Cassa Integrazione in Deroga 2020: cos'è come funziona, Dl agosto

Cassa Integrazione in Deroga 2020 cos'è e come funziona, requisiti durata, pagamento INPS proroga decreto Agosto 9 + 9 settimane e contributo addizionale

Cassa Integrazione in Deroga 2020: cos'è come funziona, Dl agosto

Cassa Integrazione in deroga 2020 ultime notizie:

 

*** Cassa integrazione covid ultime notizie 29 agosto:

Nel testo del decreto Agosto è previsto che per il 2020, i datori di lavoro che sospendono o riducono l'attività lavorativa per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da covid-19 possono presentare domanda di concessione dei trattamenti di Cassa integrazione ordinaria, Assegno ordinario e Cassa integrazione in deroga per una durata massima di 9 settimane + 9 settimane. Le 18 settimane possono essere fruite nel periodo tra il 13 luglio 2020 e il 31 dicembre 2020.

 

Con il decreto Agosto CIG covid viene però introdotta una novità, quella del contributo addizionale dovuto dalle aziende per usufruire delle ulteriori 9 settimane di cassa integrazione. Tale contributo addizionale si calcola sul raffronto tra il fatturato aziendale del primo semestre 2020 e quello del corrispondente semestre 2019, e sarà quindi pari a:

  • 9% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, per i datori di lavoro che hanno avuto una riduzione del fatturato inferiore al venti per cento;

  • 18% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate durante la sospensione o riduzione dell’attività lavorativa, per i datori di lavoro che non hanno avuto alcuna riduzione del fatturato;

  • 0 contributo addizionalenel caso di datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al venti per cento.

La proroga nel decreto Agosto 2020 della cassa integrazione ordinaria, dell'assegno ordinario e della cassa integrazione in deroga per le aziende che nel 2020, sospendono o riducono l'attività lavorativa per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da covid-19, costerà allo Stato 1.600 milioni di euro per l'anno 2020.

 

 

*** Cassa Integrazione in deroga 2020 ultime notizie 29 maggio, proroga decreto Rilancio:

In base alle al decreto Rilancio, la cassa integrazione sarà applicabile per 18 settimane (9 settimane per chi è in GIG sin dall'inizio della pandemia come previsto dal decreto di marzo):

  • Cig per 14 settimane (5 settimane se già in CIGD dall'inizio) utilizzabili fino al 30 agosto;

  • Cig per altre 4 settimane utilizzabili dal 1° settembre fino al 30 di ottobre di quest'anno.


Attivata già la macchina per i pagamenti degli ammortizzatori sociali e delle indennità riconosciute dall'Inps, a cominciare dalle norme sulla Cig. "Con il nuovo decreto la domanda per la cig in deroga si fa direttamente all'Inps e non più alle Regioni - ha ribadito la ministra del Lavoro, Nunzia Catalfo - l'Inps potrà anticipare il 40% al lavoratore e nel mese seguente erogherà la restante parte. Questo ci consentirà di velocizzare l'intero sistema".

 

Cassa integrazione in deroga pagamento anticipato dall'INPS:

Decreto Rilancio 2020 CIG ultime notizie: oltre alla proroga della Cassa Integrazione fino al 31 ottobre 2020 anche il pagamento CIGD anticipato dall'INPS per il 40%.

 

Le novità Dl RIlancio riguardano quindi:

9 settimane in più di CIGD con le stesse regole e altre due novità:

  • la possibilità per i datori di lavoro di anticipare il trattamento finora pagato dall’INPS, con una procedura che passava attraverso le Regioni.

  • gestione delle procedure da parte dell’INPS, anche nel caso di pagamento da parte dell’istituto previdenziale.

Per maggiori informazioni leggi proroga cassa integrazione nel decreto Rilancio.

 

 

*** Cassa Integrazione in Deroga 2020 pagamento ultime notizie:

Il Presidente dell'INPS Tridico, ha promesso che «entro il 30 aprile» l'INPS si impegna a pagare il resto dei provvedimenti del Cura Italia, per cui la cassa integrazione.

 

Si tratta però solo della CIGO, cassa integrazione ordinaria, perché per la cassa integrazion in deroga, non sono ancora disponibili i dati per tutte le regioni e «quindi il termine non può essere il 30 aprile».

In alcune regioni perà alcune domande di CIGD sono state già pagate e finora sono stati spesi circa 15 miliardi.

 

Tridico ha inoltre mensionato il reddito di emergenza «per gli esclusi dalle misure: potrebbero essere non meno di un milione di nuclei, quindi una platea di circa 3 milioni di persone per una spesa intorno ai 2 miliardi di euro», ma «il ministero del Lavoro sta lavorando, noi forniamo solo il supporto tecnico».

 

Giorni fa in una nota ufficiale il Governo, ha fatto sapere che l'Inps sta raccogliendo le domande inviate finora da 11 Regioni, all’appello quindi ne mancano circa la metà, e sta predisponendo i primi pagamenti. 

E' già in corso il pagamento da parte dell'Inps della cassa in deroga delle prime regioni. 

 

Entro 1 mese da ciascuna domanda - garantisce ancora il governo - sarà erogata la Cassa - sia quella ordinaria che l'assegno ordinario del Fis, il Fondo di integrazione salariale - a 4,5 milioni di lavoratori.

 

E' stato confermato che con l'emergenza Coronavirus, la Cassa integrazione in deroga è stata estesa a tutti i lavoratori prima esclusi dalla Cassa integrazione ordinaria. La CIGD è quindi attivabile anche dalle aziende con meno di 6 dipendenti per 9 settimane, previa domanda all'INPS a partire dal 1° aprile.

Il 28 marzo, Conte in conferenza stampa ha detto di essere a lavoro per attivare il pagamento della Cassa Integrazione.

 

Ed è del 31 marzo la notizia dell'accordo tra governo e ABI per anticipare la Cassa integrazione

I primi soldi della Cassa integrazione arriveranno dunque ben prima dei canonici 2-3 mesi di lavorazione delle pratiche.

La convenzione sottoscritta da parti sociali (sindacati e imprese), Abi (Associazione bancaria italiana) e ministro del Lavoro Nunzia Catalfo consente agli istituti di credito di anticipare fino a un massimo di 1.400 euro per la Cig a zero ore di 9 settimane (assegno proporzionato, se per periodi inferiori o se part-time).

La convenzione sarà un'operazione a costo e a zero burocrazia per il lavoratore. Le banche, come avvenne già in passato, anticiperanno le somme e verranno poi "rimborsate" direttamente da Inps. Qualora l'importo complessivo della Cig fosse superiore ai 1.400 euro, sarà la stessa banca a integrare la differenza, una volta incassate le risorse extra dall'Istituto di previdenza "entro al massimo 7 mesi".

Sul lavoratore non graveranno né costi né interessi (come richiesto dai sindacati, spiega Anammaria Furlan della Cisl). I moduli saranno messi a disposizione "nei prossimi giorni".

 

Cassa integrazione in deroga novità decreto liquidità

Il Decreto Liquidità 8 aprile 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale ha previsto:

  • l'estensione della cassa integrazione ordinaria, cassa integrazione in deroga e assegno ordinario "Cura Italia" anche ai lavoratori assunti dal 24 febbraio 2020 al 17 marzo 2020;

  • l'esenzione dall’imposta di bollo per i procedimenti di cassa integrazione in deroga.

 

Pagamento CIG in deroga anticipato da Poste italiane:

Poste Italiane ha reso nota la possibilità per i clienti BancoPosta e PostePay Evolution con accredito dello stipendio, previa domanda, di anticipare il pagamento della cassa integrazione ordinaria o in deroga in modo da aiutarli ad affrontare le esigenze economiche durante l’emergenza Covid-19.

 

La domanda di anticipazione CIG a Poste italiane può essere già presentata online accedendo al sito internet di Poste Italiane www.poste.it dal quale è scaricabile la documentazione e la guida alla compilazione della domanda.

 

Anticipo pagamento cassa integrazione Poste a chi spetta:

  • titolari di un conto BancoPosta o di Poste Pay Evolution;

     

  • con stipendio accreditato sul suddetto conto;

     

  • la domanda dell’assegno con i trattamenti di integrazione salariale ordinario o in deroga deve essere già stata presentata dal datore di lavoro;

  • non bisogna aver percepito un anticipo della cassa integrazione dal proprio datore di lavoro.

 

Per presentare la Domanda cassa integrazione in anticipo a Poste Italiane occorrono i seguenti documenti:

  • Documento di riconoscimento (fronte e retro), Carta d’identità, Patente di Guida o Passaporto;

  • Tessera Sanitaria;

  • Permesso di soggiorno in caso di lavoratore straniero;

  • Ultima busta paga da cui si evinca l’IBAN di accredito dello stipendio;

  • Modulo di Richiesta Anticipazione Cassa Integrazione Guadagni, scricabile online dal sito di Poste.

     

Coronavirus, come ottenere il pagamento anticipato CIG in deroga dalla Banca:

Grazie all'accordo firmato tra ABI, governo e sindacati, il pagamento CIGD è anticipato dalle banche fino a 1400 euro.

 

Per cui una volta che il datore di lavoro ha presentato la domanda Cassa integrazione in deroga Covid-19 all'INPS il lavoratore può recarsi in banca per compilare il modulo con la domanda per l’anticipazione dell’integrazione salariale.

 

Il modulo può essere reperito online e può essere compilato e inviato in via telematica alla propria banca.

 

Importante: per consentire il pagamento CIGD anticipato, la banca o l'istituto di credito deve avere aderito alla convenzione, nel caso in cui non lo abbia fatto, il lavoratore deve rivolgersi ad un'altra banca.

 

Sempre nel modulo, il lavoratore deve inserire i propri dati, autocertificare la propria condizione di lavoratore sospeso dal lavoro a zero ore e l’avvenuta richiesta da parte della propria azienda del trattamento di integrazione salariale. Nel modulo figura una precisazione per specificare che il prestito di 1.400 euro si estingue nel momento in cui l’Inps effettua il versamento della cig.

 

Convenzione Inps-Abi operativo l'anticipo della Cig:

"E' in piena operatività la convenzione siglata da Abi, Inps e organizzazioni sindacali che consente ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell'emergenza Covid-19 di ricevere un anticipo della cassa integrazione ordinaria e in deroga, pari a 1.400 euro". 

Palazzo Chigi fa sapere che "per ottenere le erogazioni, le procedure non richiedono più l'invio di modelli cartacei validati presso sportelli bancari e postali per certificare l'Iban, perché la validità del codice identificativo viene effettuata con sistemi informatici. Nei giorni scorsi, l'Abi ha comunicato che la quasi totalità delle banche italiane (quasi il 94% in termini di attivi) ha già aderito alla Convenzione. 

È bene ricordare che i tempi ordinari per il pagamento della cassa integrazione sono sempre stati di due o tre mesi. In questo caso, grazie alla normativa semplificata e allo sforzo enorme dell'Inps, i pagamenti arriveranno al più tardi entro 30 giorni dalla ricezione della domanda", precisa la stessa nota. 

 

CIGD 2020 Covid-19 pagamento INPS modello Sr41 semplificato:

In questa situazione di emergenza sanitaria, ai fini di pagamento dell'indennità di cassa integrazione in deroga 2020 Covid-19, cassa integrazione ordionaria e assegno ordinario, l'Inps ha predisposto il modello SR41 semplificato.

 

La semplificazione riguarda la cancellazione dei seguenti obblighi:

  • obbligo di firma del modulo SR41 da parte del lavoratore;

  • dichiarazione di responsabilità da parte del lavoratore, che saranno ora contrallate dall'Inps.

  • certificazione dell’'BAN;

  • compilazione dati relativi allo stato civile, titolo di studio, partecipazione a lavori socialmente utili ed eventuali periodi effettuati;

 

Cassa integrazione in deroga come funziona, Decreto Cura Italia:

Cassa Integrazione in Deroga 2020: come funziona e novità decreto Cura Italia: pubblicato il Gazzetta Ufficiale il nuovo decreto economico.

 

Nel decreto Cura Italia ci sono interventi fiscali per sostenere l'economia:

  • cassa integrazione, le cui modalità di applicazione e durata si capiranno meglio dopo la pubblicazione del decreto-legge in Gazzetta Ufficiale.

  • cassa integrazione in deroga per 9 settimane: nel testo ufficiale decreto Cura Italia in Gazzetta Ufficiale la CIGD viene estesa all’intero territorio nazionale, a tutti i dipendenti, di tutti i settori produttivi. I datori di lavoro, comprese le aziende con meno di 5 dipendenti, che sospendono o riducono l’attività a seguito dell’emergenza epidemiologica, possono ricorrere alla cassa integrazione guadagni in deroga con la nuova causale “COVID-19” per la durata massima di 9 settimane. Tale possibilità viene estesa anche alle imprese che già beneficiano della cassa integrazione straordinaria

 

Come funziona adesso la Cassa integrazione in deroga:

Cassa Integrazione in Deroga durata e requisiti:

Cassa integrazione in deroga novità requisiti e durata: per la CIGD,  sono previste diverse novità intervenute a seguito dei seguenti decreti:

 

1) Decreto 83473 del 01/08/2014: ha reso i requisiti di accesso alla cassa integrazione in deroga più restrittivi per aziende e lavoratori, che rimangono in vigore anche per il 2016. Per cui, la CIGD non verrà più concessa in caso di cessazione dell’attività dell’impresa o di una parte di essa mentre potranno accedere all'ammortizzatore sociale solo le imprese di cui all’articolo 2082 del codice civile, escludendo in questo modo gli studi professionali e le associazioni. Inoltre prima di poter accedere al beneficio, le imprese devono aver utilizzato tutti gli strumenti ordinari di flessibilità, comprese le ferie residue. Con la circolare INPS 127 del 27 maggio 2015 l'Istituto ha provveduto a comunicare i nuovi limiti massimi di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga che sono :Durata Cassa integrazione in deroga 2015 per imprese non soggette a CIG e Fondi di solidarietà.

 

2) Decreto attuativo Jobs Act 148/2015: ha previsto a partire dal 1° gennaio 2016 due soli tipi di integrazione salariale quale cassa integrazione ordinaria e cassa integrazione straordinaria nella quale ora rientrano anche lavoratori prima esclusi come gli apprendisti, e soppressione della CIGD.

 

3) Legge di Stabilità 2016: il Governo Renzi ha provveduto a rifinanziare la CIGD ma modificandone e riducendone la durata da 5 a 3 mesi. Al passaggio poi al Senato, del maxi-emendamento, il Governo ha deciso:

1) di destinare 18 milioni di euro per finanziare la Cassa integrazione in deroga settore pesca

2) 5 milioni di euro per l'istituzione in via sperimentale nel 2016-2017, di un Fondo presso il Ministero del Lavoro, che copra a copertura infortuni dei lavoratori percettori di ammortizzatori sociali o di altre forme di integrazione e sostegno del reddito, per coloro che svolgono volontariato in favore di Comuni o enti locali, detenuti, internati o stranieri richiedenti asilo in possesso del relativo permesso di soggiorno.

 

4) 2017: La CIG in Deroga 2017 estesa a 8 mesi anziché a sole 13 settimane.

La cassa integrazione in deroga, può essere riconosciuta solo ai lavoratori sospesi dal lavoro o che effettuano un orario ridotto a causa di una riduzione dela produzione:

  • situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all'imprenditore o ai lavoratori;

  • situazioni aziendali determinate da condizioni temporanee di mercato;

  • crisi aziendali;

  • ristrutturazione o riorganizzazione.

5) Per il 2018, è stata prevista una proroga CIG in deroga concessi entro il 31 dicembre 2016 e continuati nel 2017 per le aziende interessate da:

  • piani di nuova industrializzazione;

  • piani di recupero o di tenuta occupazionale relativi a crisi aziendali.

Le Regioni possono inoltre finanziare le proroghe cassa integrazione in deroga con le risorse disponibili, in alternativa, per azioni di politica attiva del lavoro.

 

6) Per il 2019/2020 è stata prevista una proroga CIG in deroga per le aziende, senza puù limite di 100 dipendenti) interessate da:

  • piani di nuova industrializzazione;

  • piani di recupero o di tenuta occupazionale relativi a crisi aziendali.

Le Regioni possono inoltre finanziare le proroghe cassa integrazione in deroga con le risorse disponibili, in alternativa, per azioni di politica attiva del lavoro.


La durata CIGD 2019/2020 è di:

  • 12 mesi in presenza di programmi di riorganizzazione aziendale;

  • 6 mesi per crisi aziendale.

 

Cassa integrazione in deroga 2020: retribuzione e importo

L'indennità che spetta ai lavoratori in cassa integrazione in deroga 2020 è pari all'80% della retribuzione, comprensiva di eventuali ratei di mensilità aggiuntive, che il dipendente avrebbe percepito per le ore di lavoro non prestate tra le ore zero e il limite dell'orario contrattuale, comunque non oltre le 40 ore settimanali.

 

L'importo della prestazione non può superare un limite massimo mensile stabilito di anno in anno.

 

Il lavoratore in CIGD, può comunque svolgere prestazioni di lavoro accessorio, senza perdere l'indennità, purché non superi il limite massimo annuale che in questo caso è pari a 3.000 euro annui.

 

Nel caso in cui, il lavoratore, presti attività retribuita senza darne specifica comunicazione all'INPS, tale comportamento fa decadere dal diritto.

 

Cassa integrazione in deroga: quando fare domanda?

La domanda di cassa integrazione in deroga, deve essere presentata all'Inps entro 20 giorni dalla data in cui ha avuto inizio la sospensione o la riduzione dell'orario di lavoro. All'istanza, va allegato il verbale di accordo sindacale e l'elenco dei lavoratori interessati.

In particolare:

  • per le aziende in crisi che hanno l'unità produttiva un'unica regione o provincia autonoma: la domanda CIGD, va presentata online all'INPS attraverso il servizio dedicato (piattaforma Digiweb), o alla regione, con il modello IG/15 deroga (cod. SR100).

  • per le aziende in crisi con unità produttive presenti in diverse regioni o province autonome: la domanda di cassa integrazione va presentata dall'azienda al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. 

 

Cassa integrazione in deroga: obblighi del lavoratore

Il mantenimento dell'indennità di cassa integrazione in deroga, è strattamente correlata alla partecipazione alle poltiche attive.

 

La mancata partecipazione ai corsi della regione e alle politiche attive del Centro per l'impiego, sono motivo di decadenza dell’indennità di cassa integrazione. Ciò significa che se il lavoratore in CIG, si rifiuta di partecipare ai corsi regionali di formazione o riqualificazione o non lo frequenti regolarmente senza giustificato motivo, fatta eccezione dei casi in cui la formazione e il corso abbiano luogo ad una distanza di più di 50 chilometri dalla residenza del lavoratore o comunque non sia raggiungibile con mezzi di trasporto pubblici mediamente in 80 minuti, l'indennità pagata dall'INPS viene sospesa e decade.

 

Infatti, al verificarsi di una delle ipotesi sopra menzionate, l’Inps dopo aver inviato specifica comunicazione, cessa immediatamente l’erogazione dell’integrazione salariale per il lavoratore in CIG e provvede al recupero delle somme già pagate per i periodi di non spettanza del trattamento.

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