Agevolazioni Prima Occupazione 2020: deducibilità Contributi Inps

Contributi Previdenza Complementare Lavoratori Prima Occupazione 2020 che scelgono di iscriversi ad altri fondi pensioni Inps per maggiori deduzioni Irpef

Agevolazioni Prima Occupazione 2020: deducibilità Contributi Inps

Agevolazioni Prima Occupazione 2020

 

L’Agenzia delle Entrate allo scopo di incentivare l’iscrizione a forme pensionistiche complementari dei lavoratori di prima occupazione ha stabilito per i suddetti lavoratori, una maggiore deducibilità dei contributi di previdenza complementare.

 

A partire dal 1° Gennaio 2012, ai lavoratori di prima occupazione, la cui assunzione è successiva alla data di entrata in vigore del d.lgs. n. 252 del 2005, ossia, dal 1° gennaio 2007, la possibilità di portare in deduzione dal proprio reddito complessivo e nei 20 anni successivi al 5° di partecipazione a forme di previdenza integrativa, i contributi versati a queste ultime, utilizzando, oltre all’ordinario plafond di euro 5.164,57 annui, un ulteriore bonus di euro 2.582,29 annui, fino al raggiungimento della differenza positiva tra l’importo di euro 25.822,85 e i contributi effettivamente versati nei primi 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche.

 

Chi sono i lavoratori prima occupazione? Significato:

I lavoratori prima occupazione, secondo i chiarimenti dell'Agenzia delle Entrate arrivati con la risoluzione n. 131/2011, sono coloro che prima del 1° gennaio 2007, non hanno alcuna posizione contributiva aperta.


Tutti i lavoratori che alla data del 1.1.2007 non avevano una posizione INPS aperta sono considerati di prima occupazione e quindi beneficiari potenziali della maggiore deducibilità dei versamenti effettuati per la pensione integrativa e quindi dei contributi complementari.

 

Vi ricordiamo che per effetto dell legge di bilancio 2020, è confermata la pensione di cittadinanza per i pensionati con assegni al di sotto di 780 euro al mese e le pensioni Quota 100.

 

Agevolazioni Prima Occupazione 2020: cos'è?

Che cos'è l'agevolazione prima occupazione 2020? L’Agenzia delle Entrate al fine di incentivare l’iscrizione a forme pensionistiche complementari da parte dei lavoratori di prima occupazione successiva al 1° gennaio 2007, ha previsto che, in caso di versamenti di contributi di importo inferiore al limite di euro 5.164,57 nei primi cinque anni di partecipazione, di conservare l’importo residuo delle deduzioni annuali di cui non si sono avvalsi e di utilizzare il plafond così accumulato entro i venti anni successivi.

 

In pratica, l’importo massimo annuale complessivamente deducibile (a partire dal 6° anno successivo a quello di adesione) per i lavoratori di prima occupazione, non titolari quindi di alcuna posizione contributiva aperta presso una qualsiasi gestione pensionistica obbligatoria prima del 1° gennaio 2007, è pari a 7.746,86 euro.

Vedi anche riscatto laurea Inps.

 

Esempio di calcolo maggiore deducibilità contributi complementari:

Per capire meglio come funziona il calcolo della maggiore deducibilità dei contributi complementari da parte di un lavoratore di prima occupazione, facciamo un esempio pratico su come si calcola:

 

Supponiamo che un lavoratore abbia iniziato la sua prima occupazione nel 2011 e aderisca alle agevolazioni prima occupazione, pagando contributi complementari per una pensione integrativa, pari a:

  • 2012 pari a 300,00 euro;

  • 2013 pari a 500,00 euro;

  • 2014 pari a 700,00 euro;

  • 2015 pari a 800,00 euro;

  • 2016 pari a 1.000,00 euro,

  • per un totale complessivo di 3.300,00 euro, regolarmente dedotti.

La deduzione fiscale totale che sarebbe spettata, nei primi cinque anni, sarebbe dovuta essere di 25.822,85 euro (5.164,57 X 5) ma l'importo effettivamente dedotto è stato solo di 3.300,00 euro.

 

A partire però dal 6° anno, ossia, dal 2017 in poi in base al nostro esempio, il lavoratore può fruire del bonus fiscale di 22.422,85 euro, o meglio della differenza tra la deduzione complessiva spettante e quella già fruita, per cui 25.822,85 - 3.300,00.

 

Il diritto al bonus, può quindi essere esercitato al massimo entro i successivi 20 anni, ossia, dal 6° al 25° anno per un importo annuo massimo, oltre il limite dei 5.164,57 euro, di 2.582,29 euro. 

 

Successivamente al quinto anno, a plafond costituito il lavoratore può cominciare a usufruire dell’agevolazione che, in sostanza, è rappresentata dalla possibilità di dedurre una quota di contributi (destinati alla previdenza integrativa) superiore al limite di legge, ossia oltre 5.164,57 e fino a 7.746,86 euro (poiché vale l’altro limite annuale, fissato dalla legge, pari a euro 2.582,29).

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