Cassa integrazione covid

Cassa integrazione covid 2020: cos'è come funziona, ultime notizie

Cassa integrazione covid cos'è e come funziona, a chi spetta e quando, proroga decreto Agosto fino al 31 dicembre ma con contributo addizionale, pagamento

Cassa integrazione covid 2020: cos'è come funziona, ultime notizie

Cassa integrazione novità decreto Agosto:

 

*** Cassa integrazione ultime notizie 30 agosto 2020:

Nella testo del decreto Agosto si legge che i datori di lavoro che, nell'anno 2020, sospendono o riducono l'attività lavorativa per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da covid-19 possono presentare domanda di concessione dei trattamenti di Cassa integrazione ordinaria, Assegno ordinario e Cassa integrazione in deroga per una durata massima di 9 settimane + 9 settimane. Le complessive 18 settimane devono essere collocate nel periodo ricompreso tra il 13 luglio 2020 e il 31 dicembre 2020.

 

Tra le novità introdotte dal decreto Agosto 2020 c'è però il contributo addizionale dovuto dalle aziende per usufruire delle ulteriori nove settimane di cassa integrazione. Sulla base del raffronto tra il fatturato aziendale del primo semestre 2020 e quello del corrispondente semestre 2019, sarà:

  • pari al 9% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, per i datori di lavoro che hanno avuto una riduzione del fatturato inferiore al venti per cento;

  • pari al 18% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, per i datori di lavoro che non hanno avuto alcuna riduzione del fatturato;

  • il contributo addizionale non sarà dovuto nel caso di datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al venti per cento.

La proroga della cassa integrazione ordinaria, dell'assegno ordinario e della cassa integrazione in deroga per le aziende che nel 2020, sospendono o riducono l'attività lavorativa per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da covid-19, costerà allo Stato 1.600 milioni di euro per l'anno 2020.

 

Cassa integrazione tutti i decreti:

La cassa integrazione e altre misure a sostegno delle imprese sono state previste già dal decreto 1 marzo 2020 per far fronte all'emergenza epidemiologica COVID-19(coronavirus) mentre altre sono arrivate con il primo decreto economico anti-Coronavirus.

 

Nel decreto ci sono state disposizioni che hanno puntato ad assicurare un primo e necessario supporto economico ai cittadini e alle imprese danneggiati dall'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus nel nostro Paese.

 

Per i Comuni delle zone rosse individuati nell'allegato 1 al DPCM del 1° marzo 2020, il Decreto era intervenuto adottando al Capo II "Misure in materia di lavoro privato e pubblico":

  • Cassa Integrazione Guadagni in deroga per le unità produttive operanti nei comuni elencati e per i lavoratori ivi domiciliati (tale deroga è estesa anche ai datori di lavoro iscritti al Fondo di Integrazione Salariale – FIS) per un periodo massimo di tre mesi (art. 13);

  • possibilità di sospensione della Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per le imprese che vi avessero fatto ricorso prima dell'emergenza sanitaria e sostituzione con Cassa Integrazione Ordinaria, nel limite massimo di spesa pari a 0,9 milioni di euro per l'anno 2020 e per un periodo in ogni caso non superiore a tre mesi (art. 14);

  • Cassa Integrazione Salariale in deroga per i datori di lavoro del settore privato, compreso quello agricolo, con unità produttive operanti nei comuni elencati e per i lavoratori ivi domiciliati, che non possano beneficiare dei vigenti strumenti di sostegno al reddito, per la durata della sospensione del rapporto di lavoro e comunque per un periodo massimo di tre mesi (art. 15);

  • indennità di 500 euro al mese, per un massimo di 3 mesi, per i lavoratori che svolgono l'attività lavorativa in regime di collaborazione coordinata e continuativa, per gli agenti commerciali, per i professionisti e per i lavoratori autonomi domiciliati o che svolgono la propria attività nei comuni elencati, parametrata alla effettiva durata della sospensione dell'attività (art. 16).

 

Successivamente con l'aumento dell'epidemia, il governo si è apprestato a varare nuove misure economiche a sostegno delle aziende e imprese, genitori e lavoratori e l'ampliamento della cassa integrazione in tutta Italia con il decreto Cura Italia e Decreto Liquidità poi è stata la volta del decreto Rilancio ed ora tocca al decreto Agosto CIG covid.

 

Andiamo a vedere quindi che cos'è la cassa integrazione come funziona, a chi spetta, quanto dura e importo retribuzionequando arriva il pagamento della Cassa Integrazione:

 

 

Cassa integrazione proroga CIG, Dl Rilancio 2020:

Diffuso il testo ufficiale del decreto Rilancio che prevede la proroga cassa integrazione decreto Rilancio 2020. La proroga è di 18 settimane (ovvero 5 + 4 per le aziende in CIG sin dall'inizio) e cioè fino al 31 ottobre 2020.

 

*** Cassa Integrazione in deroga 2020 ultime notizie 31 maggio, proroga decreto Rilancio:

In base al decreto Rilancio, la cassa integrazione sarà applicabile per 18 settimane e non più nove settimane come previsto dal decreto di marzo:

  • Cig per 14 settimane utilizzabili fino al 30 agosto;

  • Cig per altre 4 settimane utilizzabili dal 1° settembre fino al 31 di ottobre di quest'anno.

 

Inoltre il decreto Rilancio prevede il pagamento CIG diretto dell'INPS:

Nell’articolo 74 della bozza del Decreto Rilancio, chiamata “Misure di semplificazione in materia di ammortizzatori sociali” si legge infatti che, con l’obiettivo di “favorire la celere disponibilità di reddito da parte dei lavoratori in caso di ricorso agli ammortizzatori sociali previsti dagli articoli 19 e 22 del decreto legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla legge 24 aprile 2020, n. 27”, i datori di lavoro che non anticipano i pagamenti, potranno fare richiesta di pagamento diretto della prestazione.

 

Le altre novità:

Nel decreto Rilancio di maggio prevista la proroga ammortizzatori sociali:

  • proroga Cassa integrazione con la causale Covid-19, per 18 settimane, fino al 31 ottobre. 

  • Per i percettori di CIG anche gli assegni familiari. Contemplata anche per chi è in Cassa integrazione straordinaria, prevedendo ovviamente la sospensione di quest'ultima che riprenderà in coda alla ordinaria. Confermata fino a tutto ottobre pure la Cassa integrazione in deroga, sempre con causale Covid-19

  • Proroga di due mesi per Naspi e Dis-Coll in scadenza tra il primo febbraio e il 30 aprile scorsi. 

  • Chi percepisce i vari ammortizzatori sociali o i redditi di emergenza e di cittadinanza, potrà essere impiegato in agricoltura per un massimo di 60 giorni, con una retribuzione massima di 2mila euro che si aggiungerà alle altre entrate. 

  • Moratoria dei "licenziamenti per giustificato motivo oggettivo", prolungata da due a cinque mesi.

 

 

Cassa Integrazione 2020 pagamento:

Pagamento cassa integrazione 2020:

Il Presidente dell'INPS Tridico, ha promesso che «entro il 30 aprile» l'INPS si impegna fin da ora a pagare il resto dei provvedimenti del Cura Italia, per cui la cassa integrazione.

 

Come già detto si tratta però solo della CIGO, cassa integrazione ordinaria, perché per la cassa integrazion in deroga, Tridico ha detto, che non sono ancora disponibili i dati per tutte le regioni e «quindi il termine non può essere il 30 aprile».

In alcune regioni perà alcune domande di CIGD sono state già pagate e finora sono stati spesi circa 15 miliardi.

 

Tridico ha inoltre mensionato il reddito di emergenza «per gli esclusi dalle misure: potrebbero essere non meno di un milione di nuclei, quindi una platea di circa 3 milioni di persone per una spesa intorno ai 2 miliardi di euro», ma «il ministero del Lavoro sta lavorando, noi forniamo solo il supporto tecnico».

 

Sempre in merito al pagamento della cassa integrazione, alcuni giorni fa è uscita una nota ufficiale di Palazzo Chigi, in cui il governo, ha confermato il pagamento CIG entro 1 mese da ciascuna domanda, sia per quella ordinaria che l'assegno ordinario del Fis, il Fondo di integrazione salariale, a 4,5 milioni di lavoratori.

 

Circa la metà degli importi destinati ai lavoratori per la cassa integrazione ordinaria "è già stata anticipata dalle aziende e un'altra metà sarà pagata entro fine aprile, o comunque entro 30 giorni dalla domanda". Lo si legge in una nota del governo.

 

Palazzo Chigi sempre nella nota aggiunge anche che "Per ottenere le erogazioni, le procedure non richiedono più l'invio di modelli cartacei validati presso sportelli bancari e postali per certificare l'Iban, perché la validità del codice identificativo viene effettuata con sistemi informatici. Nei giorni scorsi, l'Abi ha comunicato che la quasi totalità delle banche italiane (quasi il 94% in termini di attivi) ha già aderito alla Convenzione. 

 

È bene ricordare che i tempi ordinari per il pagamento della cassa integrazione sono sempre stati di due o tre mesi. In questo caso, grazie alla normativa semplificata e allo sforzo dell'Inps, i pagamenti arriveranno al più tardi entro 30 giorni dalla ricezione della domanda", precisa la stessa nota.  

 

Mentre è già in corso il pagamento da parte dell'Inps della cassa in deroga delle prime regioni. 

 

Cassa integrazione novità decreto liquidità

Il Decreto Liquidità pubblicato in Gazzetta Ufficiale ha previsto:

  • l'estensione della cassa integrazione ordinaria, cassa integrazione in deroga e assegno ordinario "Cura Italia" anche ai lavoratori assunti dal 24 febbraio 2020 al 17 marzo 2020;

  • l'esenzione dall’imposta di bollo per i procedimenti di cassa integrazione in deroga.

 

Anticipo pagamento CIG Poste italiane:

Poste Italiane ha reso nota la possibilità per i clienti BancoPosta e PostePay Evolution con accredito dello stipendio, previa domanda, di anticipare il pagamento della cassa integrazione ordinaria o in deroga in modo da aiutarli ad affrontare le esigenze economiche durante l’emergenza Covid-19.

 

Le somme che saranno erogate dall’INPS e messe a disposizione dallo Stato nei termini previsti dalla normativa saranno anticipate da Poste Italiane in partnership con BNL Finance, società specializzata in soluzioni di finanziamento.

 

La domanda di anticipazione CIG a Poste italiane può essere già presentata online accedendo al sito internet di Poste Italiane www.poste.it dal quale è scaricabile la documentazione e la guida alla compilazione della domanda.

 

Poste Italiane estinguerà automaticamente le anticipazioni concesse non appena l’INPS erogherà i trattamenti, senza necessità di alcun adempimento da parte dei lavoratori.

 

Anticipo pagamento cassa integrazione Poste a chi spetta:

  • titolari di un conto BancoPosta o di Poste Pay Evolution;

  • con stipendio accreditato sul suddetto conto;

  • la domanda dell’assegno con i trattamenti di integrazione salariale ordinario o in deroga deve essere già stata presentata dal datore di lavoro;

  • non bisogna aver percepito un anticipo della cassa integrazione dal proprio datore di lavoro.

 

Per presentare la Domanda cassa integrazione in anticipo a Poste Italiane occorrono i seguenti documenti:

  • Documento di riconoscimento (fronte e retro), Carta d’identità, Patente di Guida o Passaporto;

  • Tessera Sanitaria;

  • Permesso di soggiorno in caso di lavoratore straniero;

  • Ultima busta paga da cui si evinca l’IBAN di accredito dello stipendio;

  • Modulo di Richiesta Anticipazione Cassa Integrazione Guadagni, scricabile online dal sito di Poste.

 

Modulo pagamento CIG anticipato dalla banca fino a 1400 euro:

E' del 31 marzo la notizia dell'accordo tra governo e ABI per anticipare la Cassa integrazione

I primi soldi della Cassa integrazione arriveranno ai lavoratori prima, dunque ben prima dei soliti 2-3 mesi di lavorazione delle pratiche.

 

La convenzione sottoscritta da parti sociali (sindacati e imprese), Abi (Associazione bancaria italiana) e ministro del Lavoro Nunzia Catalfo consente agli istituti di credito di anticipare fino a un massimo di 1.400 euro per la Cig a zero ore di 9 settimane (assegno proporzionato, se per periodi inferiori o se part-time).

 

La convenzione sarà un'operazione a costo e a zero burocrazia per il lavoratore. Le banche, come avvenne già in passato, anticiperanno le somme e verranno poi "rimborsate" direttamente da Inps. Qualora l'importo complessivo della Cig fosse superiore ai 1.400 euro, sarà la stessa banca a integrare la differenza, una volta incassate le risorse extra dall'Istituto di previdenza "entro al massimo 7 mesi".

 

Sul lavoratore non graveranno né costi né interessi (come richiesto dai sindacati, spiega Anammaria Furlan della Cisl). I moduli saranno messi a disposizione "nei prossimi giorni".

 

Grazie all'accordo firmato tra ABI, governo e sindacati, il pagamento CIG è anticipato dalle banche fino a 1400 euro.

 

Per cui una volta che il datore di lavoro ha presentato la domanda Cassa integrazione Covid-19 all'INPS il lavoratore può recarsi in banca per compilare il modulo con la domanda per l’anticipazione dell’integrazione salariale.

 

Il modulo può essere reperito online e può essere compilato e inviato in via telematica alla propria banca.

 

Importante: per consentire il pagamento Cassa integrazione anticipato, la banca o l'istituto di credito deve avere aderito alla convenzione, nel caso in cui non lo abbia fatto, il lavoratore deve rivolgersi ad un'altra banca.

 

Sempre nel modulo, il lavoratore deve inserire i propri dati, autocertificare la propria condizione di lavoratore sospeso dal lavoro a zero ore e l’avvenuta richiesta da parte della propria azienda del trattamento di integrazione salariale. Nel modulo figura una precisazione per specificare che il prestito di 1.400 euro si estingue nel momento in cui l’Inps effettua il versamento della cig.

 

Cassa integrazione novità decreto Cura Italia:

Cassa Integrazione decreto Cura Italia in virtù delle disposizioni previste dal Dpcm IO RESTO A CASA, le misure economiche arrivate dal decreto Cura Italia, sono più che mai importanti,

 

Nel decreto Cura Italia approvato il 16 marzo ci sono stati interventi fiscali per sostenere l'economia.

 

in particolare nel nuovo decreto Cura Italia pubblicato in Gazzetta Ufficiale c'è un grande blocco di misure per tutta Italia di:

  • cassa integrazione, le cui modalità di applicazione e durata si capiranno meglio dopo la pubblicazione del decreto-legge.

  • cassa integrazione in deroga per le aziende sotto i 6 dipendenti, in modo da garantire in tutta Italia la cassa integrazione per quelle persone che lavorano in un contesto più piccolo. 

 

Cassa integrazione cos’è?

Cos'è la Cassa integrazione? La cassa integrazione guadagni, CIG, è un ammortizzatore sociale che lo Stato attiva nei confronti di aziende colpite da particolari situazioni di crisi, come ad esempio un terremoto o una emergenza sanitaria, atta a garantire al lavoratore un sostegno economico mediante il riconoscimento di una parte della retribuzione.

 

Come funziona la cassa integrazione, è una delle domande più ricorrenti di queste ultime settimane, vista l'emergenza sanitaria che sta coinvolgendo i paesi del Nord Italia e in misura minore, al momento, al Centro-Sud.

 

Peranto per le aziende colpite sul fronte economico dall’emergenza coronavirus, il Governo è già intervenuto con le prime misure urgenti atte da una parte al contenimento dell'epidemia Covid-19 e dall'altra a sostegno delle imprese e dei lavoratori. Ovviamente queste prime misure non basteranno ed è per questo che dopo il primo Dpcm 1° marzo, è arrivato il primo decreto-legge economico con la sospensione di tasse, bollette, cartelle esattoriali ed un secondo che arriverà entro questa settimana.

 

In attesa di sapere cosa prevede il nuovo decreto, andiamo a spiegare la cassa integrazione guadagni.

 

Cassa integrazione: cos’è e come funziona?

Che cos'è la cassa integrazione? La cassa integrazione, come già anticipato, è un ammortizzatore sociale che l’Inps eroga in favore dei lavoratori di aziende che si trovano in particolari situazioni di crisi e grazie al quale i lavoratori con sospensione o riduzione del lavoro, possono accedere ad una indennità quale sostegno economico alla retribuzione.

 

In Italia esistono 3 tipologie di cassa integrazione guadagni:

  • Cassa integrazione ordinaria, CIGO;

  • Cassa integrazione straordinaria, CIGS;

  • Cassa integrazione in deroga, CIGD.

A seconda quindi della tipologia di impresa può essere attivata un diverso tipo di indennità.

Partiamo con la cassa integrazione ordinaria.

 

Cassa integrazione ordinaria 2020: cos'è e come funziona, a chi spetta?

La Cassa integrazione ordinaria, CIGO può essere richiesta, ad esempio, a causa di gravi danni ambientali, situazioni del mercato e tutte quelle cause di crisi e necessità di riorganizzazione interna che non sono causate da comportamenti imputabili al singolo.

 

La cassa integrazione ordinaria prevede il versamento al lavoratore di un’indennità pari all’80% dello stipendio che quest’ultimo avrebbe percepito qualora avesse potuto effettuare il normale orario di lavoro.

 

Per il calcolo dell’importo dovuto bisogna tener conto dei limiti dell’orario stabilito dai contratti collettivi (in ogni caso questo non deve superare le 40 ore settimanali) e il limite massimo mensile dell’assegno stabilito di anno in anno.

 

La domanda di cassa integrazione ordinaria deve essere presentata alla sede Inps dove si trova l’unità produttiva interessata dalla riduzione o sospensione dell’attività lavorativa.

Per maggiori dettagli si invita a consultare l’approfondimento dettagliato su cos’è la CIGO.

 

A chi spetta la cassa integrazione ordinaria?

  • Le aziende che possono accedere alla cassa integrazione ordinaria 2020 sono:

  • imprese industriali manifatturiere, di trasporti, estrattive, di installazione di impianti, produzione e distribuzione dell’energia, acqua e gas;

  • cooperative di produzione e lavoro che svolgano attività lavorative similari a quella degli operai delle imprese industriali, ad eccezione delle cooperative elencate dal D.P.R. 602/1970;

  • imprese dell’industria boschiva, forestale e del tabacco;

  • cooperative agricole, zootecniche e loro consorzi che esercitano attività di trasformazione, manipolazione e commercializzazione di prodotti agricoli propri per i soli dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato;

  • imprese addette al noleggio e alla distribuzione dei film e di sviluppo e stampa di pellicola cinematografica;

  • imprese industriali per la frangitura delle olive per conto terzi;

  • imprese produttrici di calcestruzzo preconfezionato;

  • imprese addette agli impianti elettrici e telefonici;

  • imprese addette all’armamento ferroviario;

  • imprese industriali degli enti pubblici, salvo il caso in cui il capitale sia interamente di proprietà pubblica;

  • imprese industriali e artigiane dell’edilizia e affini;

  • imprese industriali esercenti l’attività di escavazione e/o lavorazione di materiale lapideo;

  • •mprese artigiane che svolgono attività di escavazione e di lavorazione di materiali lapidei, con esclusione di quelle che svolgono strutture ed escavazione.

 

Quanto dura la Cassa integrazioni ordinaria?

La cassa integrazione guadagni ordinaria è erogata per un massimo di 3 mesi, prorogabili a 12 nel caso di eventi di particolare gravità e inevitabili e può essere erogata per un massimo di 12 mesi in due anni in via non continuativa.

 

Cassa integrazione guadagni straordinaria, CIGS: cos'è, durata e importo

La cassa integrazione guadagni straordinaria CIGS è un ammortizzatore sociale erogato in costanza di rapporto di lavoro che può essere riconosciuto alle im,viene concessa nei casi di eventi aziendali strutturali che non compromettono l’attività aziendale.

 

Dopo aver presentato domanda di cassa integrazione straordinaria è previsto che l’orario di lavoro venga ridotto o sospeso entro 30 giorni.

 

I lavoratori in cassa integrazione guadagni straordinaria hanno diritto a percepire un’integrazione dello stipendio pari all’80 per cento della retribuzione che sarebbe spettata ai lavoratori interessati per tutte le ore di lavoro non effettuate.

 

Cassa integrazione straordinaria quando può essere richiesta?

La cassa integrazione guadagni straordinaria può essere richiesta dalle aziende con più di 15 dipendenti che rientrano nelle seguenti tipologie:

  • imprese industriali, comprese quelle edili ed affini;

  • imprese artigiane che procedono alla sospensione dei lavoratori in conseguenza di sospensioni o riduzioni dell’attività dell’impresa che eserciti l’influsso gestionale prevalente, che si ha quando oltre il 50% del fatturato proviene da una sola committente;

  • imprese appaltatrici di servizi di mensa o ristorazione, che subiscano una riduzione di attività in dipendenza di situazioni di difficoltà dell’azienda appaltante, che abbiano comportato per quest’ultima il ricorso al trattamento ordinario o straordinario di integrazione salariale;

  • imprese appaltatrici di servizi di pulizia, anche se costituite in forma di cooperativa, che subiscano una riduzione di attività in conseguenza della riduzione delle attività dell’azienda appaltante, che abbiano comportato per quest’ultima il ricorso al trattamento straordinario di integrazione salariale;

  • imprese dei settori ausiliari del servizio ferroviario, ovvero del comparto della produzione e della manutenzione del materiale rotabile;

  • imprese cooperative di trasformazione di prodotti agricoli e loro consorzi;

  • imprese di vigilanza;

  • imprese dell’editoria;

  • imprese del trasporto aereo e di gestione aeroportuale e società da queste derivate, nonché imprese del sistema aereoportuale;

  • partiti e movimenti politici entro certi limiti di spesa.

Altresì possono beneficiare della CIGS 2020 anche le imprese che esercitano attività commerciale, agenzie di viaggio e turismo che nel corso del semestre precedente alla domanda di cassa integrazione straordinaria hanno occupato più di 50 dipendenti.

 

Quando dura la Cassa integrazione straordinaria?

La cassa integrazione straordinaria nell’arco di un quinquennio mobile può durare al massimo:

  • fino a 12 mesi in caso di crisi aziendale e piano di risanamento;

  • fino a 24 mesi in caso di riorganizzazione, piano di interventi e investiment;

  • fino a 24 - 36 mesi in caso di contratto di solidarietà con riduzione dell’orario di lavoro in media non superiore al 60% dell’orario complessivo dei lavoratori e del 70% per singolo lavoratore.

proroga CIGS:

La cassa integrazione guadagni straordinaria può essere prorogata per un 12, 9 o 6 mesi nel caso in cui la crisi aziendale comporti la cessazione dell’attività produttiva d’impresa ma si hanno concrete possibilità di cessione e assorbimento del personale nella nuova azienda.

Ulteriori 12 mesi possono essere prorogati in caso di aree industriali di crisi complessa.

 

Cassa integrazione in deroga, CIGD 2020: cos’è e a chi spetta?

Che cos'è la cassa integrazione in deroga 2020? La CIGD, cassa integrazione in deroga è un ammortizzatore sociale che spetta a quei lavoratori che non potrebbero accedere alla CIG ordinaria e straordinaria ma che vi accedono in deroga alle leggi vigenti, solo in alcuni casi.

 

A chi spetta e quando la cassa integrazione in deroga? La CIGD 2020 è concessa dall’Inps in caso di piccoli imprenditori coltivatori diretti, artigiani e piccoli commercianti, imprese, cooperative sociali con lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato qualora si verifichi uno dei seguenti eventi:

  • crisi aziendali;

  • eventi transitori non imputabili all’imprenditore o ai lavoratori;

  • situazioni temporanee di mercato;

  • processi di riorganizzazione o ristrutturazione.

 

Cassa integrazione in deroga 2020 durata e importo: sia la durata che l'importo dell’indennità CIGD seguono le stesse regole della cassa integrazione ordinaria e straordinaria, con la scorsa legge di Bilancio la cassa integrazione in deroga non può durare più di 12 mesi

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