Il blocco della riscossione

Cartelle esattoriali proroga riscossione fino al 31 dicembre 2020

Bloccato l’invio di oltre 9 milioni di cartelle esattoriali fino al 31 dicembre 2020 per evitare tensioni sociali. Nuova proroga del Consiglio dei Ministri

Cartelle esattoriali proroga riscossione fino al 31 dicembre 2020

A sorpresa, con un decreto-legge, il governo ha prorogato la moratoria sulle cartelle esattoriali fino alla fine dell’anno, accogliendo le richieste avanzate dall’opposizione, dai commercialisti e dalle piccole e medie imprese.

 

Bloccato l’invio di circa 9 milioni di cartelle esattoriali che avrebbero messo in difficoltà la già compromessa situazione economica degli italiani causa Covid. Le famiglie sono alle prese con una crisi di liquidità importante a causa dei problemi di lavoro legati alla pandemia e al lockdown e ai ritardi nei pagamenti della cassa integrazione Covid.

 

Cartelle esattoriali: arriva la proroga fino a fine anno

In un Consiglio dei Ministri notturno, tenutosi nelle primissime ore di domenica, è stato approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di riscossione esattoriale, una vera e propria boccata d’ossigeno per i 9 milioni di contribuenti alle prese con i problemi con il Fisco.

 

Il decreto proposto del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri, interessa in particolar modo 1,6 milioni di contribuenti residenti nella regione Lazio, 1,1 milioni in Campania e 961 mila in Lombardia.

 

Con questo provvedimento viene disposta la proroga fino al 31 dicembre 2020 della sospensione delle attività di notifica di nuove cartelle di pagamento, del pagamento delle cartelle precedentemente inviate e degli altri atti dell’Agente della Riscossione.

 

Allo stesso tempo, si proroga al 31 dicembre anche il periodo durante il quale si decade dalla rateizzazione con il mancato pagamento di 10 rate, anziché 5.

 

Per consentire uno smaltimento graduale delle cartelle di pagamento che si sono già accumulate, alle quali si aggiungeranno quelle dei ruoli che gli enti consegneranno fino al termine della sospensione, è inoltre previsto il differimento di 12 mesi del termine entro il quale avviare alla notifica le cartelle.

 

Governo: proroga cartelle per evitare tensioni sociali

Il governo non sembrava affatto intenzionato a concedere un’ulteriore proroga delle cartelle esattoriali, dichiarando più volte che non ci sarebbe stato alcun rinvio alla scadenza delle cartelle fissata per il 15 ottobre 2020.

Oltre all’opposizione erano insorti i commercialisti, alle prese con una mole considerevole di pratiche a causa dei numerosi rinvii, segnalando le problematiche di liquidità di imprese e cittadini.

 

Con una mossa a sorpresa l’esecutivo ha deciso di accogliere l’accorato appello degli italiani, rinviando al 31 dicembre 2020 la scadenza della moratoria delle cartelle esattoriali. C’è voluto un decreto ad hoc, approvato dal Consiglio dei Ministri insieme alla legge di Bilancio 2021 ed immediatamente operativo.

La decisione è stata presa per evitare tensioni sociali, ha dichiarato il viceministro dell’Economia, Laura Castelli: “Siamo quasi alla fine di un anno difficile ed è importante continuare a proteggere gli ultimi, chi è più debole, chi ha bisogno d’aiuto”.

 

Cartelle esattoriali: nessuna proroga dopo il 1° gennaio 2021

Il nuovo decreto non riguarda solo le nuove cartelle esattoriali da inviare, circa 9 milioni, ma anche il riavvio dell’attività di riscossione da parte dell’Agenzia delle Entrate e gli avvisi esecutivi. Stop, dunque a cartelle esattoriali, fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti fino alla fine dell’anno. Sospesi anche gli obblighi derivanti dai pignoramenti presso terzi, effettuati dal fisco su stipendi o altre indennità relative al rapporto di lavoro ed alle pensioni.

 

Il primo rinvio delle cartelle esattoriali era stato deciso con il decreto Cura Italia, poi prorogato con il decreto Rilancio. Dopo nove mesi di stop l’attività di Riscossione dell’Agenzia delle Entrate riprenderà regolarmente, seppur con una certa gradualità, a partire dal 1° gennaio 2021. Questa volta non si prevedono ulteriori proroghe.

 

Ricordiamo che secondo alcuni numeri forniti dal ministero dell’Economia si evince che oltre il 60% dei contribuenti morosi hanno continuato a pagare le cartelle esattoriali durante questo periodo, nonostante il blocco deciso dal Governo, generando un gettito superiore di circa 7 miliardi rispetto alle stime dell’esecutivo.

 

Il governo aveva inizialmente deciso di non varare alcuna proroga considerando che la maggior parte delle cartelle esattoriali aveva un importo piuttosto contenuto e quindi risultava sostenibile per i cittadini. Circa 9 cartelle su 10, sarebbero inferiori ai 5 mila euro mentre circa il 73% del totale (6,5 milioni) avrebbero un importo inferiore ai mille euro. Sarebbero invece 1,5 milioni le cartelle di importo compreso tra 1.000 e 5 mila euro e solo 881 mila quelle oltre questa soglia.

 

Di queste cartelle, il 36% arriva dall’Agenzia delle Entrate e il 18% dagli enti locali (soprattutto per multe non pagate, Tari e IMU).

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