Contributi volontari Inps 2019: calcolo Pensione anticipata

Contributi volontari Inps 2019 cosa sono e come funzionano, quando e a cosa servono per la pensione anticipata differenza contributi figurativi e chi può

Redazione
di Redazione
26 ottobre 2019 15:55
Contributi volontari Inps 2019: calcolo Pensione anticipata

I contributi volontari Inps 2019 sono dei versamenti che il contribuente effettua in periodi di cessazione o interruzione della propria attività lavorativa per raggiungere e/o incrementare il numero dei contributi versati e l’importo della pensione.

 

Una volta concessa l’autorizzazione dall'INPS, a procedere al versamento dei contributi volontari, il beneficio non decade anche se tali versamenti vengono interrotti e poi ripresi in un secondo momento.

Vediamo quindi i contributi volontari Inps cosa sono e come funzionano per la pensione anticipata.

 

Contributi volontari INPS: cosa sono?

Cosa sono i contributi volontari INPS? I contributi volontari sono dei versamenti che i lavoratori che hanno cessato o interrotto l’attività lavorativa, possono continuare a versare per 2 motivi affini ma diversi che sono:

  • 1) perfezionare i requisiti di assicurazione e di contribuzione necessari per raggiungere il diritto alla pensione di vecchiaia, assegno ordinario di invalidità e inabilità e pensione indirette superstiti e reversibilità.

  • 2) incrementare: l’importo dell’assegno mensile della pensione.

Importante: la possibilità del lavoratore a effettuare versamenti volontari è subordinato al rilascio dell’autorizzazione da parte dell’INPS in presenza di determinati requisiti.

 

Contributi volontari e contributi figurativi: qual è la differenza?

La differenza tra contributi volontari e contributi figurativi è che i primi devono essere versati dal lavoratore mentre i secondi, sono contributi accreditati, senza onere a carico del lavoratore, per periodi durante i quali non ha prestato attività lavorativa né dipendente né autonoma, ha percepito un’indennità a carico dell’Inps o perché ha percepito retribuzioni in misura ridotta.

 

I contributi figurativi possono quindi essere utilizzati per i seguenti scopi:

- A copertura per accreditare settimane per attività lavorativa soggetta a contribuzione obbligatoria.

 

- Ad integrazione se è stata corrisposta una retribuzione ridotta che ha determinato l’obbligo del versamento contributivo e, il conseguente, accredito di settimane sul conto assicurativo dell’assicurato.

 

- Ad incremento se l’attività lavorativa è stata svolta nel settore agricolo.

 

Accreditabili, inoltre, previa presentazione della domanda all'INPS, i contributi derivati da periodi di:

  • servizio militare.

  • malattia e infortunio.

  • assenza dal lavoro per donazione sangue.

  • congedo per maternità durante il rapporto di lavoro.

  • maternità al di fuori del rapporto di lavoro corrispondente al congedo per maternità.

  • congedo parentale.

  • riposi giornalieri.

  • assenze dal lavoro per malattia del bambino.

  • congedo per gravi motivi familiari.

  • permessi 104/92.

  • congedo straordinario ai sensi della Legge 388/2000.

  • periodi di aspettativa per lo svolgimento di funzioni pubbliche elettive o per l’assunzione di cariche sindacali.

I contributi figurativi sono invece accreditati in automatico dall'INPS, e quindi senza specifica domanda da parte del lavoratore, se sono derivati da cassa integrazione guadagni straordinaria; assunzione con contratto di solidarietà e impegnato in lavori socialmente utili.

 

Oppure nel caso in cui il lavoratore abbia beneficiato di indennità di mobilità ordinaria e in deroga di indennità di disoccupazione NASPI o di assistenza antitubercolare a carico dell’Inps.

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Contributi volontari INPS: a cosa servono?

versamenti volontari dei contributi INPS servono ai lavoratori per coprire quei periodi durante i quali:

1) non hanno svolto nessun tipo di attività lavorativa dipendente, autonoma o parasubordinata.

 

2) hanno chiesto brevi periodi di aspettativa non retribuita per motivi familiari o di studio.

 

3) svolgono un’attività lavorativa con contratto part–time sia verticale, orizzontale o ciclico. In questo caso però il rilascio dell’autorizzazione al versamento volontario con requisiti ridotti viene concesso esclusivamente durante il periodo di lavoro e non dopo la cessazione del rapporto di lavoro.

 

Chi può versare i contributi volontari Inps 2019? Requisiti lavoratore:

I versamenti volontari INPS possono essere versati dal lavoratore nel 2019 in presenza di determinati situazioni e requisiti che consentono il versamento, pertanto, essa viene concessa e autorizzata:

  • Lavoratori dipendenti e autonomi, se non iscritti all’Inps o ad altre forme di previdenza;

  • Lavoratori parasubordinati, se non iscritti alla gestione separata o ad altre forme di previdenza obbligatoria;

  • Liberi professionisti, se non iscritti all’apposita Cassa di previdenza o ad altre forme di previdenza obbligatoria;

  • Lavoratori dei fondi speciali di previdenza se non iscritti ai relativi Fondi di settore o ad altra forma di previdenza obbligatoria;

  • Titolari di assegno ordinario di invalidità o di pensione indiretta sempre se non sia a carico dell’Inps o di altre forme di previdenza obbligatorie o delle Casse di previdenza dei liberi professionisti.

a) Possono continuare ad effettuare il versamento dei contributi volontari:

  • Lavoratori e pensionati iscritti a forme di previdenza diverse dall’Inps autorizzati anteriormente al 1° luglio 1972;

  • Coltivatori diretti, mezzadri e coloni autorizzati nell’assicurazione generale obbligatoria con decorrenza anteriore al 19 febbraio 1983;

  • Artigiani e i commercianti autorizzati nell’assicurazione generale obbligatoria con decorrenza anteriore al 1° marzo 1983;

  • i liberi professionisti autorizzati nell’assicurazione generale obbligatoria con decorrenza anteriore al 19 febbraio 1983.

b) Possono continuare ad effettuare il versamento dei contributi volontari anche se il rapporto di lavoro subordinato o autonomo non è cessato in caso di:

  • Sospensione dal lavoro in caso di aspettativa per motivi di famiglia.

  • Sospensione o interruzione del rapporto di lavoro per congedi per formazione, congedi per gravi e documentati motivi familiari, aspettativa non retribuita per motivi privati o malattia, sciopero, interruzione del rapporto di lavoro con conservazione del posto per servizio militare in alternativa alla possibilità di riscatto.

  • Lavoratori part-time, se effettuati a copertura od ad integrazione dei periodi di attività lavorativa svolta a orario ridotto.

  • Integrazione dei versamenti per attività lavorativa svolta nel settore agricolo con iscrizione per meno di 270 giornate complessive di contribuzione effettiva e figurativa nel corso dell’anno.

c) Possono, inoltre, richiedere l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria anche i lavoratori iscritti alla gestione separata.

 

Lavoratori esclusi:

I contributi volontari INPS non posso essere versati dai lavoratori che alla data di domanda concessione autorizzazione:

  • 1) Svolgono attività come lavoratore dipendente, iscritto all’Inps o ad altre forme di previdenza obbligatoria come Inpdap, Enpals e altri o è titolare di pensione diretta vecchiaia, anzianità, inabilità a carico del Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti o delle altre forme di previdenza.

  • 2) Svolgono attività come lavoratore autonomo di artigiano, commerciante, coltivatore diretto iscritto all’Inps o libero professionista iscritto alla relativa Cassa di previdenza come ad esempio avvocati, medici, ragionieri ecc. o è titolare di pensione diretta di vecchiaia, anzianità, inabilità a carico delle relative Casse di previdenza. Nel lavoro autonomo rientra anche la Gestione Separata prevista per gli ex co.co.co, lavoratori a progetto, venditori porta a porta, liberi professionisti senza Cassa di categoria.

 

Requisiti contributivi per avere l'autorizzazione INPS:

Per ottenere l’autorizzazione INPS al versamento contributi volontari il lavoratore deve possedere uno dei seguenti requisiti contributivi:

 

1) almeno 5 anni di contributi (260 contributi settimanali ovvero 60 contributi mensili) indipendentemente dall'anno in cui sono stati versati.

 

2) almeno 3 anni di contribuzione nei 5 anni precedenti alla presentazione della domanda di concessione autorizzazione INPS alla prosecuzione volontaria.

 

Tali requisiti, devono essere perfezionati con la contribuzione effettiva (obbligatoria e da riscatto), escludendo la contribuzione figurativa.

 

Quali contributi sono validi per ottenere l'autorizzazione INPS alla prosecuzione volontaria?

Per perfezionare i requisiti richiesti per l’accettazione della domanda di versamento volontario dei contributi sono importanti i contributi accreditati ottenuti con l’attività lavorativa svolta, nello specifico:

  • lavoro dipendente, anche se non effettivamente versati ma dovuti nei limiti della prescrizione.

  • lavoro autonomo come artigiani, commercianti, coltivatori diretti ecc. 

  • riscatto, come per esempio anni di laurea, militare ecc..

  • ricongiunzione.

  • cassa integrazione guadagni straordinaria e per assistenza antitubercolare, i cosiddetti contributi figurativi.

  • contributi ad integrazione volontaria dei contributi obbligatori agricoli.

Importante: Per i lavoratori iscritti a forme assicurative all’estero ma in paesi convenzionati è consentita la totalizzazione dei periodi di lavoro svolti all’estero a condizione che risulti versato almeno 1 contributo in Italia, fatta eccezione per Svezia E Liechteinstein, per i quali non è prevista la necessità del contributo.

Sono considerati periodi neutri di contribuzione quei contributi che consentono di arrotondare in settimane i requisiti richiesti al rilascio dell’autorizzazione, quei periodi in cui il lavoratore nei 5 anni precedenti alla data della domanda ha svolto: 

  • servizio militare

  • gravidanza

  • malattia e infortunio, sia quelli accreditati nei limiti massimi previsti, sia i periodi non accreditabili perché eccedenti tali limiti

  • disoccupazione indennizzata

  • lavoro dipendente o autonomo prestato all’estero in Paesi non convenzionati

  • godimento della pensione di invalidità sospesa per superamento dei limiti di reddito o revocata per cessazione del diritto.

  

Modulo domanda contributi volontari Inps e documenti:

La domanda contributi volontari INPS deve essere presentata per via telematica direttamente se l'assicurato dispone del PIN INPS Online Dispositivo o tramite Ente di Patronato. Il modulo domanda contributi volontari da utilizzare è il Modulo 0.10 M domanda di autorizzazione alla prosecuzione volontaria, al quale vanno allegati i seguenti documenti:

  • Lavoratori dipendenti: presentare il modello CU 2019 rilasciato dal datore di lavoro per la certificazione della contribuzione ricevuta nell’anno d’imposta precedente alla domanda + modello sostitutivo attestante le retribuzioni erogate nell’anno di presentazione della domanda;

  • Lavoratori autonomi: presentare le attestazioni di versamento dei contributi relativi all’ultimo anno di iscrizione negli elenchi di categoria;

  • Lavoratori part-time: presentare il contratto di lavoro vidimato dall’ispettorato del lavoro e la dichiarazione del datore di lavoro.

 

Da quando parte il versamento?

  • Generalmente, l’autorizzazione a versare la contribuzione volontaria decorre a partire dal primo sabato successivo alla data di presentazione della domanda mentre per gli artigiani e i commercianti la decorrenza è stabilita dal 1° giorno del mese di presentazione della domanda.

  • Se la domanda viene presentata prima della cessazione dell’attività lavorativa dipendente o autonoma, la decorrenza parte dal mese successivo alla cessazione del rapporto di lavoro subordinato o alla cancellazione dagli elenchi dei lavoratori autonomi.

  • Riassumendo l’autorizzazione alla prosecuzione volontaria viene concessa dal: primo sabato successivo alla data di presentazione della domanda, per la generalità dei lavoratori dipendenti, oppure, dal primo giorno del mese in cui è stata presentata la domanda, nel caso di lavoratori autonomi (artigiani e commercianti).

  

Contributi volontari INPS 2019 come si versano?

I Contributi volontari INPS 2019 si versano nelle seguenti modalità:

  • Bollettino MAV pagabile presso tutte le banche e senza commissioni, e può essere stampato e modificato dal sito ufficiale INPS Portale Pagamenti e pagato anche online con carta di credito.

  • Telefonando al numero verde Inps 803164 gratuito da rete fissa o al numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico, utilizzando la carta di credito.

È possibile effettuare una copertura contributiva per periodi inferiori al trimestre versando un importo ridotto.

 

Quando si pagano i contributi volontari 2019?

Scadenza versamenti volontari INPS 2019 quando si pagano? La data di versamento contributi volontari INPS dipende dal tipo di contributi da pagare, ossia, se si tratta di contributi arretrati o correnti.

  • Se si tratta di versamento volontario contributi arretrati, compresi tra la data di decorrenza dell’autorizzazione e il trimestre immediatamente antecedente a quello relativo al primo bollettino Mav prestampato, il pagamento va effettuato entro i 3 mesi successivi alla data del provvedimento di accoglimento della domanda.

  • Se i contributi volontari sono correnti, ossia, pagamento per i 4 trimestri di ogni anno, la scadenza è la seguente: 

    • 1° trimestre gennaio-febbraio-marzo scadenza 30 giugno 2019;

    •  2° trimestre aprile maggio giugno pagamento entro il 30 settembre; 

    • 3° trimestre luglio agosto settembre entro il 31 dicembre; 

    • 4° trimestre ottobre novembre dicembre versamento entro il 31 marzo 2020.

  • I contributi volontari a copertura dei periodi scoperti di contribuzione che si collocano nel semestre antecedente la data di decorrenza dell’autorizzazione devono essere versati con le stesse modalità previste per il versamento degli arretrati ed unitamente agli stessi.

  • I versamenti effettuati oltre i previsti termini di scadenza sono nulli e rimborsabili.

 

Contributi volontari Inps versati in ritardo:

  • Se si paga in meno rispetto all’importo comunicato dall’Inps: il periodo di contribuzione da coprire viene ridotto in modo proporzionale.

  • Se si paga di più: l’importo versato in più viene rimborsato automaticamente dall’Inps.

  • Se si paga in ritardo: i versamenti dei contributi devono essere effettuati entro le scadenze stabilite per legge. I contributi pagati in ritardo non possono essere accreditati al periodo per il quale sono stati versati, ma è previsto il rimborso o si può chiedere agli uffici dell’Inps che l’importo venga utilizzato per coprire il trimestre successivo.

 

Contributi volontari come si calcolano?

  • Per i lavoratori autonomi (artigiani e commercianti): l’importo del contributo dovuto è mensile e viene determinato sulla media dei redditi da impresa denunciati ai fini Irpef negli ultimi 36 mesi di contribuzione precedenti la data della domanda.

  • Per i coltivatori diretti: l’importo del contributo è settimanale e viene determinato sulla base della media dei redditi degli ultimi tre anni di lavoro. Non può comunque essere inferiore a quello previsto per i lavoratori dipendenti.

  • Autonomi Artigiani commercianti: Gli artigiani e commercianti devono versare contributi volontari mensili, per gli iscritti nella gestione Artigiani si applicano aliquote diverse a seconda che siano titolari di qualunque età, o collaboratori di età superiore a 21 anni, oppure siano collaboratori che ancora non abbiano compiuto 21 anni di età. Per i Commercianti vengono applicate aliquote diverse per titolari, indipendentemente dall’età, o collaboratori con più di 21 anni e per i collaboratori di età inferiore a 21 anni. Sulla base di queste aliquote, sono state predisposte delle tabelle di contribuzione con otto “classi di contribuzione” che tengono conto – per ciascun assicurato – della media dei redditi sui quali sono stati versati i contributi negli ultimi tre anni.

  • Coltivatori diretti: L’importo dei contributi volontari da versare viene determinato dall’Inps in base alla media settimanale dei redditi degli ultimi 3 anni, ovvero, sulle ultime 156 settimane di lavoro. I contributi sono settimanali e sono calcolati su classi di reddito settimanali stabilite ogni anno dalla legge.

  • Gestione Separata: Gli iscritti alla Gestione Separata versano un contributo volontario calcolato su base mensile. I pagamenti devono avvenire per trimestri solari, alle scadenze previste per la generalità degli autorizzati. L’importo del contributo volontario dovuto è determinato applicando all’importo medio dei compensi percepiti – nell’anno di contribuzione precedente la data della domanda.

  • Lavoratori Dipendenti L’importo del contributo dovuto è settimanale e La retribuzione media imponibile, sulla quale viene determinato il contributo: si calcola sulle ultime 52 settimane di contribuzione obbligatoria anche se non collocate temporalmente nell’anno immediatamente precedente alla data di presentazione della domanda e non può essere inferiore al minimale di retribuzione pensionabile. L’importo del contributo si determina applicando l’aliquota di finanziamento, prevista per la contribuzione obbligatoria della gestione pensionistica di riferimento, all’importo della retribuzione media imponibile.

 

Dichiarazione dei redditi 2019 deducibilità contributi:

I contributi volontari sono deducibili dal reddito imponibile Irpef, per cui sono spese scaricabili dalla dichiarazione dei redditi 2019 presentata con modello 730 o il modello UNICO.

 

La deducibilità contributi volontari nella dichiarazione dei redditi, è senza alcun limite d'importo come accade per i contributi obbligatori.

Inoltre a partire dal 1 Gennaio 2012, il Decreto Salva Italia ha introdotto anche la deducibilità dei contributi di previdenza complementare da parte dei lavoratori di prima occupazione, assunti quindi successivamente al 1 Gennaio 2007.

 

Ciò significa che a tali lavoratori viene riconosciuto un ulteriore Bonus in deduzione al loro reddito complessivo, per un periodo di 20 anni al quinto di partecipazione a forme di previdenza integrativa, i contributi versati a quest’ultime e all’Ente Inps.

Per maggiori informazioni vedere l’articolo di approfondimento: Deducibilità contributi previdenziali complementari prima occupazione.

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