AP70 INPS che serve a certificare il possesso dei requisiti socio-economici previsti dalla legge.

 

Indennità di accompagnamento 2020 Inps modulo domanda e certificati:

Per richiedere l'assegno di accompagnamento, ossia, la prestazione integrativa alla pensione, il cittadino italiano, comunitario o extracomunitario, deve rivolgersi al proprio dottore di famiglia per richiedere il rilascio del certificato medico attestante la percentuale di invalidità riconosciuta dalla Commissione medica. 

 

Per cui l'iter per ottenere l'accompagno, parte dal riconoscimento del punteggio invalidità civile, che avviene di fatto con la visita della persona e la visione della documentazione medica, da parte della Commissione ASL che al termine della procedura, redige un verbale su cui viene indicata la percentuale di invalidità. Qualora tale percentuale sia totale, e quindi invalidità al100% la persona ha diritto alla prestazione oltre ovviamente alla pensione di invalidità, in quanto i due diritto sono cumulabili.

 

Riassumendo:

1) Richiedere rilascio certificato con percentuale invalidità: Rivolgersi al medico curante per iniziare l'iter di riconoscimento dell'invalidità e di accompagno, oltre che delle agevolazioni legge 104. Tale procedura, inizia infatti con la presentazione della domanda per via telematica da parte del medico all'INPS, a seguito della quale, il cittadino riceve la ricevuta di trasmissione del certificato medico inviato. Per maggiori informazioni sulla 104, leggi: chi ha diritto alla legge 104 disabili invalidi?

 

2) Trasmettere modulo domanda accompagno all'INPS: Una volta ottenuto il certificato, il cittadino deve presentare domanda all'INPS per richiedere l'assegno di accompagnamento, per cui per farlo può rivolgersi ad un CAF  Patronato, oppure, alle Associazioni Nazionali di categoria dei disabili ANMIC, sordi o mutilati ecc. Se invece si possiede il PIN dispositivo INPS, è possibile inserire e trasmettere direttamente la domanda accedendo ai servizi telematici dell'Istituto.

 

3) Visita medica presso la Commissione medica ASL: una volta trasmessa la domanda, l'Inps provvede a fissare l'appuntamento per effettuare la visita medica del cittadino che richiede l'indennità e valutare la documentazione sanitaria Nel caso in cui, le condizioni del richiedente, non consentano di recarsi alla visita, l'INPS predispone la visita a domicilio, il cui appuntamento viene comunicato via posta o per telefono dalla ASL. Alla visita presso la Commissione, il cittadino deve portare i seguenti documenti: 

  • Ricevuta di trasmissione del certificato medico inviato all'Inps dal medico di famiglia + fotocopia firmata dallo stesso medico. 

  • Documento di identità valido (+ fotocopia)

  • Documentazione sanitaria in originale + fotocopia attestanti tutte le patologie e i problemi riguardanti l'incapacità di deambulazione.

  • Tessera sanitaria e codice fiscale

La documentazione sanitaria presentata all’atto della visita da parte del richiedente viene acquisita agli atti dalla ASL.

 

4) Autorizzazione al pagamento assegno accompagno INPS: Effettuata la visita, la Commissione medica decide la percentuale di invalidità riconosciuta al richiedente e la trasmette all'INPS che provvederà successivamente all'erogazione dell'assegno di accompagno qualora l'esito della visita sia il riconoscimento del 100% di invalidità o l'incapacità alla deambulazione da parte del paziente.

 

Indennità Accompagnamento 2020: procedura semplificata, novità Inps

Quali sono le novità Inps in merito alla procedura semplificata per richiedere l’indennità di accompagnamento?

A partire dal 1° gennaio di quest'anno è entrato a regime il procedimento di semplificazione delle modalità di accesso alla prestazione assistenziale dell’indennità di accompagnamento per i cittadini non più in età lavorativa, per cui per gli over 65 anni.

 

In pratica, con questa possibilità il cittadino può anticipare al momento della presentazione della domanda di invalidità civile le informazioni di natura socio-economica contenute nel modello AP70, di norma comunicate solo al termine dell’esito positivo della fase sanitaria.

  • eventuali ricoveri;

  • delega alla riscossione di un terzo (Quadro G) o in favore delle associazioni (Quadro H);

  • indicazione delle modalità di pagamento (Quadri F1 o F2).

Attraverso l’acquisizione anticipata delle suddette informazioni è possibile ridurre i tempi della liquidazione della prestazione economica una volta riconosciuta.

COPYRIGHT THEITALIANTIMES.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA