Redditometro

Contraddittorio Redditometro 2019: cos’è e come difendersi da invito

Il contraddittorio redditometro dell’Agenzia delle Entrate è l’invito obbligatorio a difendersi e a giustificare le spese rispetto al reddito dichiarato

Redazione
di Redazione
16 settembre 2019 16:09
Contraddittorio Redditometro 2019: cos’è e come difendersi da invito

Il Contraddittorio Redditometro, come chiarito dall’Agenzia delle Entrate con la Circolare n. 24/E del 31 luglio 2013 istruzioni redditometro e contraddittorio è l'accertamento sintetico del reddito complessivo delle persone fisiche", ossia, uno strumento che consente al contribuente di giustificare lo scostamento tra le spese effettuate e il reddito dichiarato.

 

Il Contraddittorio redditometro è quindi una fase molto importante dell’accertamento sintetico, in quanto oltre che ad essere obbligatorio per l’Agenzia delle Entrate, qualora attivi delle verifiche sul contribuente, lo è anche per la persona invitata a giustificare lo scostamento tra spese effettuate e il reddito dichiarato.

 

Contraddittorio redditometro: cos'è e come funziona?

Che cos'è il contraddittorio nel redditometro 2019? Il contraddittorio, è un invito fatto dall’Agenzia delle Entrate, nei confronti di un contribuente sottoposto ad accertamento sintetico.

 

Pertanto, il contraddittorio nel nuovo redditometro dell’Agenzia delle Entrate si verifica quando, l’ufficio che procede alla verifica e ai controlli incrociati delle banche dati dell’Anagrafe tributaria, rileva uno scostamento troppo elevato tra il reddito dichiarato e le spese veramente effettuate da parte del contribuente persona fisica, per cui è obbligato ad invitare al contraddittorio la persona sottoposta all’accertamento.

 

Ma il contraddittorio nel redditometro cos’è e come funziona? In parole semplici, si può dire che l’Agenzia delle Entrate sulla base dell’accertamento sintetico, rileva uno scostamento del 20% tra il reddito dichiarato dalla persona fisica, in sede di dichiarazione dei redditi, e le circa 100 voci di spesa redditometro raggruppate in macro categorie quali: 

  • Spese effettuate per consumi di generi alimentari;

  • Spese effettuate per l’acquisto di bevande;

  • Spese effettuate per l’acquisto di abbigliamento e calzature;

  • Spese effettuate relative all’Abitazione;

  • Spese effettuate per Luce, Gas, Legna ecc;

  • Spese effettuate per l’acquisto di mobili, elettrodomestici e servizi per la casa;

  • Spese Sanitarie e mediche;

  • Spese effettuate per i Trasporti: redditometro auto, aerei, treno;

  • Spese effettuate per la Comunicazione: adsl, cellulari;

  • Spese effettuate per l’Istruzione;

  • Spese effettuate per il Tempo libero, cultura e giochi;

  • Altri beni e servizi;

  • Spese per Investimenti.

 Ultimo aggiornamento: abolizione redditometro decreto Dignità e come aderire alla pace fiscale inviti al contraddittorio.

 

Contraddittorio redditometro: per quali spese?

L’Anagrafe tributaria, nell’accertamento sintetico, distingue quindi le spese che poi verranno analizzate nella prima fase del contraddittorio nel redditometro quali:

Spese certe, ovvero, dall’ammontare oggettivamente riscontrato

Spese per elementi certi, ovvero, facilmente desumibili come la potenza dell’auto, lunghezza delle barche ecc

Spese per beni e servizi di uso corrente: in base alla media di spesa nazionale per gli stessi beni e servizi distinti su campioni di famiglie differenziate per area geografia e per nucleo familiare.

Quota di spesa sostenuta, nell’anno di imposta sottoposto ad accertamento, per l’acquisto di bendi e servizi durevoli.

 

Contraddittorio: quando c'è l'invito?

Il nuovo redditometro come strumento che mira a quantificare e misurare la spesa complessiva ed effettiva del contribuente rispetto a quanto dichiarato, viene utilizzato e applicato dall’Agenzia delle Entrate a partire dalle dichiarazioni dei redditi presentate dal 2009 in poi.

 

In base alle novità introdotte nel nuovo accertamento sintetico, il contraddittorio nel redditometro si verifica quando lo scostamento tra il reddito dichiarato e quello calcolato sulla base dei campioni di famiglie e voci di spesa, sia pari o uguale al 20% e non più del 25% com’era prima del 2009, ma non basta per procedere all’invito al contraddittorio del contribuente inoltre, è sufficiente che tale scostamento sia realizzato anche per un solo anno di imposta e non più nell’arco di un biennio.

Vedi anche il contraddittorio risparmiometro.

 

Il contraddittorio nel redditometro è l’invito a difendersi:

Il contraddittorio nel redditometro è l’invito a difendersi che l’Agenzia delle Entrate invia al contribuente per giustificare lo scostamento emerso dall’accertamento sintetico.

L’invito al contraddittorio, inviato dall’Agenzia, è obbligatorio per il contribuente, che deve pertanto, recarsi all’appuntamento e fornire la prova delle spese sostenute nel periodo d’imposta sottoposto a verifica.

Durante il contraddittorio per difendersi il contribuente deve dimostrare che in quell’anno ha percepito:

  • redditi diversi da quelli posseduti nello stesso periodo

  • redditi non dichiarati in quanto esenti

  • redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta

  • redditi esclusi per legge dalla formazione della base imponibile

Il contribuente durante questa prima fase, può presentare anche una richiesta di rettifica dell’ammontare delle spese certe attribuite dall’Agenzia delle Entrate dimostrando che siano più basse o che siano state pagate da altre persone.

 

Come difendersi dall'invito al contraddittorio dell'Agenzia delle Entrate?

Durante il contraddittorio nel redditometro, il contribuente è chiamato a difendersi, ovvero, deve presentare prove per giustificare lo scostamento rilevato dall’accertamento sintentico, attraverso:

  • Spese certe: il contribuente può contestare, se possiede una documentazione adeguata, che il pagamento da giustifcare è in realtà di minore entità, o che sia stato effettuato da altre persone o che l’attribuzione da parte dell’Agenzia delle Entrate è errata.

  • Reale disponibilità del Bene: l’amministrazione finanziaria sulla base dei dati raccolti, verifica la disponibilità del bene in funzione al suo utilizzo e la corrispondenza dei consumi. Se per esempio un immobile è stato dichiarato inagibile allora non vi dovrebbero essere costumi di elettricità, gas o acqua ecc, oppure se si possiede una casa si procede alla quantificazione delle spese di condominio, manutenzione ordinaria e straordinaria ecc. Un altro esempio potrebbe essere il redditometro su un’auto lusso, in quatto caso il contribuente nel contraddittorio potrebbe dimostrare che il veicolo è stato però sequestrato temporaneamente con provvedimento giudiziario.

  • Spese per Investimenti: in questo caso, il contribuente in sede di contraddittorio deve dimostrare che la formazione di maggiore disponibilità di denaro è stata utilizzata per effettuare eventuali investimenti. 

  • Risparmio: durante il contraddittorio, il contribuente deve dare prova e quindi giustificare con ogni informazione utile, come abbia raggiunto la quota di risparmio nell’anno sottoposto a verifica.

 

Come si svolge prima e seconda fase di adesione?

L’adesione al contraddittorio redditometro si svolge presso gli uffici dell’Agenzia, ed inizia con l’illustrazione al contribuente circa le modalità e le fasi di svolgimento del confronto di accertamento sintetico, secondo le disposizioni sancite nello statuto del contribuente.

Dopodiché sentite le contestazioni, inizia la Prima fase del contraddittorio durante la quale: il contribuente deve difendersi e giustificare le spese certe, spese per elementi certi, risparmio e investimenti, sostenuti nell’anno sottoposto a verifica. Una volta, finito il contraddittorio, se le prove e i chiarimenti sono ritenuti dall’Agenzia esaustivi e completi, il procedimento termina nella sua prima fase con l’assoluzione.

Se invece le prove, non sono ritenute valide, si passa alla seconda fase del contraddittorio con l’analisi delle spese medie rilevate dall’ISTAT sulla base dei campioni di famiglie italiane che vivono in una determinata area geografica e che hanno uno specifico nucleo familiare.

In questa seconda fase di contraddittorio, il contribuente deve con argomentazioni logiche dare la sua versione dei fatti anche senza avallo della relativa documentazione.

Il contraddittorio del redditometro, può svolgersi anche in diversi giorni, e per ogni udienza viene redatto un verbale sul quale è riportata in modo sintetico la documentazione prodotta dal contribuente con le motivazioni.

 

Contraddittorio: negativo e se il contribuente non si presenta

Se il contribuente non si presenta al contraddittorio o se è negativo, ovvero, non riesce a giustificare lo scostamento rilevato tra reddito dichiarato e spese effettivamente sostenute, l’Agenzia delle Entrate adotta strumenti di verifica più approfonditi come per esempio l’indagine finanziaria per vedere se emergono movimentazioni anomale o derivate da un’attività da lavoro autonomo o di impresa non dichiarate.

In questo caso, il contribuente riceve un altro invito al contraddittorio al fine di quantificare il maggior reddito e le maggiori imposte. Nel secondo invito al contraddittorio, vanno quindi indicate le motivazioni che hanno determinato le maggiori imposte e le modalità per definire il procedimento.

La definizione dell’invito, può infatti avvenire, pagando le somme iscritte entro i quindici giorni antecedenti alla data di comparizione negli uffici dell’Agenzia, ottenendo in questo modo anche una riduzione della metà delle sanzioni altrimenti previste. articolo 2 comma 5 del decreto del 24 dicembre 2012.

In altre parole, se il contribuente non si presenta al secondo invito al contraddittorio per redditometro o non si perfeziona, l’Agenzia procede all’avviso di accertamento.

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