Cassa integrazione covid

Contributo addizionale Cassa integrazione, ultime notizie DL Agosto

Quanto costa la cassa integrazione al datore di lavoro? Cos’è il contributo addizionale cig? Come si calcola e come funziona? Le novità del decreto Agosto

Contributo addizionale Cassa integrazione, ultime notizie DL Agosto

Nuove misure per il lavoro da 13 miliardi di euro con il decreto Agosto già in vigore, soprattutto inerenti alla cassa integrazione covid-19 e al blocco dei licenziamenti fino alla fine dell’anno, come chiesto a gran voce dai sindacati per evitare licenziamenti fiume in autunno.

 

Il nuovo pacchetto di cassa integrazione, però, potrebbe essere selettivo ed oneroso.

 

Quanto costa la cassa integrazione al datore di lavoro? Cos’è il contributo addizionale cig? Come si calcola e come funziona?

 

Cassa integrazione: cos’è il contributo addizionale

La Cassa Integrazione Guadagni (CIG) è un ammortizzatore sociale, fruito in costanza di rapporto di lavoro, finalizzato a sostenere economicamente il salario dei lavoratori di imprese che si trovano in determinate situazioni di difficoltà, a fronte delle quali richiedono una riduzione o una sospensione del rapporto di lavoro.

 

La Cassa Integrazione Guadagni può essere:

  • ordinaria quando è legata a situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all'impresa o ai dipendenti, incluse le intemperie stagionali e per situazioni temporanee di mercato;

  • straordinaria quando l’azienda si trova in situazione di difficoltà produttiva o necessiti di sostenere processi di riorganizzazione.

 

I lavoratori percepiscono quanto spetta loro per contratto per le ore prestate e l'80% dell'ammontare globale per le ore che avrebbero dovuto prestare.

 

Quanto costa al datore di lavoro? Per accedere alla cassa integrazione le imprese devono pagare un contributo ordinario sul monte retribuzioni lordo e un contributo addizionale sulle integrazioni salariali anticipate.

 

Il contributo ordinario è versato mensilmente con un’aliquota contributiva pari all’1,90% della retribuzione lorda corrisposta al lavoratore per le aziende fino a 50 dipendenti e al 2,20% per le imprese con più di 50 dipendenti.

 

Cassa integrazione: come si calcola il contributo addizionale

Il calcolo del contributo addizionale per la cassa integrazione è disciplinato dall’ex articolo 5, d.lgs. 148/2015, che prevede il pagamento da parte del datore di lavoro di una percentuale pari al:

  • 9% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate, relativamente ai periodi di integrazione salariale ordinaria o straordinaria fruiti all'interno di uno o più interventi concessi sino a un limite complessivo di 52 settimane in un quinquennio mobile;

  • 12% oltre le 52 settimane e fino a 104 settimane in un quinquennio mobile;

  • 15% oltre le 104 settimane in un quinquennio mobile.

La misura del contributo addizionale, dunque, varia in relazione all’utilizzo del trattamento di integrazione salariale, più se ne farà ricorso più sarà alta la percentuale di contributo addizionale da pagare da parte dell’azienda.

 

Com’è cambiato il contributo addizionale con il covid-19? Con il Dl Cura Italia, il governo ha esonerato dal pagamento del contributo addizionale le imprese che sospendono o riducono l'attività lavorativa per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da covid-19, pur mantenendo l'obbligo del pagamento del contributo ordinario.

 

Questa misura è stata decisa per supportare imprese e lavoratori in un periodo di estrema emergenza, coprendo nel periodo marzo-aprile quattro lavoratori dipendenti su dieci per un risparmio medio di circa 1.100 euro per dipendente presente in azienda, rivelano Bankitalia e Inps.

 

Contributo addizionale cig: novità nel decreto Agosto

Con molta probabilità la cassa integrazione verrà prorogata di altre nove settimane, con il decreto Agosto, fino a fine anno, portando il totale a 18 settimane dall’inizio della crisi.

 

Questa volta la cassa integrazione però potrebbe essere selettiva, ossia riconosciuta esclusivamente ai datori di lavoro ai quali sia stato già interamente autorizzato il precedente periodo di nove settimane, ed onerosa ovvero riconosciuta a fronte di un pagamento addizionale.

 

Secondo quanto si legge nell’ultima bozza della manovra estiva in circolazione, il contributo addizionale dovuto dalle aziende per usufruire delle ulteriori nove settimane di cassa integrazione potrebbe essere calcolato sulla base del fatturato aziendale, o meglio sul raffronto tra il fatturato aziendale del primo semestre 2020 e quello del corrispondente semestre 2019, e sarà:

  • pari al 9% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, per i datori di lavoro che hanno avuto una riduzione del fatturato inferiore al venti per cento;

  • pari al 18% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, per i datori di lavoro che non hanno avuto alcuna riduzione del fatturato;

  • il contributo addizionale non sarà dovuto nel caso di datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al venti per cento.

Questa misura costerà allo Stato 1.600 milioni di euro per l'anno 2020.

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