Il nuovo bonus Irpef

Bonus busta paga ottobre 2020: cuneo fiscale aumento fino a 100 euro

Bonus Busta paga ottobre 2020 aumento taglio del cuneo fiscale fino a 100 euro in più e premio - bonus 100 euro - previsto dal decreto Coronavirus

Bonus busta paga ottobre 2020: cuneo fiscale aumento fino a 100 euro

Busta paga ottobre 2020 più ricca grazie a due importanti novità, una riguarda il famoso premio di 100 euro che è stato introdotto dal Dl Cura Italia per il mese di marzo e che potrebbe essere ricevuto da alcuni adesso con lo stipendio di agosto e il bonus cuneo fiscale che è partito ufficialmente da luglio.

 

Come anticipato in altri nostri articoli dal 1° luglio parte il taglio del cuneo fiscale sugli stipendi di lavoratori e lavoratrici dipendenti così come previsto dalla Legge di Bilancio 2020 e dal decreto 3/2020 "Misure urgenti per la riduzione della pressione fiscale sul lavoro dipendente" pubblicato in Gazzetta Ufficiale e ormai diventato legge, che ha portato ad aumento della busta paga a seconda del reddito.

 

Le sorprese in buista paga non finiscono qui, infatti, se ben ricordate il primo decreto economico aveva introdotto per il solo mese di marzo 2020 un premio di 100 euro per tutti i lavoratori che nel primo mese di lockdown avevano continuato a lavorare nonostante l’emergenza epidemiologica da Coronavirus.

 

Ma procediamo con ordine e andiamo a vedere nel dettaglio il bonus cuneo fiscale e il bonus 100 euro in busta paga.

 

Bonus cuneo fiscale busta paga ottobre 2020:

In base a quanto previsto Il Bonus 80 euro che abbiamo imparato a conoscere durante tutti questi anni ha cambiato pelle.

 

Dal 1° luglio 2020 è scattata, infatti, la riduzione del cuneo fiscale con il conseguente aumento in busta paga. In pratica, il vecchio bonus Renzi di 80 euro non c'è più perché è diventato un bonus IRPEF in busta paga da 100 euro per chi ha un determinato reddito.

  • bonus Irpef 100 euro netti mensili per chi ha un reddito annuo da 8.173 euro fino a 26.600 euro lordi. 

  • bonus Irpef di 100 euro per redditi da 26.601 euro a 28mila: tale platea finora è stata esclusa dal bonus Irpef, e da luglio 2020 beneficerà per la prima volta di un incremento di 100 euro al mese in busta paga. 

 

 Ecco una pratica tabella per capire meglio l'entità dell'aumento in busta paga ottobre 2020:

Soglia reddito 2020Bonus annuale 2020Bonus mensile 2020
Da 8.173 a 24.6001080 euro all’anno100 euro
Da 26.601 a 28.000 1080 euro all’anno100 euro
30.000 euro 565,7euro94,3 euro
35.000 euro480 euro80 euro 
36.000 euro 384 euro 64 euro
39.000 euro96 euro16 euro
40.000 euro0

 

 

Bonus cuneo fiscale sotto forma di detrazione fiscale:

Per quanto riguarda i redditi tra 28.001 euro e fino a 40.000 euro il bonus derivante dal taglio al cuneo fiscale non verrà accreditato in busta paga ma è riconosciuto sotto forma di detrazione fiscale.

  • Bonus Irpef di 80 euro al mese per i redditi da 28.001 euro, e fino al limite di 35.000 euro

  • bonus Irpef da 80 euro a 0 per chi ha redditi da 35.001 euro, e fino al limite di 40.000 euro, il bonus cuneo fiscale sarà riconosciuto direttamente in busta paga, per un importo compresa tra 80 euro e 0 euro (si segue il meccanismo di decalage).

 

Bonus cuneo fiscale calcolo:

Ecco come si calcola il bonus cuneo fiscale per i redditi oltre i 28.000 euro: il bonus decresce al crescere del reddito, fino ad arrivare ad azzerarsi per redditi lordi annui pari a 40.000 euro, e viene erogato tramite una detrazione:

  • Per redditi compresi tra 28.001 e 35.000 euro il bonus è calcolato con la seguente formula di calcolo: 480 + 120 x (35.000 - reddito lordo annuo) / 7.000. 

  • Per i redditi compresi tra 35.001 e 40.000 euro, invece, la formula di calcolo è la seguente: 480 x (40.000 - reddito lordo annuo) / 5.000.

Si ricorda che l'importo del bonus cuneo fiscale dipende dal numero dei giorni di lavoro ed è riconosciuto dal datore di lavoro sulla base del reddito annuale Questo significa, perciò, che se si percepiscono altri redditi oltre a quello da lavoratore dipendente (per esempio una seconda occupazione, un reddito da locazione...) il bonus potrebbe essere soggetto a restituzione in seguito al conguaglio in sede di dichiarazione dei redditi. 

 

Bonus 100 euro in busta paga: a chi spetta il premio e quando?

L'altra novità che porterà ad un aumento della busta paga di settembre 2020 è il famoso bonus 100 euro in busta paga introdotto dal decreto Cura Italia ma non prorogato per ulteriori mesi -aprile e maggio - con il decreto Rilancio. In pratica i destinatari del premio 100 euro per il mese di marzo potrebbero riceverlo anche adesso con lo stipendio di settembre.

 

In base a quanto previsto dal dal decreto Cura Italia, il premio 100 euro in busta paga spetta a:

  • ai titolari di redditi di lavoro dipendente di cui all’art. 49, co. 1, del Dpr. n. 917/1986 (Tuir). Per lavoro dipendente si intendono i redditi "che derivano da rapporti aventi per oggetto la prestazione di lavoro, con qualsiasi qualifica, alle dipendenze e sotto la direzione di altri, compreso il lavoro a domicilio quando è considerato lavoro dipendente secondo le norme della legislazione sul lavoro".

  • nei 40mila euro lordi di reddito massimo previsti per il diritto al bonus 100 euro, è compreso solo «il reddito di lavoro dipendente assoggettato a tassazione progressiva IRPEF e non anche quello assoggettato a tassazione separata o ad imposta sostitutiva». Per cui ll’eventuale premio di risultato (al quale si applica l’imposta sostitutiva) non rileva ai fini del tetto di reddito.

  • Il bonus 100 euro spetta ai dipendenti che hanno continuato a lavorare nel mese di marzo.

  • L'importo massimo di 100 euro del bonus va rapportato al numero di giorni di effettivo lavoro svolto nel mese di marzo nella propria sede di lavoro, in quanto impossibilitati ad applicare lo smart working

  • Requisiti bonus 100 euro in busta paga: il decreto-legge non prevede particolari requisiti per avere diritto al bonus 100 euro. L'unico requisiti di cui si parla riguarda il limite di reddito complessivo da lavoro dipendente dell'anno precedente in cui deve rientrate il lavoratore e cioé: avere un reddito inferiore a 40.000 euro.

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