Bonus ricerca e sviluppo 2020: cos'è e requisiti imprese

Bonus ricerca sviluppo 2020 cos'è come funziona agevolazione fiscale credito d'imposta 6%, 10% e 12% per le imprese e società che investono tecnologia

Bonus ricerca e sviluppo 2020: cos'è e requisiti imprese

Il bonus ricerca e sviluppo 2020 è tra le agevolazioni fiscali prorogate dalla Legge di Bilancio 2020, spetta alle imprese e società di qualsiasi forma giuridica che effettuano investimenti in attività di ricerca e sviluppo.

 

Il bonus prevede uno sconto del 6% su un importo massimo di spesa pari a 1,5 milioni di euro anche per le attività finalizzate all’innovazione tecnologica, ma se queste portano a raggiungere un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0, il bonus è pari al 10% (comma 203, legge n. 160/2019). 

Per le Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico è riconosciuto un bonus 12% delle spese agevolabili nel limite massimo di 3 milioni di euro.

 

Ora l’atteso decreto del 26 maggio del MISE - Transazione 4.0, che dà forma al rinnovato credito d’imposta R&S, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 182 del 21 luglio 2020, e prevede, tra le altre novità, anche agli investimenti in attività di design, ideazione e realizzazione di nuovi prodotti e campionari, e detta i criteri per la corretta classificazione sul piano tecnico delle attività. Possono accedere al nuovo incentivo, riconosciuto in via automatica nella forma di credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione, tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, settore economico, dimensione e regime fiscale.

 

Vediamo quindi il bonus ricerca e sviluppo cos'è e come funziona, la proroga in Legge di Bilancio 2020, a chi spetta, ovvero, i beneficiari, le spese ammissibili ed in cosa consiste la misura sotto forma di credito d'imposta.

 

Cos'è il Bonus ricerca e sviluppo?

Che cos'è il bonus ricerca e sviluppo? Il bonus ricerca e sviluppo è un'agevolazione fiscale introdotta dal decreto Destinazione Italia, articolo 3 del Dl 145/2013 successivamente modificato e riscritto dalla Legge di Stabilità 2015, legge 190/2014.

 

Tale modifica, che si ritrova nel DM del 27 maggio 2015 adottato dal Ministero dell'Economia e Finanze di concerto con il MISE, ha riguardato non solo i beneficiari ma anche la misura e le modalità di accesso al beneficio. 

 

Bonus ricerca e sviluppo 2020 a chi spetta?

Possono accedere al bonus ricerca e sviluppo:

  • Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, incluse le stabili organizzazioni di soggetti non residenti, indipendentemente dalla natura giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione, dal regime contabile e dal sistema di determinazione del reddito ai fini fiscali.

Sono escluse:

  • le imprese in stato di liquidazione volontaria, fallimento, liquidazione coatta amministrativa, concordato preventivo senza continuità aziendale, altra procedura concorsuale. 

  • le imprese destinatarie di sanzioni interdittive ai sensi dell’articolo 9, comma 2, del decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231.

La fruizione del beneficio spettante è subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori.

 

Bonus ricerca e sviluppo 2020: requisiti, quando e quanto spetta?

Attività di ricerca fondamentale, ricerca industriale e sviluppo sperimentale in campo scientifico e tecnologico:

  • il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 12% delle spese agevolabili nel limite massimo di 3 milioni di euro.

 

Attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati:

  • il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro;

  • il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro in caso di attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.

 

Attività di design e ideazione estetica per la concezione e realizzazione dei nuovi prodotti e campionari nei settori tessile e della moda, calzaturiero, dell’occhialeria, orafo, del mobile e dell’arredo e della ceramica, e altri individuati con successivo decreto ministeriale:

  • il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione in tre quote annuali di pari importo a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello di maturazione.

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