Il nuovo bonus Irpef

Aumento in busta paga dicembre 2020: com'è cambiato il bonus Renzi

Bonus Irpef 2020 a 100 euro cosa cambia con il taglio del cuneo fiscale, aumento ed estensione fino a 40.000 euro cos'è e come funziona, a chi spetta?

Aumento in busta paga dicembre 2020: com'è cambiato il bonus Renzi

Aumento busta paga dicembre 2020: com'è cambiato il bonus Renzi

 

Il bonus Renzi di 80 euro introdotto dall'Art. 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66 - Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati, sta per andare in pensione e lasciare il posto al bonus cuneo fiscale a partire dal 1° luglio 2020.

 

Bonus Renzi cosa è cambiato?

Bonus renzi cosa cambia dopo la Legge di Bilancio: Tra le varie ipotesi di modifica che hanno riguardato il bonus Renzi di 80 euro e le possibili modifiche in Legge di Bilanci, c'è stata in primis quella di trasformare il bonus in una agevolazione per le famiglie.

 

In tal modo il nuovo bonus famiglia - ovvero l'assegno unico per i figli a carico, avrebbe assorbito le risorse del bonus Renzi che da sole valgono 10 miliardi ma così facendo sarebbero rimaste fuori le famiglie dei lavoratori senza figli.

L'idea però è stata subito abbandonata perché sarebbe andata a discapito dei lavoratori senza figli. Dal 1° luglio 2021 entra comunque in vigore l'assegno unico.

 

Un'altra ipotesi era quella di prevedere l'estensione del bonus Renzi ai lavoratori con redditi fino a 35.000 euro: grazie al taglio del cuneo fiscale 2020, nella busta paga dei lavoratori con redditi tra 26.600 euro e 35.000 euro, finora esclusi bonus Renzi, con un aumento di circa 1000 euro.

Il taglio del cuneo fiscale per i lavoratori che beneficiano già del bonus Renzi sarebbe invece di 240 euro all'anno da erogare nella busta paga come bonus vacanza, una sorta di quattordicesima.

 

Un'altra idea è stata qulla di destinare il bonus Renzi come bonus incapienti, ossia riservato a coloro che guadagnano meno di 8.000 euro l'anno ci sarebbe un assegno da circa 40 euro al mese. Trattasi quindi di una estensione rimodulata del bonus Renzi agli appartenenti alla no tax area.

L’idea di cui Antonio Misiani, viceministro dell’Economia, parla a La Repubblica, è quella di tagliare progressivamente il cuneo fiscale partendo dai cd. working poors, cioè lavoratori poveri che sono esclusi dal bonus Renzi perché hanno un reddito al di sotto della soglia limite di accesso al bonus, ossia inferiore agli 8.000 euro e quindi appartenenti alla no tax area e che solo in pochi casi percepiscono il reddito di cittadinanza.

 

La proposta del senatore dem era quindi quella di intervenire sul cuneo fiscale partendo dagli incapienti con un assegno da 40 euro al mese o 400 euro all’anno.

 

Con la pubblicazione del decreto taglio del cuneo fiscale 2020 in Gazzetta Ufficiale, decreto 3/2020, a partire da luglio 2020 ai lavoratori dipendenti pubblici e privati che già percepiscono il Bonus Renzi con redditi da 8.200 euro fino a 26.600 euro spetta un aumento di 20 euro al mese, in questo modo il bonus Renzi aumenta da 80 a 100 euro nette al mese mentre per chi ha redditi lordi fino a 28.000 euro spetta il nuovo bonus Renzi 2020 da 100 euro.

 

Aumento 100 euro in busta paga dicembre 2020:

In base al decreto per il taglio del cuneo fiscale 2020 in busta paga di dicembre 2020 si ritrova l'aumento sia per quanto riguarda l'importo che il limite reddituale.

 

Tale aumento è in base al reddito del lavoratore, per cui:

  • Redditi da 8.200 euro a 26.600 euro: Bonus Renzi aumenta da 80 euro a 100 euro al mese da luglio 2020, per cui aumento di 20 euro al mese.

  • Redditi tra 26.600 e 28.000 euro: esclusi finora dal bonus Renzi, spetta bonus 100 euro al mese. Si tratta di circa 75mila lavoratori,

  • Redditi oltre 28.000 euro e fino a 35.000 euro: detrazione fiscale da 480 euro a 80 euro per i redditi fino a 35.000 euro.

  • Redditi 35.000 euro e 40.000 euro: spetta detrazione da 80 euro fino ad azzeramento per i redditi fino a 40mila euro.

  • Redditi più bassi restano invece fuori da taglio dal taglio del cuneo fiscale perché per loro è già previsto il reddito di cittadinanza.

     

Bonus Renzi 2020: cos'è e come funzionava prima:

Cos'è il Bonus Renzi 2020? Il bonus 80 euro è una agevolazione introdotta dal Decreto Riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati con l'obiettivo di ridurre in modo strutturale il cuneo fiscale. Tale riduzione, ha visto, per il primo anno di applicazione, l'erogazione di un bonus 80 euro pari a 640 euro, poi passato ad essere una misura strutturale per i lavoratori dipendenti e assimilati con reddito non superiore ai 24.000 euro l'anno.

 

In caso di superamento della suddetta soglia reddituale, l'importo del bonus diminuisce proporzionalmente all'aumento del reddito complessivo fino al suo completo azzeramento per i redditi oltre i 26.000 euro.

 

Nuove soglie bonus Irpef 80 euro: Dal 1° gennaio scorso, per effetto della legge di bilancio, sono entrate in vigore per il bonus 80 euro nuove soglie di reddito:

  • 24.600 euro;

  • 26.600 euro.

Il bonus Renzi spettante finora è stato sempre erogato direttamente in busta paga dal datore di lavoro senza che il dipendente debba farne richiesta formale. Tale somma, è quindi visibile sulla busta paga o recuperabile con la dichiarazione dei redditi per i contribuenti con datori di lavoro non assimilabili a sostituti d'imposta, è il caso di colf, badanti, governanti ecc. A tale proposito vedi: bonus 80 euro colf e badanti.

 

Dal quest'anno, invece, il bonus Renzi 2020, sarà trasformato in detrazione fiscale per:

  • redditi tra 26mila e 35mila euro: si introduce una detrazione da 80 euro; 

  • redditi tra i 26mila e i 15mila euro: il bonus 80 euro diventa detrazione fiscale con aumento di circa 20 euro; 

 

Bonus 80 euro 2020 requisiti reddito:

Il bonus 80 euro spetta quando il lavoratore dipendente o assimilato non supera come reddito complessivo i 24.600 euro, in questo caso l'importo del bonus è di 960 euro.

 

Se il reddito complessivo è invece superiore ai 24.600 euro annui ma non oltre i 26.600 euro, al dipendente spetta solo una parte di bonus, ossia, corrispondente al rapporto tra l’importo di 26.600 euro, diminuito del reddito complessivo, e l’importo di 2.000 euro, fino all'azzeramento per redditi vicini al limite reddituale. 

 

Il requisito bonus 80 euro, imprescindibile, è il limite del reddito che viene calcolato sulla base di tre presupposti relativi alla tipologia di reddito prodotto, alla sussistenza di un’imposta a debito dopo aver apportato le detrazioni per lavoro e importo del reddito complessivo. 

 

Bonus 80 euro requisiti reddito: In generale, il bonus 80 euro spetta ai contribuenti il cui reddito complessivo è formato da redditi di lavoro dipendente o da redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente come ad esempio i compensi dei soci delle cooperative, le indennità e compensi percepiti a carico di terzi dai lavoratori dipendenti, somme corrisposte di borsa di studio, premio o sussidio per fini di studio o addestramento professionale, redditi da collaborazione coordinata e continuativa, remunerazioni dei sacerdoti, prestazioni pensionistiche di cui al d.lgs. n. 124 del 1993, compensi per lavori socialmente utili.

 

Per avere diritto al bonus 80 euro, inoltre, i contribuenti con i suddetti redditi devono avere un’imposta lorda, determinata su detti redditi, di ammontare superiore alle detrazioni da lavoro loro spettanti in base al comma 1 dell’art. 13 del TUIR.

 

Ai fini di calcolo di dette detrazioni, il reddito complessivo deve essere determinato al netto del reddito dell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale e delle relative pertinenze. Infine, per vedere riconosciuto il beneficio di 80 euro, il dipendente o assimilato, deve aver percepito un reddito complessivo per l’anno d’imposta 2017 non superiore a 26.600 euro sempre al netto dell'abitazione principale e relative pertinenze.

Vuoi sapere come si calcola il bonus 80 euro in busta paga?

 

Lavoratori esclusi dal bonus 80 euro 2020:

Il bonus 80 euro non spetta a tutti i dipendenti.

Sono esclusi dal beneficio i seguenti lavoratori:

  • Contribuenti aventi redditi diversi da quelli derivati da lavoro dipendente e assimilato.

  • Contribuenti che non hanno un’imposta lorda generata da redditi sopra elencati superiore alle detrazioni per lavoro dipendente e assimilati.

  • Contribuenti che che hanno un reddito complessivo superiore a euro 26.600. 

 

Bonus 80 euro 2020 per disoccupati, cassaintegrati e mobilità:

In base ai chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate con la circolare n.8/E, il bonus Irpef 80 euro spetta anche ai lavoratori che percepiscono indennità di sostegno del reddito.

 

Per cui dal 1° gennaio fino al 31 dicembre 2020 i lavoratori in cassa integrazione, indennità di mobilità e in disoccupazione Naspi, hanno diritto a percepire il bonus Renzi 2020.

 

A tal fine, l'INPS che è l'ente che eroga le prestazioni a sostegno del reddito, verifica le somme percepite dai lavoratori a titolo di cassa integrazione guadagni, indennità di mobilità e indennità di disoccupazione Naspi con le relative detrazioni, e calcola l'importo bonus Irpef Renzi da erogare sulla base delle somme versati ai lavoratori tenendo conto dei giorni che danno diritto alle indennità.

Anche in questo caso, l'erogazione del bonus Irpef, avviene in via automatica da parte dell'Inps.

 

Bonu Renzi 2020 lavoratori in malattia e maternità:

Per i lavoratori in malattia e maternità, il bonus di 80 euro 2020 spetta a lavoratori in malattia e in congedo di maternità obbligatorio, in quanto redditi assimilati al lavoro dipendente e per questo hanno diritto all'erogazione del bonus Irpef analogamente a chi percepisce redditi derivanti da prestazioni pensionistiche integrative.

 

L'INPS, infatti, specifica che i redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente ai fini del bonus, sono anche quelli percepiti dai lavoratori soci delle cooperative, borse di studio o assegni, premi o sussidi per fini di studio o addestramento professionale.

 

In tali redditi, rientrano altresì quelli derivati da collaborazione coordinata e continuativa, remunerazioni dei sacerdoti e prestazioni pensionistiche e compensi per lavori socialmente utili.

 

Eredi lavoratori e residenti all'estero Agenzia Entrate:

  • Il bonus Irpef di 80 euro eredi lavoratori: l'Agenzia delle entrate ha chiarito che il bonus Irpef 80 euro spetta ai lavoratori residenti all'estero purché il reddito percepito sia tassato in Italia, ma anche ai lavoratori deceduti prima del mese di maggio.

  • Il bonus Irpef, in questo caso è calcolato a seguito della presentazione della dichiarazione dei redditi del defunto da parte degli eredi mentre se il decesso avviene dopo il riconoscimento e l'erogazione del bonus da parte del sostituto di imposta, il bonus è percepito dagli eredi senza che questo faccia cumulo con altri loro redditi.

 

Bonus irpef 80 euro: come fare ad averlo?

Come si fa ad avere il bonus 80 euro? Riguardo le modalità di erogazione dell'importo di 960 euro, ossia, 80 euro da gennaio a dicembre, bisogna dire che il bonus viene pagato dal sostituto di imposta - datore di lavoro, al dipendente direttamente sulla prima busta paga utile dell'anno.

 

Si ricorda che i sostituti di imposta, sono tutti coloro che sono tenuti ad applicare la ritenuta d'acconto Irpef sui redditi dei lavoratori dipendenti, ossia, enti e società, associazioni, persone fisiche che esercitano imprese commerciali, imprese agricole, persone fisiche che esercitano arti e professioni, curatori fallimentari, liquidatori e il condominio, Amministrazioni dello Stato, della Camera e Senato, Corte Costituzionale, ecc.

 

Il bonus di 80 euro, pertanto, viene erogato dai sostituiti di imposta in via automatica per cui senza specifica domanda da parte del dipendente.

L'erogazione della somma spettante è da parte dei datori di lavoro, previa verifica dei presupposti del diritto e la sussistenza dei requisiti per il diritto al bonus, tenendo conto del reddito previsionale e delle relative detrazioni. Ora con le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2020 il bonus Renzi per alcuni lavoratori, sarà trasformato in detrazione in busta paga.

 

Lavoratori senza sostituto di imposta come avere il bonus 80 euro? I lavoratori che hanno percepito redditi da lavoro dipendente o assimilati ma che sono stati licenziati e per questo motivo non hanno un sostituto di imposta che possa erogare automaticamente il bonus, possono recuperare il bonus 80 con la dichiarazione dei redditi, secondo le istruzioni specificate nei modelli delle dichiarazioni dei redditi, e utilizzare il credito eventualmente in compensazione o chiederne il rimborso. 

 

Bonus Renzi erogato ma non spettante:

Dal momento che l'erogazione del bonus di 80 euro avviene in modo automatico da parte del sostituto di imposta ai dipendenti o assimilati, è possibile che possano verificarsi degli errori, ossia, attribuire il beneficio anche a lavoratori non aventi diritto, perché non in possesso dei requisiti reddituali o di detrazioni.

 

In questo caso, i lavoratori sono tenuti a darne tempestiva comunicazione al sostituto d’imposta, il quale provvederà a recuperare il credito nella successiva busta paga e comunque, entro i termini di conguaglio di fine anno o di fine rapporto.

Vuoi sapere in quali casi è richiesta la restituzione bonus Renzi 2020 di 80 euro?

 

Sostituti di imposta in compensazione:

Come avviene il recupero bonus 80 euro da parte dei sostituti di imposta con la compensazione?

Per i sostituti di imposta che hanno erogato il bonus 80 euro ai dipendenti e assimilati, possono recuperare le somme versate attraverso la compensazione con il modello f24 Agenzia delle Entrate.

 

Ai fini di compensazione bonus 80 euro, il modello f24 va compilato indicando il relativo codice tributo 1655 denominato “Recupero da parte dei sostituti d’imposta delle somme erogate ai sensi dell’articolo 1 del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66”. Tale codice tributo,  deve essere indicato nella sezione Erario,  in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a credito compensati”, con l’indicazione nel campo “rateazione/regione/prov./mese rif.” e nel campo “anno di riferimento”, inidcare mese e anno in cui è stato erogato il bonus fiscale, il formato deve essere per il mese: 00MM e per l'anno: AAAA.

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