Bonus docenti 2020 Miur: cos'è come funziona il bonus 500 euro

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Bonus docenti 2020 Miur: cos'è come funziona il bonus 500 euro

Bonus docenti 2020 è il contributo economico che l'ex Presidente del Consiglio Matteo Renzi, aveva promesso ed assegnato ai docenti con la Riforma della “Buona Scuola". 

 

Visti i ritardi nell'attuare la nuova misura, così come prevista dalla legge, per il primo anno, l'erogazione del bonus docenti di 500 euro netti all'anno è avvenuto in contanti, ovvero, tramite accredito sulla busta paga mentre per l'anno scolastico successivo è stata messa a punto una apposita applicazione web: chiamata Carta del Docente e attraverso la quale l'insegnante, previa registrazione tramite Spid, i docenti possono effettuare gli acquisti e la rendicontazione automatica delle proprie spese.

 

Ricordiamo che la carta docenti è stata riconfermata anche per l'anno scolastico 2020.


Vediamo quindi cos'è e come funziona il Bonus docenti 2020 e quali sono le spese ammesse.

 

Bonus docenti scadenza 31 agosto 2020:

Bonus docenti scadenza agosto 2020: entro il suddetto termine è obbligatorio spendere le somme residue del bonus erogato per l'anno 2018/2019.

 

Il docente, infatti, che si trova ad aver speso, ad esempio, solo 300 dei 500 euro erogati nel borsellino elettronico, ha potuto sommare i 200 euro rimanenti ai 500 dell’anno 2018/2019.

 

Tali 200 euro, ora però devono essere spesi necessariamente entro la fine dell’anno scolastico 2018/2019, per cui al massimo entro la scadenza del 31 agosto 2019, questo perchè in base alla normativa vigente, la Carta del Docente prevede che le somme residue debbano essere spese obbligatoriamente entro due anni dalla loro emissione.

 

Le somme residue del bonus docenti 2019/2020, invece, potranno essere spese entro il 31 agosto 2021.

 

Ricapitolando:

  • Entro il 31 agosto 2020 deve essere spesa, pena decurtazione dal portafogli, tutta la somma residua spettante per l’anno scolastico 2018/2019. La somma residua, invece, dell’anno scolastico 2019/2020 sarà riaccreditata insieme al bonus docente spettante per l’anno scolastico 2020/2021.

  • Entro il 31 agosto, quindi, nel suo caso è necessario spendere soltanto i 500 euro relativi all’anno 2018 che, in caso contrario perderebbe.  I 500 euro relativi all’anno scolastico appena concluso, invece, andranno spesi entro il 31 agosto 2021.

  • Si ricorda inoltre che entro il 31 luglio 2020 è ancora possibile utilizzare la somma per strumenti legati alla didattica a distanza.

 

Cos'è il Bonus docenti 2020?

Bonus docenti che cos'è:

Abbiamo detto che solo per il 2015, i 500 euro netti del bonus docenti delle scuole di ogni ordine e grado per l'autoformazione, sono stati erogati dal MIUR in contanti, in quanto è mancato il tempo materiale per bandire una gara pubblica per far assegnare ad un istituto finanziario, la produzione e la distribuzione del card docenti

 

Successivamente è stata istituita la nuova carta del docente, attraverso la quale, il MIUR, può erogare a tutti i docenti di ruolo in Italia, la somma di 500 euro netti da spendere per le spese culturali o altri tipi di acquisti, purché relativi alla formazione e all'accrescimento del proprio bagaglio culturale.

 

Con l'entrata in vigore della carta del docente, le spese sono rendicontate in automatico dalla piattaforma Miur per cui sarà impossibile per il docente, utilizzare il contributo economico per altri scopi diversi dalla “cultura" e dalla “formazione".

  • Il Bonus docenti 2018/2019, come ricorda il MIUR, deve essere speso entro il 31 agosto 2019, ma tutto quello che non è stato speso potrà essere usato per il prossimo anno scolastico visto che è il bonus è stato rifinanziato. Le somme residue saranno dunque aggiunte ai 500 euro facendo così cumulo. L’accredito nel borsellino elettronico dei docenti avverrà quando la piattaforma online del MIUR sarà resa di nuovo attiva inattiva, circa 7-10 giorni. In questo termine sarà poi aggiornata l’anagrafica ed il credito residuo. Si ricorda però di fare attenzione perché il cumulo dei bonus è consentito solo per 2 anno scolastici.

  • Il Bonus docenti 2020 è stato rifinanziato anche per questo nuovo anno scolastico. Il bonus 500 euro spetta, ricordiamolo, a docenti di ruolo a tempo indeterminato delle Istituzioni scolastiche statali, sia a tempo pieno che a tempo parziale, compresi i docenti che sono in periodo di formazione e prova, i docenti dichiarati inidonei per motivi di salute di cui all'art. 514 del Dlgs.16/04/94, n.297, e successive modificazioni, i docenti in posizione di comando, distacco, fuori ruolo o altrimenti utilizzati, i docenti nelle scuole all'estero, delle scuole militari.

  • La piattaforma carta del docente è stata attivata dal 13 settembre 2019, pertanto, i docenti possono spendere il bonus docenti 2020.

 

Bonus docenti 2020 come funziona:

Bonus docenti 2020 cos'è e come funziona: il bonus docenti è un contributo economico pari a 500 euro netti che spetta ai docenti di ruolo per l'autoformazione professionale, così come previsto dalla Legge 13 luglio 2015, n. 107 La Buona Scuola, la nuova riforma della scuola.

 

I circa 762.000 beneficiari della misura, possono così spendere il bonus per acquistare biglietti per il cinema, teatro, rappresentazioni, concerti ma anche per pagare l'iscrizione a corsi di aggiornamento, corsi di laurea, master etc.

 

Il bonus 500 euro per il primo anno di applicazione è stato accreditato sullo stipendio di ottobre o novembre del docente mentre per dall'anno scolastico 2016/2017 è erogato attraverso la carta del docente, un'applicazione web richiesta dal Miur entrata in funzione il 30 novembre di due anni fa.

 

Come funziona il bonus docenti 2020. La Riforma della Scuola, cd. La buona scuola, ha riconosciuto a tutti i docenti di ruolo in Italia, per cui anche ai neo assunti, un bonus da 500 euro netti da spendere per la propria formazione. Il Dll inoltre ha stanziato ulteriori 40 milioni di euro, per garantire la formazione ai professori durante il servizio e altri 200 milioni di euro a partire dal 1° gennaio 2016 per il bonus docenti meritevoli.

 

Quest'ultimo bonus, spetterà al docente meritevole individuato dal dirigente scolastico, il quale dovrà motivare la scelta in sede di Consiglio di Istituto.

Per il solo 2015, visto i ritardi tecnici per attivare il nuovo bonus docenti da 500 euro è stato accreditato sul cedolino dello stipendio del docente perché vi sono stato dei ritardi nel redigere il bando per commissionare la produzione delle carte stesse e con i tempi per la loro distribuzione e per il caricamento ecc.

Pertanto il Miur ha deciso di sommare i 500 euro del bonus docenti sulla busta paga.

 

Questo ha significato per i docenti l'obbligo di rendicontazione delle spese bonus insegnanti con la conseguente annotazione di tutti gli importi deglii scontrini o le fatture di acquisto, al fine di giustificare i soldi spesi.

 

Il bonus ora è, invece, erogato attraverso la nuova applicazione web chiamata Carta del docente Miur alla quale il docente può accedere solo previa registrazione tramite Spid.

Per vedere come funziona la carta del docente Spid leggi il nostro articolo di approfondimento.

 

Bonus docenti: quali sono le spese ammesse dal Miur?

Le spese ammesse dal Bonus docenti sono per:

  • Acquisto di libri e di testi, anche in formato digitale, ebook, di pubblicazioni e di riviste comunque utili all'aggiornamento professionale. Tali spese, devono però essere attinenti alle discipline insegnate dal docente? Ad esempio un docente di matematica può utilizzare il bonus per acquistare un romanzo? Si, secondo le FAQ del Ministero dell'Istruzione Bonus docenti, tale spesa è ammissibile in quanto, non deve essere necessariamente attinente alla disciplina insegnata, così come previsto dalla legge 107/2015 (art. 1, comma 7), "che riconosce fondamentale la formazione professionale del docente nel quadro degli obiettivi formativi, che riguardano competenze disciplinari e trasversali, scelte educative e metodologie laboratoriali, non riconducibili a una sola e specifica professionalità".

  • Acquisto di hardware: vi rientrano anche le spese per comprare smartphone, tablet, stampanti, toner, cartucce e pennette USB, pc, notebook? Non tutti questi dispostivi e accessori informatici, sono spese che rientrano nella categoria degli strumenti informatici che sostengono la formazione continua dei docenti. Secondo le FAQ MIUR, gli strumenti elttronoci che hanno come principale finalità la comunicazione elettronica, come ad esempio gli smartphone, non possono essere considerati acquisti effettuabili con la Carta del Docente, come anche il toner cartucce, stampanti, pennette USB e videocamere. 

  • Software acquistabili con il Carta del Docente: tutti i programmi e applicazioni destinate a specifiche esigenze formative come ad esempio software che consentono la consultazione di enciclopedie online, vocabolari, repertori culturali, progettazione di modelli matematici o la realizzazione di disegni tecnici, di videoscrittura e di calcolo (strumenti di office automation). L'ADSL rientra nelle spese ammissibili nel bonus docenti? No, perché rappresenta una tecnologia di trasmissione dati per la rete internet, e pertanto, non essendo un software  non rientra tra le  specifiche esigenze formative di un docente. Per lo stesso principio, non vi rientra neanche il canone RAI o la Pay tv.

  • Iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali: i docenti beneficiari del bonus, possono utilizzare i 500 euro annui, per frequentare corsi di aggiornamento svolti da enti accreditati presso il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Tra i corsi ammissibili ci sono i corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale. Vedi elenco enti accreditati MIUR formazione del personale docente. La Carta del Docente può essere inverce usata per pagare un corso online? Si, ma solo se il suddetto corso è svolto dalle università, consorzi universitari o interuniversitari. E un corso di studio di una lingua straniera? Si, sempreché, sia un corso erogato da Enti culturali rappresentanti i Paesi membri dell'Unione Europea, le cui lingue siano incluse nei curricoli scolastici italiani. E' possibile pagare con il bonus, l'esame di certificazione di lingua straniera? Sì, purché l'esame sia promosso da uno degli Enti certificatori competenti in lingua straniera del personale scolastico.

  • Acquisto biglietti per teatro, cinema, musei, mostre ed eventi culturali, concerti: il docente può utilizzare il suo bonus per partecipare a manifestazioni culturali che non siano necessariamente attinenti alla disciplina insegnata, in quanto la formazione professionale del docente riguarda competenze disciplinari e trasversali, scelte educative e metodologie laboratoriali, non riconducibili a una sola e specifica professionalità.

La Carta dei docenti è stata prevista dal decreto la "Buona Scuola" ed il bonus 500 euro può quindi essere speso da ciascun docente di ruolo, in piena autonomia, per tutte quelle attività extrascolastiche utili all'accrescimento e all'innovazione dell'offerta didattica.

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