Elenco Paesi paradisi fiscali 2019 e Stati usciti dalla black list

Black List è l’elenco completo aggiornato dei paesi con fiscalità privilegiata paradisi fiscali e Stati usciti da lista nera italiana scambio informazioni

Redazione
di Redazione
12 ottobre 2019 12:33
Elenco Paesi paradisi fiscali 2019 e Stati usciti dalla black list

La Black List è un elenco di Paesi in cui vige una fiscalità privilegiata, vista la propensione dei nostri giovani a guardare all'estero per sviluppare la propria attività d'impresa, trovare investimenti o trovare una tassazione più favorevole rispetto a quella italiana, è bene chiarire subito che l'Italia ha diviso i Paesi del mondo tra quelli black list, ossia, Stati a fiscalità privilegiata nei confronti dei quali non c'è alcuna convezione per lo scambio delle informazioni, quelli a metà, ossia quelli che pur avendo una fiscalità agevolata hanno però stretto con il nostro Paese delle convenzioni e quelli non black list.

 

Black List: cos’è e come funziona

Che cos'è la Black List e come funziona?

  • La black list, è di fatto un elenco di Paesi per i quali vige una fiscalità privilegiata e rientrano, pertanto, in una lista nera che viene aggiornata ogni anno dall’Agenzia delle Entrate, perché via via il nostro Paese, è riuscito anche tramite l'Europa, ad escludere alcuni Stati, grazie alla stipula di particolari convenzioni che consentono al contempo di favorire lo scambio di informazioni, come conti correnti, dati bancari, ecc e di scongiurare la doppia imposizione.

  • In Italia, tutte le imprese e contribuenti che intrattengono relazioni commerciali con i paesi presenti nella Black List hanno avuto, fino allo scorso anno, l’obbligo di comunicazione black list all'Agenzia delle Entrate di tutte le operazioni compiute verso questi paesi.

  • Per tali operazioni e per i contribuenti italiani che svolgevano la propria attività lavorativa al di fuori del territorio italiano e che in funzione di questo erano spesso titolari di conti correnti esteri, la Normativa aveva infatti disposto l’obbligo di comunicazione di tali attività all’Agenzia delle Entrate prima mediante la compilazione del modello RW entro il 31 dicembre dell’anno di imposta a cui si riferiva la dichiarazione poi con il modello polivante.

  • Per le comunicazioni presentate dopo la scadenza dei termini, potevano essere sanate tramite il cd. ravvedimento black list che consentiva di versare l’imposta con una forte riduzione degli interessi di mora applicati e delle sanzioni amministrative secondo Legge, entro un anno dalla data di scadenza della comunicazione omessa, parzialmente fornita, tardiva o con errori, a patto che la violazione non sia già stata constatata e comunque non siano iniziate ispezioni, verifiche o altre attività finalizzate all’accertamento.

 

Perché in Italia esiste un elenco Paesi paradisi fiscali 2019?

Il motivo per cui in Italia, c'è una lista di Paesi paradisi fiscali 2019, è per evitare: l'evasione fiscale, soprattutto in merito all'IVA e le cd. frodi carosello, ossia il fenomeno delle fatture false.

 

Per demotivare le aziende e i singoli imprenditori, il Governo italiano ha quindi deciso nel 1998 di stilare un elenco Paesi black list aggiornato, con tutti gli Stati a fiscalità privilegiata rispetto ai quali l'Italia, non ha scambio di informazioni.

 

Va detto però che è comunque possibile effettuare operazioni commerciali con soggetti residenti in Paesi a fiscalità privilegiata senza aggravi e particolari formalità burocratiche, Iva o bolle doganali da dover assolvere.

 

L'esportazione o l'importazione di beni o servizi da Paesi black list non comporta quindi costi aggiuntivi, in quanto trattasi sempre di operazioni commerciali con operatori economici comunitari o extracomunitari.

 

Paesi Black List paesi 2019 sempre a fiscalità privilegiata:

Ecco l'elenco paesi Black List 2019 aggiornato dell'Agenzia delle Entrate, in ordine alfabetico degli Stati o territori che sono SEMPRE considerati a regime fiscale privilegiato:

  • BAHAMAS, BARBUDA e BRUNEI;

  • GIBUTI, GRENADA e GUATEMALA;

  • ISOLE COOK, ISOLE MARSHALL e ISOLE VERGINI STATUNITENSI;

  • KIRIBATI;

  • LIBANO e LIBERIA;

  • MACAO e MALDIVE;

  • NAURU, NEVIS e NUOVA CALEDONIA;

  • OMAN;

  • POLINESIA FRANCESE;

  • SALOMONE, SAMOA, SAINT LUCIA, SAINT VINCENT E GRENADINE, SANT’ELENA, SARK, SAINT KITTS;

  • TONGA e TUVALU;

  • VANUATU.

Alcuni di questi Paesi black list hanno manfestato l'intenzione di aderire allo scambio di informazioni dal 2018:

Albania, Andorra, Antigua e Barbuda, Aruba, Australia, Belize, Brasile Canada, Cile, Costa Rica, Federazione Tussa, Giappone, Grenada, Indonesia, Isole di Cook, Isole Marshall, Israele, Kuwait, Malesia, Monaco, Nuova Zelanda, Repubblica Popolare Cinese, Saint Kitts e Nevis, Santa Lucia, Saint Vincent e Grenadines, Samoa, Singapore, Sint Maarten, Uruguay.

 

Black list paesi 2019 casi particolari:

Secondo la normativa italiana, esistono poi società che sebbene operino in Stati a fiscalità privilegiata, non sono considerate residenti in paesi black list, è il caso questo delle società residenti in:

  • Bahrein: escluse le società che svolgono attività di esplorazione, estrazione e raffinazione nel settore petrolifero;

  • Monaco, con esclusione delle società che realizzano almeno il 25% del fatturato fuori dal Principato.

Ci sono poi, altri casi particolari della black list Agenzia delle entrate, e riguardano in particolare 10 Stati o territori che si considerano avere regime fiscale privilegiato, ma limitatamente ai soggetti ed alle attività per ciascuno di essi specificatamente indicati:

  • Angola, le società petrolifere con esenzione dall'Oil Income Tax, società beneficiarie di esenzioni o riduzioni d'imposta in settori fondamentali dell'economia angolana e per gli investimenti previsti dal Foreign Investment Code;

  • Antigua, per le società internazionali che operano al di fuori del Paese;

  • Ecuador, società operanti nelle Free Trade Zones che beneficiano dell'esenzione dalle imposte sui redditi;

  • Giamaica, società di produzione per l'esportazione che fruiscono dei benefici fiscali dell'Export Industry Encourage Act e società localizzate nei territori individuati dal Jamaica Export Free Zone Act;

  • Kenia, società con sede operativa nelle Export Processing Zones;

  • Panama, società i cui fondi provegono dall'estero, secondo la legislazione di Panama, società situate nella Colon Free Zone e società operanti nelle Export Processing Zone;

  • Portorico, società esercenti attività bancarie;

  • Svizzera, con riferimento alle società non soggette alle imposte cantonali e municipali, quali le società holding, ausiliarie e "di domicilio". La Svizzera è uscita dalla black list dal 1° gennaio 2017.

  • Uruguay, società bancarie e holding che esercitano esclusivamente attività off-shore.

 

Quali sono i Paesi non Black List 2019?

Riassumendo, quali sono i Paesi non black list nel 2019?

  • Alderney, Andorra, Anguilla, ex Antille Olandesi e Aruba;

  • Barbados, Belize e Bermuda;

  • Cayman e Costa Rica;

  • Cile;

  • Dominca;

  • India;

  • Niue;

  • Emirati Arabi Uniti;

  • Filippine;

  • Gibilterra e Guernsey;

  • Herm e Hong Kong;

  • Isola di Man, Isole Cayman, Isole Turks e Caicos, Isole Vergini britanniche;

  • Jersey;

  • Liechtenstein e Lussemburgo;

  • Malesia, Mauritius e Montserrat;

  • Principato di Monaco

  • San Marino, Singapore e Svizzera;

  • Seychelles;

  • Uruguay;

  • Trinidad;

  • Tobago.

  • Città del Vaticano;

  • San Marino;

  • Montecarlo.

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