Assegno circolare: cos'è, come si compila, limite importo e costi

Assegno circolare 2020 è uno strumento di pagamento bancario postale pagabile a vista clausola non trasferibile costo, scadenza valuta e importo massimo

Assegno circolare: cos'è, come si compila, limite importo e costi

L'Assegno Circolare è uno strumento di pagamento che consente ai titolari di conto corrente bancario o postale ma anche a cittadini sprovvisti di c/c di richiedere che una determinata somma in denaro contante, possa essere trasformata in titolo garantito dalla stessa banca o posta e pagato a vista al beneficiario.

 

Vediamo ora cos'è l'assegno circolare come funziona, quali sono i passaggi che servono per farlo emettere e come fare, i costi dell'imposta di bollo da pagare al momento della richiesta, e infine a chi rivolgersi.

 

Assegno circolare bancario: cos'è?

Che cos'è l'assegno circolare bancario?

  • L'assegno circolare bancario è un titolo di pagamento emesso dalla banca per somme che sono già disponibili presso l'istituto al momento della sua emissione.

  • Tale strumento, può essere quindi utilizzato sia dai correntisti della stessa banca oppure da persone estranee che non hanno aperto uni conto corrente bancario presso la banca a cui si richiede l'assegno. 

  • Inoltre, il titolo è pagabile "a vista" e non può essere emesso senza il nome del beneficiario, senza la clausola "non trasferibile" e l'indicazione del nome o ragione sociale del beneficiario.

  • Il cliente può richiedere, per iscritto, il rilascio di assegni circolari e vaglia cambiari o postali di importo inferiore a € 1.000,00 senza la clausola "non trasferibile", pagando la somma di € 1,50 per ciascun assegno/vaglia a titolo di imposta di bollo.

Vi ricordiamo che a partire dal 1° gennaio 2020, per effetto della nuova Legge di Bilancio, il limite uso denaro contante 2020 è pari a 1.999,99 euro.

 

Assegno circolare postale come funziona?

Come funziona l'assegno circolare postale?

L'assegno ciircolare postale è un titolo di pagamento emesso dalle Poste, e può essere richiesto sia dai titolari o no di un conto Bancoposta.

 

In posta, l'assegno circolare è chiamato assegno vidimato ma ha le stesse funzioni e caratteristiche di quello circolare bancario, circa le modalità di emissione e garanzia del pagamento a vista del titolo, valuta e tempistiche. 

 

Per la sua emissione, il cittadino può rivolgersi presso qualsiasi ufficio postale, se non è titolare di un conto, deve portare con sé il denaro contante per un importo massimo sotto i 3000 euro, se è correntista di Bancoposta è sufficiente il numero del conto.

 

Effettuate le verifiche e i dovuti controlli, l'assegno vidimato postale viene emesso, cioè stampato su carta con l'indicazione di assegno vidimato, riportando l'importo in numeri e in lettere, la data e il luogo di emissione, il nome del beneficiario e la firma del funzionario che ha emesso il titolo.

 

Il beneficiario può poi presentasi all'incasso dell'assegno circolare postale vidimato, presso qualunque ufficio postale italiano, munito solo di documento di identità valido e nel caso in cui fosse anche titolare di un conto corrente Bancoposta, potrebbe invece richiedere l'accredito della somma sul suo conto, al posto del denaro contante.

 

Come si compila un assegno circolare? I dati obbligatori:

L'assegno circolare per essere un titolo di pagamento valido e quindi non falso deve essere compilato seguendo le indicazioni ufficiali per la compilazione assegno circolare e contenere i seguenti dati obbligatori:

  • Indicazione della denominazione di assegno circolare;

  • Promessa - garanzia della banca di pagare al momento dell'incasso dell'assegno da parte del beneficiario, la somma riportata sul titolo;

  • Nome del beneficiario, per cui non essere emesso "al portatore";

  • Data e il luogo di emissione: in quanto la banca o la posta, può pagare le somme riportate sull'assegno entro 30 giorni dall'emissione;

  • Firma della banca che emette l'assegno circolare.

 

Emissione assegni circolari e scadenza incasso:

L'emissione di un assegno circolare a differenza dell'assegno bancario o postale che necessita che il richiedente sia titolare di un conto corrente, può essere richiesto a qualsiasi banca o ufficio postale, anche da cittadini non titolari di conto. 

 

Il cittadino, quindi interessato a richiedere l'emissione di un assegno circolare, deve rivolgersi allo sportello della banca o posta scelta, portando con sé il denaro contante, massimo di 3000 euro ai sensi della normativa antiriciclaggio, il proprio documento di identità e i dati del beneficiario. 

 

Fatte le dovute verifiche, la banca emette l’assegno circolare di importo pari alla somma depositata allo sportello dal cittadino al momento della richiesta, e in questo modo il titolo diventa garantito dalla stessa banca, ovvero, è l'Istituto bancario a garantire la copertura dell'importo e a pagare la somma indicata sull’assegno al beneficiario.

 

Scadenza incasso assegno circolare: il termine entro il quale il beneficiario dell'assegno circolare può presentarsi alla banca o alla posta per incassare l'importo è entro 30 giorni dalla sua emissione. Superata predetta scadenza, l'assegno non è più incassabile.

 

Assegno circolare non trasferibile limite importo:

Per l'Assegno circolare non trasferibile il limite importo è pari a 1000,00 euro. La normativa antiriciclaggio, prevede infatti, che per tutti gli assegni bancari, postali e circolari d'importo pari o superiore a 1000 € debbano riportare obbligatoriamente la clausola non trasferibile, l'indicazione del nome del beneficiario o la ragione sociale.

 

In questi anni il limite uso del contante è stato molte volte cambiato dai vari decreti, creando nei consumatori non pochi problemi, per questo motivo riteniamo importante riportare come tale importo massimo sia cambiato in questi periodi:

 

Assegni circolari bancari e postali limite importo:

  • fino al 24 aprile 2008 il limite era di 12.500 euro;

  • dal 30 aprile 2008 al 24 giugno 2008 il limite è sceso a 5.000 euro;

  • dal 25 giugno 2008 al 30 maggio 2010: limite è poi aumento nuovamente a 12.500 euro;

  • dal 31 maggio 2010 al 12 agosto 2011: importo massimo scende a 5.000,00 euro;

  • dal 13 agosto 2011 al 5 dicembre 2011: il limite scende a 2.500,00 euro;

  • dal 6 dicembre 2011 fino ad oggi 2015 il limite importo massimo per gli assegni è di 1.000,00 euro.

  • Dal 1° gennaio 2016 il limite è aumentato a 3000 euro, visto che la Legge di Stabilità 2016 ha innalzato il limite del denaro contante da mille a tre mila euro ma non per gli assegni, per i quali il limite rimane a 999,999 euro.

  • Dal 1° luglio 2020: il limite contante scende da 3.000 euro a 2.000 euro.

Clausola non trasferibile quando e perché si usa? 

  • Come abbiamo già detto la clausola "non trasferibile" è obbligatoria per trasferimenti in denaro contante superiori a 1.000 euro, tale nuovo limite è infatti entrato in vigore il 6/12/2011 con il D. L. n. 201 del 6.12.2011 "Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici", convertito, con modificazioni, con Legge 214/2011. Da predetto termine, pertanto, tutti gli assegni compreso l'assegno circolare, deve riportare l'indicazione prestampata della clausola "non trasferibile", fatta eccezione per i casi in cui il richiedente a fronte del pagamento di un'imposta di bollo da 1,50 euro opti per l'emissione di un assegno circolare in forma libera ma sempre se entro il limite di 1000 euro, se più alto è obbligatoria la clausola.

 

Assegno circolare costo e girata:

Gli assegni circolari trasferibili ossia emessi in forma libera, possono essere richiesti ed emessi dalla banca solo se l'importo non supera i 1000 euro. Per cui se si richiede l'emissione del titolo per una somma pari a 999,99 euro, l'assegno è trasferibile in forma libera, ossia, soggetto ad un'imposta di bollo di 1,50 euro per ogni modulo o vaglia emesso dalla banca o posta emittenti.

 

Come funziona la girata? Molti si chiedono se un assegno circolare può essere girato ad un altro soggetto diverso dal nome del beneficiario stampato sul titolo, a tale proposito ci teniamo a precisare che l'unico assegno che può essere rigirato a nome di un'altra persona, quindi ceduto a terzi, è l'assegno trasferibile ossia senza clausola di non trasferibilità, per cui solo su assegni di importo pari o inferiori a 999,99 euro.

 

Come fare la girata su assegno circolare trasferibile: L'assegno circolare in forma libera può essere girato anche più volte prima di essere incassato, attraverso la girata in bianco con apposizione della firma del beneficiario e del codice fiscale sul retro dell'assegno, ed in questo modo l'importo può essere incassato da chiunque, oppure con la girata piena, ossia, il sig. tal dei tali pone la sua firma sul retro dell'assegno specificando il nome della persona a cui gira l'assegno, un esempio di dicitura fac simile potrebbe essere "per me pagate a Mario Bianchi, firmato: Tal dei tali" se poi il signor Bianchi vuole a sua volta rigirare l'assegno ad una terza persona dovrà inserire "per me pagate a Giuseppe Verdi, firmato: Mario Bianchi".

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