Bollette doganali Spesometro: cos'è come funziona istruzioni

Spesometro bolletta doganale cos'è e come funziona, istruzioni compilazione bollette doganali nella comunicazione dei dati fatture emesse e ricevute

Redazione
di Redazione
11 ottobre 2019 11:52
Bollette doganali Spesometro: cos'è come funziona istruzioni

Bollette doganali Spesometro: l’Agenzia delle Entrate ha provveduto ad aggiornare le Faq Spesometro in Fatture e Corrispettivi, la nuova piattaforma online dell'Agenzia delle Entrate, con nuovi chiarimenti riguardanti la comunicazione IVA.

 

Ricordiamo infatti che per i soggetti passivi IVA obbligati alla trasmissione dello spesometro ci sono state diverse novità che hanno modificato la normativa andandola così a semplificare per effetto del provvedimento n. 29190 del 5 febbraio 2018 meglio conosciuto con il nome di spesometro light 2018, con il quale l’Amministrazione ha ufficializzato le semplificazioni spesometro 2018 previste dal D.L. 148/2017, il famoso decreto fiscale collegato alla Legge di Bilancio.

 

In questo articolo però ci occuperemo in particolare delle bollette doganali spesometro e nello specifico, la bolletta doganale cos'è come funziona istruzioni compilazione fle xml della comunicazione IVA fatture emesse e ricevute.

Vi ricordiamo che per le fatture estero, parte l'obbligo di Comunicazione Esterometro dal 30 aprile 2019.

 

Bolletta doganale cos’è?

Che cos’è la bolletta doganale?

La bolletta doganale è il documento che serve al contribuente per essere in regola con il pagamento dei diritti doganali dovuti, a seconda della destinazione, per l’importazione o l’esportazione di merci.

 

Nello specifico la bolletta doganale, consiste in una dichiarazione doganale compilata e firmata dal contribuente che dopo essere resa all’autorità doganale, deve essere annotata, in base al tipo di operazione effettuata, nell’apposito registro, provvista di numero e data. Identificando così la bolletta doganale questa assume valore di documento ufficiale e fiscale, ed il contribuente può pertanto procedere alla liquidazione dei diritti o all’assolvimento degli obblighi previsti dalle varie dogane per le merci.

 

Esistono 4 tipi di bollette doganali:

  • bolletta doganale di accompagnamento: sono bolle che accompagnano le merci da una dogane, che non può sdoganare le merci, ad un’altra;

  • bolletta doganale di importazione: servono per poter ritirare le merci dagli spazi doganali dopo il pagamento dei diritti, in caso di importazione definitiva;

  • bollette di temporanea importazione o esportazione: è una bolla in cui vengono indicati destinazione e scopo della spedizione inviata o ricevuta ed entro quale scadenza le suddetti merce devono essere riesportate o reimpostate;

  • bollette di introduzione in deposito: sono invece i documenti che consentono alle merci estere di essere depositate in locali posti sotto la diretta custodia della dogana.

Va detto inoltre che in determinati casi, la bolletta doganale sostituisce la bolletta di accompagnamento istituita agli effetti dell’IVA.

 

Bolletta doganale: come funziona?

Bolletta doganale come funziona? La bolletta doganale funziona così:

- la bolla doganale, come già anticipato, è un certificato che conferma il pagamento delle tasse doganali ed il rispetto di tutti gli altri adempimenti previsti alla dogana.

 

- La bolla doganale può essere chiamata anche:

DAU (Documento Amministrativo Unico): perché esiste solo 1 modulo unico sia per l’importazione che per l’esportazione;

 

DAE (Documento Accompagnamento Esportazione): è il modello online istituito a partire dal 2007 per le esportazioni Exra UE.

 

In caso di importazione:

  • Il soggetto che spedisce la merce ed effettua quindi una cessione, procede ad indicare il mittente e a compilare e firmare, la bolletta doganale che dovrà accompagnare la merce fino alla frontiera. La bolletta doganale ha quindi due obiettivi:

    • Individuare il Paese estero di destinazione della merce;

    • Calcolare le tasse doganali che dovranno essere pagate alla autorità doganale.

  • Pagati i diritti doganali, la dogana attribuisce al documento consegnato, la data ed il numero identificativo, secondo quanto previsto dall'art. 59, DPR 43/1972. In questo modo, la bolla doganale, anche detta bolletta doganale, assume valore legale e fiscale e chi riceve insieme alle merci ordinate, ha la certezza che i diritti doganali sono stai pagati e tutte le formalità sono state regolarmente espletate.

In caso di esportazione UE:

  • la commercializzazione di prodotti e merci all’interno dell’UE, Unione Europea non è intesa come una vera e propria esportazione ma una cessione intracomunitaria per la quale non è previsto il pagamento dei diritti doganali e tantomeno il dover presentare dichiarazioni e bolle doganali, in quanto sono sufficienti: la fattura, il documento di trasporto e la lista dei colli, come per una normale vendita effettuata in Italia.

In caso di esportazione extra UE:

Se si acquista delle merce in un Paese extra UE, insieme a beni ordinati si riceverà:

  • la fattura emessa dal cessionario estero;

  • la fattura del trasportatore attestante il costo per il suo servizio + l’eventuale l’importo anticipato in dogana: può capitare, infatti, che i dazi doganali ed anche l’IVA vengano anticipati da chi effettua materialmente la spedizione e poi rimborsati dal compratore, una volta ricevuta la merce;

  • bolletta doganale che attesta il pagamento dei diritti e l'assolvimento delle ulteriori pratiche doganali.

In caso di esportazione extra UE, alla dogana, bisogna quindi pagare:

  • i dazi doganali, calcolati sul valore della merce + il cd. nolo Extra UE, ossia, la spesa di trasporto;

  • L'iva in base alle aliquote previste in Italia e calcolata non solo sul valore della merce ma anche sulla spesa di trasporto e su dazi. La formula di calcolo dell'IVA sull'esportazione extra Ue si calcola quindi così: valore merce – spese di trasporto nazionale + nolo Extra UE + dazi doganali.

 

Spesometro bollette doganali: cos'è e come funziona?

Che cos'è la Bolletta doganale spesometro? La bolletta doganale spesometro è l'adempimento fiscale che i contribuenti sono tenuti ad espletare dall'anno scorso, per poter essere in regola con il fisco italiano.

 

In pratica dal 1° gennaio dello scorso anno, il vecchio spesometro (quello delle operazioni rilevanti ai fini IVA) è stato sostituito con il nuovo spesometro 2018 costituito da 2 diverse comunicazioni IVA:

  • la comunicazione IVA dei dati delle fatture emesse e ricevute, note di variazione e bollette doganali, abolita dal 1° gennaio 2019.

  • la comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche IVA.

Per effetto del nuovo adempimento, l'indicazione delle bollette doganali nello spesometro, è diventato obbligatorio.

 

Bolletta doganale spesometro 2018 come funziona? La bolletta doganale spesometro 2018 funziona così:

- i contribuenti che nel corso dell'anno hanno effettuato importazioni o esportazioni extra Ue, sono obbligati a dover indicare la bolletta doganale nello spesometro.

- la bolletta doganale, ossia il certificato che conferma l'avvenuto pagamento delle tasse doganali dovute ed il rispetto degli altri adempimenti previsti alla dogana, deve essere indicata in un file xml seguendo le istruzioni e le specifiche tecniche rilasciate dall'Agenzia delle Entrate.

- i dati delle bollette doganali devono essere trasmessi all'Agenzia all'interno della comunicazione delle fatture emesse e ricevute entro una scadenza specifica: 

 

per l'anno 2018, per chi opta per lo spesometro semestrale 2018:

  • Bollette doganali primo semestre: entro il 30 settembre 2018;

  • Bollette doganali secondo semestre: proroga dal 28 febbraio al 30 aprile 2019.

 

per l'anno 2018, per chi opta per lo spesometro trimestrale 2018:

  • Bollette doganali primo trimestre: entro il 31 maggio 2018;

  • Bollette doganali secondo trimestre: entro il 30 settembre 2018;

  • Bollette doganali terzo trimestre: entro il 30 novembre 2018. Tale scadenza spesometro 2018 è stata modificata dal testo del decreto Dignità, per cui dal 30 novembre è slittata al 28 febbraio 2019. Tale scadenza è stata ulteriormente prorogata con la Esterometro e spesometro proroga al 30 aprile 2019.

  • Bollette doganali quarto trimestre: dal 28 febbraio 2019 al 30 aprile 2019.

 

Spesometro bollette doganali 2018: istruzioni

Bollette doganali nello spesometro istruzioni: L'Agenzia delle Entrate, riferendosi al primo periodo di applicazione della comunicazione delle bollette doganali, aveva constatato che in alcuni software in commercio, non consentivano l’inserimento delle informazioni nei campi "Identificativo Paese" e "Identificativo Fiscale" del cedente/prestatore extracomunitario.

 

A fronte di questa situazione, l’Agenzia, era intervenuta chiarendo in primis che la compilazione dei suddetti campi è comunque sempre obbligatoria per lo spesometro bollette doganali e mai facoltativa e che in attesa dell’adattamento dei software, può essere valorizzato, all’interno della sezione, il campo 

con la stringa “OO” e il campocon una sequenza di undici “9”, Risoluzione n. 87/E del 5 luglio 2017, solo per l'anno 2017.

 

Con la nuova FAQ spesometro Fatture e Corrispettivi pubblicata il 26 gennaio 2018, l'Agenzia delle Entrare conferma la possibilità di fruire della stessa semplificazione non solo per l'anno precedente ma anche per lo spesometro 2018.

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